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Flashback
Domenica sera Megan decise di evitare la cena, non aveva molta fame, e rimase a leggere nella sala comune.
«La vuoi smettere di leggere? Vieni a mangiare!»
Sirius Black sbucò da dietro il libro aperto, e i suoi occhi grigi sprizzavano gioia.
«Non ho molta fame.»
«Cosa?! Andiamo! Ho rubato questo arrosto per nulla!»
Megan chiuse velocemente il libro e lo ripose nella sua borsa.
«Hai rubato l'arrosto?»gridò Megan basita, aveva la bocca spalancata come gli occhi.
Sirius sfoggiava il piatto fumante davanti alla ragazza, con un sorriso malizioso.
«Ti va una cenetta?»domandò grattandosi la nuca.
Megan era indecisa, ma annuì.
«Vogliamo farla qui o in camera mia?»scrollò le spalle ma Meg sapeva benissimo che cosa avrebbe voluto che scegliesse.
«Ahm...beh, se non è un problema...»sussurrò Meg sorridente.
I due salirono in camera del ragazzo, si sedettero sul suo letto e iniziarono a mangiare, senza preoccuparsi di nulla,
«Dovrei avere anche del succo di mirtilli e di zucca.»disse Sirius frugando tra la roba che aveva rubato in cucina.
«Come hai rubato tutto?»
Sirius le mostrò un pezzo di stoffa molto lungo, di un colore indefinibile, sembrava un mantello.
Megan ne aveva visto uno uguale a suo padre, che lavorava in una fabbrica di mantelli, ma quello che Sirius aveva in mano era molto raro.
«Un mantello dell'invisibilità?»azzardò Megan.
Sirius le sorrise malizioso, e le prese la mano.
«Esatto.»

Hogwarts (Meg)
La prima lezione è di difesa contro le Arti Oscure, e io sono vestita di tutto punto.
'Sei la ragazza del prefetto della tua casa, vestiti adeguatamente'
È come una piccola vocetta nella mia testa.
Mi aggiusto la camicia di Draco, anche se è troppo grande, mi sta bene.
La cravatta non la indosserò mai.
Entro in classe senza che qualcuno mi fissi indignato e prendo posto accanto a Harry.
«Buongiorno, ragazzi.»una voce acuta e squillante, fa sussultare Hermione che è al banco di fianco al nostro.
Dolores Jane Umbridge, la rospa più insopportabile di sempre, entra in classe con un sorriso stucchevole.
Porta ancora quella mosca...cioè, quell'adorabile fiocchetto nero adagiato su quella massa di m...su i suoi soffici capelli!
«Non ho sentito una risposta!»squittisce la rospa...ehm...la professoressa posizionandosi davanti a tutti noi.
Rigorosamente vestita di rosa, o di varie sfumatore dello stesso colore.
«Buongiorno, professoressa Umbridge.»cantilena la classe, tranne me, ovviamente.
Harry mi fissa e mi da una gomitata.
«Che ci vuoi fare, non sono una che si piega... letteralmente se ti interessa.»sussurro al suo orecchio trattenendomi dallo sghignazzare.
Mentre la Umbridge ci consegna i volumi, mi accorgo di Draco che mi guarda con aria omicida, io lo ignoro.
«Leggete il capitolo uno, non ci sarà bisogno di parlare.»
Ho letto questo libro già da tempo, e ho pensato che non l'avrebbero mai approvato.
«Il Ministero ha approvato un sistema puramente teorico per questa materia scolastica, un sistema privo di rischi.»
«Quindi possiamo anche leggerlo sul gabinetto, avrebbe lo stesso scopo, no? Magari dallo scarico fuoriesce qualche poltergeist e ci pizzica le chiappe!»osservo ad alta voce.
Dolores si volta verso di me e prima di sfoderare uno dei suoi sorrisi zuccherosi, allarga le narici.
«Si alza la mano prima di fiatare, o forse non è stato compreso appieno questo punto della buona educazione?»
Decido di non rispondere e lasciar perdere, del resto ho già fatto ridere mezza classe per il mio intervento illuminante...
«Sì, signorina...?»
«Granger, volevo chiedere...insomma perché nel volume non si accenna a fare pratica? Dovremmo prepararci ad affrontare il pericolo quando necessario.»Hermione è leggermente arrossita quando si è accorta dello sguardo confuso dell'insegnante.
«Beh l'ho appena detto, e in ogni caso, non c'è nulla di pericoloso.»
Harry serra i pugni sul banco.
Senza pensarci due volte gli prendo una mano e tento di calmarlo.
«Quindi Cedric Diggory è morto così? Per caso?»domanda alzando la voce.
«Un tragico incidente. Potter, deve smetterla di inventarsi storie assurde su Dissennatori o il ritorno di esseri malvagi... è una bugia.»
«In realtà questa è una bugia!»sentenziò Harry alzandosi e scaraventandomi quasi a terra.
Draco sembra sconcertato quanto Ron.
«E mi dica, quale creatura si celerebbe fuori? Quale pericolo? Sia realista!»ribatte la professoressa con una calma del tutto architettata.
Sta aspettando l'istante esatto per punirlo.
«Oh non lo so...forse Lord Voldemort?»Harry urla di nuovo.
«Punizione, signor Potter.»sorride Dolores.
Harry emana sudore da ogni poro e sembra sul punto di prendere a pugni qualcuno.
«E anche lei, mia cara Cooper, la maleducazione non è tollerata, sopratutto in una classe che deve prepararsi ai G.U.F.O.»
«Beh, c'era da aspettarselo.»sussurro.
«Ha detto qualcosa?»
«Beh...stavo solo pensando che magari potrei portarmi questo libro interessante sul gabinetto, come ho detto prima. Sarebbe una punizione efficace, per il mio intestino almeno...»sorrido in un modo ebete.
Ma non ottengo un effetto che avrei desiderato.
La professoressa sorride a sua volta.
«Un mesetto di punizione per lei. E una settimana per Potter.»annuncia alzando le sopracciglia senza togliersi il sorriso dalla faccia.
Draco scuote la testa, è indignato e sconcertato dal mio atteggiamento.
Lo sarà un po' meno più tardi...

Flashback
«Sirius...mi stai dicendo che con questo potete fare tutto?»domandò Megan ammirata, scrutando l'oggetto che era di un colore argenteo.
«Già!»esclamò Sirius ingoiando in fretta il succo di zucca.
«Wow! Non avevo mai compreso tutte le qualità e i vantaggi di questo mantello!»
I ragazzi decisero di sdraiarsi, dopo aver tolto i piatti dal letto, e si misero ad osservare il soffitto della camera.
«Siamo disgustosi!»ridacchiò Megan ripensando a ciò che avevano fatto.
«Veramente io e James ci ingozziamo sempre sul letto, e Remus reagisce proprio come te, anche unendosi a noi.»
Megan si portò una mano al viso, tastandosi le labbra, sentiva un forte bruciore, ma proveniva dalla gola.
Iniziò a tossire forte, fino ad alzarsi dal letto. Come se qualcosa la stesse soffocando dall'interno, sentiva che stava diventando blu, e una donna urlava, era sicura che una donna stesse urlando forte e chiaro qualcosa.
Sentì una mano che le scosse il braccio, poi udì Sirius invocare il suo nome.
«Meg! Ti sei addormentata! Cosa è successo? Hai iniziato a tossire e a tremare!»
Ma Meg non seppe dare una spiegazione vera e propria del sogno, quella donna che urlava e la gola che le bruciava... cosa diavolo significavano?
«Devo andare nella mia camera...»bofonchiò ancora tremolante.
«Sei sicura di stare bene?»chiese Sirius scrutandola preoccupato.
Megan si alzò in fretta e furia e mormorando "buonanotte" uscì dal dormitorio maschile.
Ma quella notte non fu sola, c'era Felpato che era apparso nella sala comune e che l'aveva seguita in camera.
Si assopì serena.

Born To DieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora