Luca's Pov
"Sei già sveglio?" la voce di Dalila rimbomba nella stanza, annuisco e lei mi porge un vassoio.
"Ti ho preparato la colazione" dice sedendosi sul mio letto.
"Grazie".
"Hai accompagnato Dario a scuola?"
"Certo" finisco di fare colazione in fretta per poi andare in bagno a prepararmi, faccio una doccia e torno nuovamente in camera dove c'è ancora Dalila. Mi infilo la maglia sotto il suo sguardo attento per poi uscire di casa."Fratè questa sera che si fa?" mi chiede Ava appena arrivo nel suo appartamento.
"Io devo accompagnare Dario da un amico e poi sono libero, quindi qualsiasi cosa io ci sono".
"Discoteca come al solito allora" mi limito ad annuire.
"Ma con Dalila?" mi chiede mentre fa qualcosa con il computer.
"Cosa?" gli domando.
"Non c'è niente tra voi due?".
"Lo verresti a sapere se ci fosse qualcosa".
"Falla venire questa sera" mi dice con nonchalance, lo guardo ma non rispondo."Ci vediamo domani quindi?" chiedo a Dario che annuisce scendendo dalla macchina.
"Voi due non me la raccontate giusta" afferma indicando me e Dalila per poi sbattere la portiera.
Arriviamo in discoteca, trascino la mora nel privè e, dopo aver salutato tutti i miei amici, mi siedo porgendo un cocktail a Dalila. Il mio sguardo, come sempre d'altronde, cade su Chiara che è appiccicata a Paolo. Riesco ad agganciare il suo sguardo, mentre tiro a me Dalila facendola sedere sulle mie gambe. La mora mi fissa negli occhi per poi far combaciare le nostre labbra, mi stacco per riprendere fiato e vedo Chiara uscire dalla discoteca. Lollo scuote la testa mimando un 'che cazzo fai!?' mentre Ava, sempre insieme a Pietro, si diverte a imitare la scena. A volte mi chiedo se non abbiano 15 anni.
Ora stiamo tornando a casa, ho passato tutto la sera a baciare Dalila anche se non mi provoca nessuna emozione, in più lei ora è anche ubriaca dato che Ava non faceva altro che porgerle i drink."Dormo qui?" biascica indicando la mia camera.
"No di qua" apro la porta della camera degli ospiti facendola entrare.
"Siediti" mi indica il letto sul quale si è appena allungata.
"Perché dovrei?" le chiedo.
"Ti devo parlare" si lega i capelli in una coda di cavallo mentre io l'assecondo sedendomi sul letto.
"Dimmi Dalila" sbuffo sapendo che in realtà non ha niente da dirmi.
Si mette a cavalcioni su di me cingendomi il collo con le braccia. I nostri sguardi si incrociano e azzero le distanze baciandola, mi sfila la velocemente la maglia per poi staccarsi e guardarmi negli occhi.
"Lo stai facendo per ripicca?" mi chiede, non dico niente la risposta sarebbe ovvia.
La prendo per i fianchi facendola sdraiare sul letto, le sfilo la maglia, i pantaloni per poi riprenderla a baciare.
Mi sdraio di fianco a lei una volta finito mentre poggia la testa sul mio petto.Il suono del campanello che suona senza sosta mi fa svegliare. Sposto Dalila dalla mia spalla con poco delicatezza, mi alzo, infilo velocemente dei pantaloni per poi correre e andare ad aprire la porta.
"Perché ci hai messo così tanto ad aprire? Cosa stavi facendo?"
"Ma buongiorno anche a te" saluto Dario ridendo.
"Le tue chiavi?" gli chiedo.
"Le ho dimenticate a casa ieri sera" si guarda intorno alla ricerca di qualcuno.
"Dalila?" mi chiede.
"Sta dormendo, non si è sentita bene ieri" dico la prima cosa che mi passa per la testa.
"Da quando ti sei fidanzato?" gli chiedo guardando attentamente il suo collo.
"Cosa ti fa pensare che io mi sia fidanzato?" alza un sopracciglio ed io gli indico il collo coperto da un succhiotto.
"Non è niente. Non sono fidanzato e non lo sarò, è stata una ragazza che me l'ha fatto" dice mentre va in camera sua.
"E tu, da quando ti sei fidanzato?" urla dalla sua stanza, mi guardo allo specchio sperando vivamente che lei non mi abbia fatto niente... Ma purtroppo non è così. Non vedevo i succhiotti sulla mia pelle da quando aveva circa 18 anni e di certo non doveva essere Dalila a farmelo soprattutto all'altezza dell'elstico delle mutande.
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|Tu non ci credevi in noi| Capo Plaza
RomanceChiara è una ragazza di 16 anni, i genitori la fanno trasferire a Salerno a causa degli atti di bullismo che subiva nella sua città d'origine: Sorrento. Lì a Salerno frequenterà una nuova scuola e andrà in un appartamento in affitto condiviso con tr...