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"Dai vieni" Luca mi trascina per il polso davanti il cancello del mio vecchio liceo.
"No così sto troppo in vista" dico tornando indietro ma lui mi blocca e mi cinge le spalle con il braccio.
La campanella suona, il mio cuore inizia a battere velocissimo e la folla di ragazzi inizia ad uscire.
Luca mi stringe a sé, mentre alcune ragazze si fermano a chiedergli una foto o semplicemente salutarlo. Chi mi isultava prima, ora mi guarda attentamente per poi sorridere a Luca. Capisco il perché nessuno mi dice niente, perché c'è Luca. Chi mi andrebbe a prendere per il culo davanti a una persona che stima? Nessuno, nessuno tranne il mio ex.
"Chiara, chi si rivede!" esclama.
"Paolo" dico a bassa voce.
"Tu saresti?" chiede Luca.
"Il suo ex" risponde ridendo.
"Ah si, quella testa di cazzo" ribatte Luca, mentre la gente si inizia ad accalcare intorno a noi.
"Ma tu  sei plaza?" chiede stupito.
"In carne ed ossa" risponde Luca.
"Ah poi sarei io la testa di cazzo? Parli tu che scrivi quelle canzoni di merda 'noi fuori scuola... Come questa sul letto che mi da il culo
Vado sul sicuro
Dammi da mangiare
Che c'ho i fra' a digiuno'" dice Paolo citendo il testo della canzone.
"Così di merda che le sai a memoria eh?!" dice Luca ridendo.
"su minchione ci vediamo quando ti ritrovo sotto il palco dopo che hai pagato il biglietto per entrare al mio concerto" continua il moro.
"Ah poi a differenza tua nei testi dico la verità, non mi invento che le ragazze me la danno solo per avere un po' di fama" conclude Luca.
"Io non mi sono inventato niente caro, la tua ragazza non è vergine come credi" dice il mio ex.
"Ah si? Ma secondo te tutti loro credono a me, che ho le prove di ciò che dico o credo a te che sarai ancora un verginello del cazzo? L'unica figa che hai visto sarà stata quella di tua madre, sempre se non ha fatto un cesario... E ritieniti fortunato che quella era la prima e l'ultima della tua vita" intorno a noi si alzano cori del tipo "Paolo ti ha rotto il culo" "mi sotterrei per la vergogna paolito" e fischi di vario genere.
"Mi sembra ovvio a chi credano" dice Luca ridendo. Paolo apre la bocca per dire qualcosa ma poi la richiude e va via accompagnato da dei fischi, almeno ora capisce come mi ha fatto sentire.
"Sara, vogliamo andare?" chiedo a mia sorella e lei annuisce.
"E tu come facevi a sapere tutte quelle cose eh?" chiede mia sorella a Luca.
"Io so tutto" risponde sorridendo.

"Grazie per prima" dico a Luca mentre lui si siede sul letto.
"Figurati, un amico ti deve anche difendere" risponde facendo un finto sorriso.
"Ma la smetti! Non sei un amico" dico avvicinandomi a lui.
"Cosa sono allora?" mette una mano dietro le mie cosce e mi avvicina di più a lui che sta ancora seduto sul letto. Prendo il suo viso tra le mani, per poi azzerare le distanze baciandomi, le sue mani dalle cosce salgono fino al sedere per palparlo delicatamente. La porta della camera si apre, mi stacco immediatamente da Luca mentre lui si limita a far scivolare le sue dal sedere alle cosce.
"E per fortuna che non stavate inseme, sentite amici il pranzo è pronto" dice ridendo mia sorella scandendo bene la parola amici.
Durante tutto il pranzo Sara ci ha mandato frecciatine perché non sa tenere la bocca chiusa in più ha raccontato tutto quello che è successo fuori scuola tra Luca e Paolo.
"Qualcuno doveva pur dargli una lezione" dice mia made facendo un sorriso al moro e lui ricambia.

"Chiudi la porta a chiave" dico a Luca dopo che mi ha raggiunto in camera.
"Mh come mai?" fa un ghigno.
"Vuoi che mia sorella entri da un secondo all'altro?" gli chiedo, lui scuote la testa ridendo e fa come gli dico.
Luca si sdraia sul letto ed io lo raggiungo mettendomi a cavalcioni su di lui.
"Fammi pensare, non sei ubriaca vero?" mi chiede ridendo.
"Che simpatico!" esclamo scendendo da lui che mi blocca prendendomi per il braccio.
"wewe dove vai?" dice facendomi tornare a cavalcioni su di lui.

***

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|Tu non ci credevi in noi| Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora