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Mi sveglio di soprassalto, mi giro nel letto e leggo l'orario dal telefono. Sono le 13:20, mi alzo e vado in sala dove c'è Dario intento a giocare alla play.  Il campanello suona ed io mi precipito per andare ad aprire, ma la figura che si presenta davanti a me è l'ultima che  vorrei vedere.
"Ciao Dalila, ti serve qualcosa?" chiedo con un falso sorriso.
"Sto cercando Luca".
"Non è a casa, devo dirgli qualcosa da parte tua?"
"Si, si è scordato questo ieri" mi porge un telefono, il suo telefono, il telefono di Luca. Lo prendo con le mani che tremano e nella mia testa frullano mille domande.
"Ehm no, non è come sembra però penso sia compito suo chiarire la situazione" mi sorride quasi imbarazzata e la vedo andare via. Resto sulla soglia della porta, con il telefono in mano, immobile, non riesco a fare niente, come se il mio corpo fosse paralizzato.
"Tutto bene chia?" la voce di Dario mi riporta alla realtà, annuisco per poi fargli una carezza sul volto quando il mio cellulare segna l'arrivo di una nuova notifica.

Lollo🦇
Luca è da me,
passa quando vuoi.

Prendo le chiavi della macchina e mi precipito a casa di Lorenzo.
"Dov'è?" è l'unica cosa che chiedo.
"Sta dormendo, ti ho scritto appena mi sono svegliato".
"È stato tutta la notte qua?" lui inizialmente non risponde, poi annuisce guardando un punto indefinito del salotto.
"Lorenzo mi guardi! È restato qui a dormire?" aggancio lo sguardo del ragazzo.
"Si Chiara è restato qua... Sono successi un po' di casini ieri in discoteca" che casini?
"Se è restato qui perché Dalila è venuta a casa a portarmi il suo telefono?" lui sgrana gli occhi non sapendo cosa rispondere, poi scrolla le spalle e si butta sul divano.
"Non lo so Chia, devi parlare con lui non con me. Io ti posso assicurare che da ha dormito da me, siamo tornati alle 5 del mattino" mi spiega gesticolando.
"Guarda vi lascio anche da soli, vacci a parlare" prende le chiavi di casa ed esce dall'appartamento. Vado in camera dove Luca sta ancora dormendo.
"Svegliati!" dico sulla soglia della porta, biasica qualcosa di incomprensibile per poi aprire definitivamente gli occhi. Mi guarda attentamente per qualche secondo e si siede sul letto a gambe incrociate.
Sfilo il suo telefono dalla tasca e con poca delicatezza glielo butto addosso colpendo il suo petto.
"Ah non lo trovavo più".
"Lo aveva Dalila, me l'ha portato questa mattina" lui sbuffa e si mette comodo sul letto.
"A cosa stai pensando?"
"Non so, mi vuoi chiarire le idee? Io penso che il mio ragazzo, sia andato in discoteca, abbia bevuto, si sia scopato Dalila e non è tornato a casa... Sbaglio o è così?" mantengo una calma apparente ma dentro sto per scoppiare.
"Sbagli, non è così. Chiara credimi" mi fissa negli occhi.
"Allora? Spiegami Luca, spiegami! Perché cazzo Dalila aveva il tuo telefono? Perché non sei tornato a casa o semplicemente non mi hai risposto" alzo il tono della voce.
"Siediti dai" sbatte la mano sul materasso per farmi segno di prendere posto, io resto ferma sulla soglia della porta.
"Parla Luca, non mi siedo" incrocio le braccia al petto e aspetto una sua risposta.
"Ho bevuto, ho fatto a botte con uno che ha insultato sia me, sia tutti i miei amici, Dalila stava là al mio stesso tavolo, ci ha provato più volte, l'ho sempre respinta. L'unica cosa che è riuscita a fare è stata sedersi sulle mie gambe però l'ho subito mandata via, te lo giuro Chiara. Dopo ho continuato a bere, probabilmente il telefono l'ho lasciato al tavolo e l'ha preso lei. A fine serata era ubriaco, non riuscivo a guidare, avevo le mani sanguinanti e non volevo che Dario mi vedesse così" solo ora poso l'attenzione sulle sue nocche, sono spaccate e leggermente gonfie. Poi nella mia testa compare l'immagine di Dalila seduta su Luca... la scena mi fa ribollire il sangue nelle vane.
"Amore ti prego, guardami" mi supplica alzandosi dal letto.
"No" esco dalla stanza e sento i passi  di Luca dietro di me.
"Chiara non è successo niente, credimi" mi posa una mano sulla spalla facendomi girare.
"Non significa niente, ti sei comportato di merda come un ragazzino di 15 anni, poi stendiamo un velo pietoso sulla scena di te con lei sopra" alzo gli occhi al cielo e mi dirigo verso l'uscita di casa.
"Ti ripeto che massimo che ci è stata è un secondo, il tempo di respingerla, l'ho mandata via immediatamente. Chiara non mi frega niente di lei o delle altre io voglio te. Si lo so, mi sono comportato di merda... Scusa" lo guardo negli occhi, apro la porta di casa ed esco. Non ho più voglia di parlargli.

|Tu non ci credevi in noi| Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora