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Rientro in casa, Dario sta facendo i compiti in sala così dopo aver poggiato la borsa ed essermi tolta la giacca prendo posto di fianco a lui.
La porta di casa si apre e Luca entra.
"Dario ci puoi lasciare 10 minuti da soli?" chiede al figlio che, guarda l'orologio, si alza e va verso l'uscita.
"Vado da Giulia, vi faccio sapere se torno per cena" urla per poi chiudere la porta alle sue spalle.
"Mi spieghi che cazzo devo fare? Oltre a chiederti scusa e dirti che sono stato un coglione che devo fare? Chiara non ti ho tradita, ho rifiutato qualsiasi ragazza anzi l'occhio sulle altre non mi ci cade proprio".
"Ti cade Dalila in braccio però" alzo un sopracciglio.
"Ancora? Cosa non capisci del fatto che l'ho mandata via? Ti devo fare un disegno?" mi chiede visibilmente innervosito. Poso i gomiti sulle ginocchia sorreggendo la testa con le mani.
"Non so come farti capire che per me tu sei l'unica, il punto è che non ci hai mai creduto. Tu non ci credevi in noi e tutt'ora non ci credi... È questo il problema chiara. Non riesci a vedere che ho occhi solo per te. Chiara io ti amo, come te lo devo far capire?".
"Guardami quando ti parlo" posa due dita sotto il mio mento costringendomi ad un contatto visivo.
"È vero, hai ragione non ci credevo in noi. Non ci credevo quando avevo 16 anni, quando il nostro rapporto era basato solamente sul sesso. Ora Lu ci credo più che mai. Abbiamo sbagliato, entrambi" prendo il suo viso tra le mani posando le mie labbra sulle sue. Il bacio diventa subito passionale e le sue mani corrono lungo il mio corpo.
"Ti amo" sussurro sulle sue labbra.
"Anche io" sorride per poi iniziare a togliermi i vestiti. Si posiziona sopra di me, velocemente si sfila i jeans e i boxer per poi entrare dentro di me.
Si butta sul divano vicino a me una volta raggiunto il culmine del piacere, poso la testa sul suo petto mentre lui continua a darmi dei baci sul collo.

"Ma è possibile che non stiamo per più di una settimana a casa!? Io non ci vengo!" sento urlare. Mi alzo dal letto stropicciandomi gli occhi e inizio a camminare lungo il corridoio che porta alla sala.
"No papà non ci vengo! È appena iniziata l'estate, voglio stare con i miei amici, la mia ragazza non in giro per l'Italia. Posso capire la vacanza che la faccio volentieri ma il tour che mi occupa praticamente tutta l'estate no. Non ci vengo, trova una soluzione perché non ti seguirò. Non riesci a capire che non riesco a passare più di una settimana consecutiva con Giulia e i miei amici perché non stiamo mai a Milano?" continua a urlare Dario.
"Che succede?" chiedo facendo il mio ingresso in cucina.
"Dario non vuole partire per il tour perché vuole passare dal tempo con la sua ragazza" Luca si passa una mano sui capelli nervosamente.
"Non può venire con noi questa Giulia?" Luca mi guarda come se gli avessi aperto un mondo.
"Infatti, perché non la fai venire con noi" sottolinea il moro. Dario ci guarda interdetto.
"Per me va bene, però con i suoi genitori ci parli tu" indica il padre che annuisce sorridendo.

Ci stiamo recando a casa di Giulia, tra 2 giorni partiamo per il tour e dobbiamo cercare di convincere i genitori della ragazza altrimenti Dario  dovrà stare un'estate intera con la babysitter, dato che tutti i nostri amici ci seguiranno data per data.
Citofoniamo e ad aprirci la porta è una signora, avrà circa 45 anni... Non di più.
"Piacere Clarissa" Luca afferra la mano della signora e la stringe prontamente.
"Luca, piacere mio" ribatte il moro.
"Lei è Chiara, la mia ragazza" Clarissa mi sorride ed io ricambio il gesto.
"Entrate pure, Giulia mi ha accennato un po' la situazione" ci fa segno di sederci sul divano e ci guarda attentamente.
"Siete veramente giovani, ti avrei scambiato per il fratello" sorride imbarazzata guardando Luca.
"Comunque volete spiegarmi un po' meglio la situazione?" ci chiede.
"Allora tra 2 giorni dobbiamo partire per il tour e torniamo all'inizio di agosto, dato che si conclude con l'ultima data all'Alcatraz di Milano. Il punto è che Dario non vuole venire per non lasciare Giulia e i suoi amici così abbiamo pensato, se non è un problema, di far venire Giulia con noi" riassume Luca.
"Ok ma dove alloggerete? Come vi sposterete?" chiede Clarissa.
"Per spostarci prendiamo l'aereo e ogni volta che atterriamo abbiamo il van per raggiungere il locale dove si svolge il concerto, per la notte invece  dormiamo in hotel. Poi ci sarà la data in Sicilia e lì resteremo per 3 giorni perché la data successiva è in Sardegna appunto 3 giorni dopo" la donna ci guarda titubante.
"Ho solo un dubbio.  Tu sei impegnato per il concerto mentre lei ti dovrà comunque stare dietro per aiutarti... Riuscirete comunque a gestirli, tenerli sotto controllo? Non voglio che Giulia sia un peso per voi"
"Giulia non è un peso anche perché se lo fosse non sarei venuto a chiederle di portarla con noi. In secondo luogo penso che siano abbastanza responsabili per badare a loro stessi anche perché Dario è cresciuto in questo ambiente quindi è abituato, sta di fatto che non si deve preoccupare per il loro controllo perché non saremo solamente io e lei bensì ci saranno circa un'altra decina di persone che sono miei amici nonché parte dello staff. Quindi può stare tranquilla" spiega Luca.
"Ok, va bene. Giulia verrà con voi" ci sorride ed entrambi facciamo un sospiro di sollievo.
"Comunque puoi darmi del tu, se mi dai del 'lei' mi fai sentire più vecchia di quello che già sono" dice facendoci ridere.

|Tu non ci credevi in noi| Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora