Posiziono le ultime candale a terra, il rumore della porta che si apre mi fa posare l'attenzione su Dario che è appena entrato.
"Sono tornato a prendere solamente i documenti, non voglio sapere il perché di tutte queste candele e petali rossi" si guarda attentamente intorno mentre si dirige in camera sua.
"Ora esco, faccio finta di non aver visto niente e ci vediamo domani" -
"Torno il più tardi possibile così non assisto a scene che potrebbero rovinare la mia infanzia" continua uscendo di casa.
Luca è ancora in studio, Jessica è passata a prendere Nicki questo pomeriggio, Dario è appunto andato in discoteca mentre io sto finendo di preparare la cena.
Sento il rumore del garage aprirsi segno che Luca sta parcheggiando, spengo tutte le luci, mi guardo allo specchio e sistemo, in modo quasi compulsivo, i capelli e l'abito rosso.
La porta di casa si apre e il moro resta per qualche secondo a guardare la scia di candele accese che, dall'ingresso arrivano alla sala da pranzo, la sua attenzione dopo si posa di me, i suoi occhi scrutano attentamente ogni centimetro del mio corpo e sulle sue labbra compare un sorriso enorme. Si avvicina a me cingendo i miei fianchi con le sue braccia, posa le sue labbra sulle mie, mi fissa negli occhi e approfondisce il bacio.
"Ti amo" sussurra nel mio orecchio per poi continuare a darmi dei baci sul collo.
"Non iniziare a fare così" mormoro, sa benissimo che io al suo tocco, alle sue carezze, ai suoi baci, a lui non so resistere.
"Così come?" mi stuzzica continuando a baciarmi facendo scivolare le mani sul mio sedere. Mi stacco definitivamente da lui, lo prendo per mano e gli faccio segno di sedersi sulla sedia.
"Hai cucinato tu?" mi chiede mentre mi guarda curioso prendere i piatti con il suo cibo preferito: le lasagne.
Annuisco rispondendo alla sua domanda.
"Non ci credo! Hai cucinato e la cucina è ancora intatta? Non è scoppiato un incendio? Strano" ironizza mentre gli porgo la sua porzione.
"Mi ricordano Salerno" afferma addentando un boccone.
"Cosa?" gli chiedo non capendo.
"Le lasagne" risponde ovvio e quasi mi viene da ridere.
"Le magiavo sempre ad una specie di ristorante se così si può definire, era tipo un camioncino che faceva cibo d'asporto e stava aperto h24. Io e gli altri, le ordinavamo, ci mettavamo ai tavoli fuori a mangiarle e quando arrivava l'ora di pagare scappavamo perché non avevamo i soldi. Poi però il proprietario ha iniziato a dirci di pagare prima di magiare... Così non ci siamo più andati" mi spiega agganciando il mio sguardo.
"Mh, sono buone quasi come quelle che mangiavo a Salerno".
"Quasi? Sono più buone e basta. Senza quasi, io le supero" dico fiera di me stessa, Luca ride divertito e scuote la testa.
"Hai ragione, hai ragione. Le tue sono le migliori" mi accontenta regalondomi uno dei suoi sorrisi migliori.
Finiamo di cenare tra una chiacchiera e l'altra mentre lui continua a fare battute sul fatto che non abbia mandato a fuoco la cucina.
Molto simpatico il ragazzo.
Lo prendo per mano, con l'altra reggo la bottiglia dello champagne e ci dirigiamo in camera. Mi butta sul letto, facendo combaciare le nostre labbra e alzandomi praticamente tutto il vestito.
"Non ora..." mi lamento staccandomi da lui che mi guarda con aria divertita.
Apro la porta del bagno presente in camera, entro seguita da Luca, apro l'acqua della vasca e aspetto che si riempi.
"Mi stai praticamente torturando" mi attira a sé.
"Perché?" gli chiedo posando le mie labbra sulle sue, mi slaccia la zip del vestito facendolo cadere a terra mostrando così il completo che Jessica mi ha costretto a comprare. Mi guarda attentamente e sorride soddisfatto.
"Ecco il perché" risponde alla mia domanda sfilandosi la maglietta, non togliendomi gli occhi da dosso.
Entrambi ci spogliamo, Luca entra nella vasca ormai piena ed io mi posizione tra le sue gambe.
"Quanto pensi che possa resistere così?" mi chiede accarezzandomi una coscia, alzo gli occhi al cielo, posiziono il computer su uno sgabello, lo metto di fianco all vasca e schiaccio play. È un video di me e Luca che racchiude tutte le nostre foto più significative, quelle scattate in momenti speciali, indimenticabili.
"È merito tuo tutto questo" sussurra indicando l'ultima foto che ritrae me, lui, Nicki e Dario.
"Anche tuo" mormoro facendo combaciare le nostre labbra dando inizio ad un bacio tutto tranne che casto.
In men che non si dica Luca entra dentro di me con una spinta decisa mentre l'acqua calda continua a bagnare i nostri corpi.Esco dalla vasca ormai distrutta e mi butto sul letto seguita da Luca, continua ad accarezzarmi i capelli mentre una domanda frulla nella mia testa.
"Tu vuoi avere un altro figlio?" gli chiedo di getto. Lo sento irrigidirsi, smette di passarmi la mano tra i capelli e quasi mi pento di averglielo domandato. Come risposta ottengo il suo silenzio. Ma quando sto per chiudere gli occhi sento la sua voce rimbombare nella stanza.
"È presto per averne un altro" mi posa un bacio sulla nuca. Il mio cuore e la mia testa molto probabilmente si aspettavano una risposta diversa. Non ho intenzione di rovinare la serata, non ho intenzione di dirgli che vorrei un altro figlio... Almeno per ora.Scusate se non ho aggiornato per una settimana, spero che questo capitolo vi piaccia ❤️🤞🏻
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|Tu non ci credevi in noi| Capo Plaza
RomanceChiara è una ragazza di 16 anni, i genitori la fanno trasferire a Salerno a causa degli atti di bullismo che subiva nella sua città d'origine: Sorrento. Lì a Salerno frequenterà una nuova scuola e andrà in un appartamento in affitto condiviso con tr...