Hogwarts
Il sangue di Ron Weasley tinge di rosso la pelle di Hermione Granger.
Lei è stesa su un lettino dell'infermeria, non sente alcun dolore, non è nemmeno svenuta quando lei e Ron sono stati soccorsi da Pansy; Hermione imperterrita ha gridato il nome del ragazzo, credendolo morto.
Ronald ha perso i sensi, la schiena è ricoperta da lividi d'un rosso così intenso da sembrare pelle viva, il sudore ha impregnato il lenzuolo sotto di lui e i muscoli delle braccia hanno subito uno sforzo così grande- seppur il ragazzo sia un giovane vigoroso- da bruciare prepotentemente.
Hermione non si dà pace, non è riuscita a spegnere il cervello tutta la notte, dopo ciò che è successo ha tempestato di domande i suoi amici, per sapere di Ron, che è a qualche letto di distanza da lei.
Tutte le volte che ha provato a sgattaiolare via e andare da lui, è stata portata immediatamente indietro e costretta con un incantesimo a non potersi alzare almeno per qualche ora, sotto ordine di Murphy.
«Si dà la colpa di tutto, la Granger.»Pansy lo ha raccontato in questo modo, almeno da ciò che Hermione ha sentito.
Parkinson ha un solo unico difetto: oltre ad essere eccentricamente stronza, non ha mai torto su nulla.
Il prefetto Grifondoro potrebbe essere colpita dalla sindrome di Atlante di tanto in tanto, come se la volta celeste, e la felicità di ogni individuo dipendessero da lei, da quanto possa essere brava ad intuire o ad evitare catastrofi.
E questa volta, colui con la schiena a pezzi era Ron, il ragazzo per cui ha sempre provato qualcosa, sopratutto gelosia negli ultimi tempi.
La relazione con Meg è stata un colpo basso per Hermione, forse non così forte, dopotutto si è interessata anche ad altri ragazzi nel corso del tempo, ad esempio Blaise.
Eppure c'è sempre stato Ron nel suo cuore, un affetto smisurato e poi le prime farfalle nello stomaco.
La cosa che le ha spezzato il cuore è stata vedere Weasley dare sudore e dolore per Megan, senza una reciprocità.
Avrebbe voluto urlargli a volte che lei lo apprezza più di chiunque altro.
Ma tale pensiero si è affievolito dolcemente, eppure...
Il suo sangue... Lui ha appena dato il suo corpo ed il suo sangue per proteggerla.
Il sangue che a fatica la ragazza ha permesso di lavare via da se stessa, senza sapere bene il motivo.
Visceralmente Ron le voleva bene, questo è certo, ma lei?
Si è dunque riaccesa la fiamma? Oppure è semplicemente presa dall'accaduto?
Come capirlo?
La vescica preme, ma non può alzarsi, perciò inizia a sudare ma almeno la distrae da tutti questi pensieri.Pansy, dopo l'ultimo controllo della sera, lascia l'infermeria per dirigersi nel dormitorio, sfinita, ma trova i suoi compagni ad aspettarla.
«Come stanno?» chiede Ginny Weasley preoccupatissima.
«Ron è fuori pericolo, Hermione deve solo dormire. Murphy li controllerà tra un paio d'ore durante la notte.»risponde la bruna senza guardare Ginny negli occhi.
Non ce l'ha fatta, non dopo averla notata a piangere tra le braccia di Harry mentre lei e Blaise soccorrevano Weasley e Granger.
Qualcosa si è spezzato dentro Pansy, la sua voce non è più la sua voce, le sue mani non sono più le sue mani, nemmeno il taglio che condivide con Harry non è più lo stesso.
Dopo averlo ferito o salvato, Pansy l'ha perso, sa che la piccola Weasley non è la sua ragazza, ma poco importa.
Tra quelle braccia c'è stata lei, prima di Ginny, e ci si sarebbe rifugiata nuovamente se lui gliele avesse spalancate.
Che cosa triste. Ha annegato i suoi sentimenti nella consapevolezza e nella sicurezza di quelli per Blaise. Nonostante tal situazione, eccola qui, distaccatamente gelosa, passiva aggressiva, mediocremente coerente con se stessa.
Vergogna. Prova vergogna.
Vergognosamente fa un cenno ad entrambi, ma succede qualcosa di inaspettato.
Dopo aver consolato Ginny, Harry le si avvicina, senza sfiorarla.
Gli occhi verdi del ragazzo non vengono ignorati da quelli petrolio del prefetto serpeverde, che piacevolmente lascia che quel contatto visivo avvenga.
«Grazie.»Harry le porge un mezzo sorriso, avrebbe voluto aggiungere di più, che ha sperato che lei stesse bene, che fosse in salvo, ed è stato felice di constatare quanto detto.
Pansy annuisce, con gli occhi luccicanti, guardando quegli occhi allontanarsi e posarsi su Ginevra, stretta a Luna.

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Born To Die
FantasiaMegan è morta a 17 anni, ed è tornata in vita grazie ad Albus Silente. Non prova emozioni o sentimenti, non avverte odori, sapori, caldo oppure freddo, dolore o piacere. Non le batte il cuore. Sirius Black era il suo ragazzo prima di morire, e Lily...