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Luca's Pov

Sento il campanello suonare, mi alzo dal divano sbuffando per poi andare ad aprire la porta.
"Ciao..." mi saluta Chiara, quasi stupita della mia presenza. Forse si è scordata del fatto che io abiti in questa casa. Le faccio segno di entrare e mi dirigo in sala seguito da lei.
"Dimmi" dico notando il suo silenzio.
"Sto cercando Dario" risponde evitando il mio sguardo.
"È giovedì, è mattina quindi sta a scuola" dico ovvio, controlla il suo telefono per poi rispondermi:
"Già" sorrido, sembra che si sia fatta una canna, oppure è diventata stupida, presumo più la prima ipotesi.
"Tutto bene Chia?" le chiedo mentre si guarda intorno spaesata, lei annuisce per poi sedersi sul divano.
"Luca ho appena rimesso in ordine le camere, cosa vi preparo per pranzo?" la voce di Dalila mi fa tornare alla realtà, smetto di fissare Chiara per posare lo sguardo sull'altra ragazza.
"Non ti preoccupare, ci penso io al pranzo. Puoi andare se vuoi" le comunico sorridendo, la vedo prendere la sua giocca e dirigersi verso l'uscita.
"Ma abita qua?" mi chiede Chiara mantenendo lo sguardo basso.
"No" rispondo secco dirigendomi in cucina, la vedo prendere il telefono e digitare qualcosa, lo porta vicino all'orecchio per poi sbuffare.
"Mangio qua" afferma guardando il telefono.
"Ma io non ti ho invitato" prende la sua borsa e si avvia verso l'uscita.
"Chiara, sto scherzando. Puoi restare" solo ora riesco a incrociare il suo sguardo, ha gli occhi rossi, lucidi, iniettati di sangue.
"Quanta ne hai fumata?" le chiedo mentre lei si risiede sul divano.
"Non ho fumato, solo che questa notte non ho dormito" sta mentendo.
"Ho fumato erba per non so quanti anni, conosco perfettamente l'odore e gli effetti" la continuo a guardare mentre lei evita il mio sguardo.
"Mettiti questo e vai a dormire, non voglio che Dario ti veda così" le lancio il collirio e la vedo dirigersi verso la camera. Ha 24 anni ma da un bel po' di mesi si sta comportando come se ne avesse 16, beve fino a collassare, inizia a farsi le canne... Per me può anche fumare ma almeno non farti vedere così dal ragazzo che ti considera come sua madre. Anche io quando so che non vedrò Dario per qualche giorno me le faccio ma non mi farò mai vedere da lui in uno stato pietoso a causa dell'erba o dell'alcol.
"

Sono tornatoo!" esulta Dario entrando in casa.
"Come mai così felice?" gli chiedo ridendo. Si guarda intorno come se stesse cercando qualcuno.
"Chiara?" mi domanda.
"Sta dormendo, era stanca" gli spiego sperando che non faccia altre domande, lui annuisce per poi sedersi a tavola e iniziare a mangiare.
"Allora che programmi hai per questo pomeriggio?" gli chiedo.
"Esco con degli amici, mi puoi accompagnare più tardi?"
"Certo... Però ti verrà a riprendere Dalila, va bene?" mi guarda per qualche secondo.
"Sisi, non ci sono problemi" risponde.

Ho accompagnato Dario dai suoi amici, prima di uscire ha salutato Chiara ed hanno parlato per un po'.
"Si vede tanto?" mi chiede la mia ex una volta rientrato a casa.
"Cosa?" gli chiedo buttandomi sul divano, si piazza davanti a me e indica i suoi occhi, ancora rossi.
"Si ma almeno ragioni rispetto a prima" prendo il telefono tra le mani e mi ricordo che devo raggiungere Ava in studio.
"Devo andare in studio. Resti qua?" le chiedo prendendo la giacca.
"Da sola?"
"Vedi altre persone? Si resteresti da sola".
"Quindi, che fai?" la incito a rispondere.
"Vengo con te" risponde seguendomi.
"Sicura di esser venuta qua solo per Dario? Non è che c'è un altro problema? Tipo hai paura di restare a casa tua a causa di Marco?" le chiedo mentre mi dirigo in macchina, lei non risponde e penso di aver centrato l'obiettivo.

"Fratè per oggi basta così" mi dice Ava dopo aver passato tutto il pomeriggio in studio a produrre basi, annuisco staccandomi dal computer e rivolgo uno sguardo a Chiara che sta seduta sul divano a guardare il telefono.
La suoneria del mio cellulare mi riporta alla realtà e, senza neanche leggere il nome, rispondo. Riconosco subito la voce.
L: Dalila dimmi.
D: Scusa se ti disturbo, ma c'è un problema con Dario.
L: Ovvero? Lo sei andato a riprendere?
D: Si sto qua ma devi venire tu, non so che gli prende.
Attacco la chiamata e mi alzo di scatto dalla sedia.
"Dobbiamo andare" comunico a Chiara.
"Chi era?"
"Dalila" rispondo secco, ride senza umore.
"Quando ti chiama lei corri subito eh. Chissà il perché" dice seguendomi in macchina.
"Che sei gelosa?" non risponde ma continua a fissarmi.

|Tu non ci credevi in noi| Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora