57

6K 117 46
                                    

Luca's Pov

Ho parlato tutto il pomeriggio con Dario, cercando di fargli capire che non si deve fare le canne, che questa volta gli è andata bene ma la prossima non la passerà liscia. Penso che abbia afferrato il concetto.
"Vieni con me in disco o ti chiamo Dalila?" gli chiedo urlando dalla cucina.
"Vengo con te" in un batter d'occhio me lo ritrovo davanti già pronto per uscire.
"Andiamo?" annuisco e insieme usciamo.

Entro dentro il locale e mi dirigo nell'area riservata, saluto tutti e prendo un cocktail tra le mani, il mio sguardo cade su Chiara che balla con un ragazzo, non sembra ubriaca.
"Ci si sta sentendo" afferma Lorenzo vicino al mio orecchio.
"Cosa, non ho capito?" credo di non aver sentito bene a causa della musica troppo alta.
"Chiara ci si sta sentendo con quel ragazzo" ripete, il mio stomaco sembra accartocciarsi.
"E da quando?"
"Non so, da poco. Due o tre giorni" quasi mi viene da ridere.
"Bhe, lui le permette di dormire anche a casa del suo ex?" chiedo a Lollo che sgrana gli occhi e mi guarda con un sorrisetto.
"No lollo non abbiamo fatto niente, abbiamo solo dormito" preciso.
Ava si avvicina a noi, sedendosi accanto a me.
"Allora che mi dovevi dire?" mi chiede attirando anche l'attenzione di Lollo.
"Ieri sera sono andata a prendere Dario, puzza di erba e avevo gli occhi rossi. Si era fatto una canna" dico cercando di non ridere.
"Sono orgoglioso del mio nipotino" esulta lollo.
"Zitto, non glielo devi dire. Qualsiasi cosa digli che non si deve fare le canne, capito?"
"Mi vorresti dire che tu, Luca D'Orso, proprio tu gli hai fatto la predica?" si mette a ridere Ava.
"Fratè si, sono il padre. Che gli dovevo dire 'bravo amore di papà, fatti le canne a 12 anni'".
"In effetti ha ragione Luca" afferma Lollo. Il mio sguardo cade nuovamente su Chiara che sta baciando quel ragazzo.
"Preparate i pop corn per i prossimi giorni" comunico ad entrambi i miei amici.
"Perché?" mi chiede Ava, indico la coppietta felice.
"Oh no fratè, non fare ciò che penso" dice Lollo, non rispondo sapendo che in realtà farò proprio ciò che lui non vuole.
Lo so che l'ho lasciata io senza un apparente motivo e che non l'ho potuta consolare alla morte di sua sorella, ma tutto ciò l'ho fatto solo per proteggerla, se non avessi fatto così molto probabilmente ora non sarebbe neanche viva quindi penso di aver preso la giusta decisione. Proprio quando ci volevo chiarire lei aveva chiuso con me, l'ho vista baciarsi un tipo, l'ho aiutata ben 2 volte. Poi ho deciso io di chiudere con lei, ma in realtà ero consapevole che non era ciò che volevo. L'ho vista parlare con quello che le aveva messo le mani addosso e ora si sta baciando con un ragazzo con il quale si frequenta. Pensa sia arrivato il mio momento ora. Sono un tipo vendicativo soprattutto per certe situazioni.
"Hai capito papà?" la voce di Dario mi riporta alla realtà, sposto lo sguardo dai due fidanzatini che si stanno ancora baciando a mio figlio.
"No Dario scusa, non ti stavo ascoltando".
"Ti ho detto che tra poco voglio tornare a casa".
"Va bene, quando vuoi andare dimmelo" dico per poi spostare nuovamente lo sguardo su Chiara che si è finalmente staccata da quel ragazzo. Mi fissa negli occhi e sul mio viso penso ci sia un'espressione schifata, disgustata.
R

ientriamo in casa e dopo essermi fatto una partita alla play con Dario ci mettiamo a dormire.

Il rumore delle tapparelle automatiche che si sollevano mi fa svegliare. Mi giro per vedere chi sia la testa di cazzo che mi sveglia alle 7 di domenica. Dalila.
"Che cazzo stai facendo? Abbassale ed esci" dico con la voce impastata dal sonno.
"Buongiorno anche a te. C'è Lorenzo di là che ti vuole parlare e mi ha obbligato a svegliarti" sbuffo, impreco Dio e mi alzo dirigendomi in sala.
"Mi spieghi che cazzo vuoi tu alle sette di mattina?"
"Riguarda Chiara" alzo gli occhi al cielo.
"Oddio Lorenzo dimmi che stai scherzando. Non me ne frega" dico tornando in camera.
"Ieri è tornata a casa con quel ragazzo" mi comunica mentre mi segue, un'altra volta sento una strana sensazione.
"Ok, quindi?" cerco di essere indifferente.
"È possibile che loro abbiano... Bhe hai capito" dice mentre si passa una mano sui capelli. Non voglio pensare e neanche immaginare la scena. Sto cercando di mantenere una calma apparente anche se dentro sto bruciando per quanto sono incazzato.
"Ok" ribatto mettendomi sotto le coperte.
"Vabbo Lu io vado, tu non capisci niente" dice il mio amico sbattendo la porta.
"Te la sei già dimenticata?" mi chiede Dalila sedendosi sul mio letto, alzo le spalle e mi giro nel letto. Sento ancora la sua presenza in camera segno che sta ancora seduta, mi giro nuovamente e aggancio il suo sguardo.
"Dalila mi devi dire qualcosa?" le chiedo sperando che vada via il prima possibile così da tornare a dormire.
"Nono scusa, ti lascio riposare. Ti preparo la colazione nel frattempo" mi lascia una carezza sulla gamba per poi uscire dalla mia camera.

|Tu non ci credevi in noi| Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora