..."Sai Chiara non doveva finire così, ma ho dovuto" dice con fatica. Cosa significa che ha dovuto? D'altronde non posso neanche prenderlo seriamente, sono solamente parole di un ubriaco.
"Io ho pensato al tuo bene, ti ho messa al sicuro lasciandoti. C'eri sempre tu nei miei pensieri però. Io ti volevo consolare quando tua sorella morì, ti volevo abbracciare, stringerti a me... Ma non potevo Chiara" chiude lentamente gli occhi.
"Cosa vuoi dire Luca?" gli chiedo, ma il suo respiro si fa più pesante chiaro segno che si è addormentato. Guardo l'ora sono le 6 di mattina e, a questo punto, decido anche io di riposare.Mi sveglio, mi giro nel letto ma Luca non c'è. Stropiccio gli occhi per poi alzarmi e andare in cucina dove scorgo il moro preparare qualcosa.
"Buongiorno" gli sorrido e ricambio il suo saluto.
"Cosa prepari?" gli chiedo avvicinandomi a lui.
"Una camomilla. Ti ho fatto il caffè" mi indica una tazzina, che afferro e porto alla bocca. Il mio sguardo cade sull'orologio, è l'una... Contando il fatto che mi sono addormentata alle 6 non ho dormito neanche tanto.
"Prima è venuto il tuo cagnolino"
-fa una pausa e sorride sghembo-
"Scusa volevo dire Paolo"si corregge grattandosi la nuca. Sbarro gli occhi e quasi mi va di traverso il caffè.
"Si è un po' incazzato... Io avrei fatto di peggio, trovando a casa della mia ragazza il suo ex" si guarda i pantaloni attentamente.
"Soprattutto se la mia ragazza conservasse ancora le cose del suo ex" fa un ghigno per poi iniziare a bere la sua camomilla.
"Luca ti ricordi ciò che mi hai detto ieri?" cambio totalmente argomento, di Paolo in questo momento non mi frega più di tanto.
"No, so solamente che ho dormito comodamente su di te" mi sorride.
"Bene, ti rinfresco la memoria. Hai detto che sei stato obbligato a lasciarmi, che mi volevi consolare alla morta di Silvia ma non potevi... Cosa vuol dire tutto questo Luca?" lo vedo sbiancare, posa la tazza contenente la camomilla sul tavolo e si passa nervosamente una mano sui capelli.
"Allora..." una canzone inglese stoppa il suo discorso neanche iniziato. Luca risponde e sembra quasi scocciato dalla chiamata.
"Dai Dalila non puoi restare un'altra oretta là" dice al telefono uscendo dalla cucina per non farsi sentire.
"Devo andare" si infila velocemente la maglia per poi uscire di casa.Luca's Pov
Non berrò mai più, ho praticamente raccontato la verità a Chiara cosa che non volevo fare, in più ora ci si mette Dalila.
"Pensavo non saresti più tornato" mi sorride appena metto piede in casa.
"Dario?" è il mio unico pensiero.
"Sta facendo i compiti in camera sua" mi posa una mano sulla spalla ma io mi libero velocemente della sua presa.
"Cosa ti cambiava restare un'ora di più?" sono abbastanza incazzato.
"Tu dove sei stato?" mi chiede.
"Non penso siano fatti tuoi".
"Certo io devo stare qui a badare a tuo figlio e tu vai a casa di Chiara, ci avrei scommesso tutto. Pensi sempre ed esclusivamente a lei" ride nervosamente.
"Dalila per caso sei gelosa? Perché a me sembra di sì. Bene ti spiego giusto due cose. Tu stai a casa mia per badere mio figlio perché fai la babysitter come lavoro, non per altro quindi della mia vita privata non ti deve fregare un cazzo. Noi due abbiamo fatto sesso, ok. Ciò non toglie che per me è stato solamente sesso dato che nella mia testa non ci sei tu" sto cercando di mantenere la calma. Sfilo dalla tasca il portafoglio, per poi porgere a Dalila dei soldi.
"Questi sono per le ore in più che hai fatto. Ora puoi andare... Se ho bisogno ti chiamo io" aggiungo mentre la mora si dirige verso l'uscita.
Vado in camera di mio figlio, sapendo che è arrabbiato con me perché l'ho fatto stare un giorno intero con Dalila.
"Dove sei stato? Volevi farmi morire con quella là. Ma lo sai cosa significa passare 24 ore con Dalila? Quella voce da gallina mi rimbomba ancora nella testa! Tu non ti rendi conto, quella ragazza è nociva per la mia salute!" -fa una breve pausa per poi continuare-
"Darioo cosa vuoi per pranzo? Darioo cosa vuoi per cena? Darioo ma giochi troppo alla paly! Darioo devi fare i compiti. Darioo dov'è tuo padre? Darioo perché non vai a dormire?" chiede a raffica imitando perfettamente la voce squillante di Dalila. Scoppio a ridere mentre mio figlio mi lancia un'occhiata.
"Sono stato da Chiara" riassumo, vedo una scintilla sorgere nei suoi occhi.
"Okok allora ti posso perdonare per avermi lasciato con Dalila" ride per poi abbracciarmi.
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|Tu non ci credevi in noi| Capo Plaza
RomanceChiara è una ragazza di 16 anni, i genitori la fanno trasferire a Salerno a causa degli atti di bullismo che subiva nella sua città d'origine: Sorrento. Lì a Salerno frequenterà una nuova scuola e andrà in un appartamento in affitto condiviso con tr...