|Tu non ci credevi in noi| Capo Plaza

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Siamo appena arrivati a Salerno. Il tour è finito e Luca ha deciso di andare a trovare i suoi genitori.
"Mamma!" urla il mio ragazzo andando ad abbracciare la donna ferma sulla soglia di casa.
"Ciao nonna" Dario le posa due baci sulle guance per poi dirigersi in cucina.
"Chiara! Sei sempre bellissima" Sabrina mi stringe a sé dandomi un bacio sulla guancia.
"Ma senti chi parla!" dico sorridendole.
"Ah sabri lei è Giulia, la fidanzata di Dario" le presento la ragazza per poi farle segno di seguirmi.
Io e Sbarina, la madre di Luca, ci siamo conosciute esattamente sei anni fa, abbiamo subito legato e le voglio un bene dell'anima. Mi ha raccontato tutto di Luca, da quando era piccolo, alle prime bravate da adolescente. Mi ha raccontato quella volta che è dovuta andare in tribunale, davanti al giudice per una rissa che Luca aveva fatto. Mi disse che da quel momento Luca cambiò e decise di andare ad abitare insieme a Bonnie e Francesco nella casa dove arrivai io l'anno dopo. A causa della distanza tra Salerno e Milano, io e Sabrina ci vediamo raramente ma ci sentiamo praticamente ogni giorno.
In questi mesi ho legato molto anche con Giulia, l'ho conosciuta meglio e devo dire che è molto più matura di alcune sue coetanee.
"Allora cosa mi raccontate?" ci chiede Sabrina mentre prende qualcosa da mangiare dalla credenza.
"Abbiamo finito il tour, è stato una bomba. Tutte le date sold out!" negli occhi di Luca si può leggere la felicità, la gioia di aver realizzato il suo sogno partendo dal nulla.
"Sono fiera di te!" Sabrina stampa un bacio sulla fronte del moro.
"Dario tu devi dirmi un bel po' di cose" dice la donna rivolgendosi al nipote, lui inarca un sopracciglio.
"Ah Giulia!" esclama con la bocca ancora piena di biscotti.
"Non ci sta molto da dire, ci siamo messi insieme circa 6 mesi fa..." guarda la sua ragazza come se stesse cercando la conferma di ciò che ha detto.
"Vabbè io e Giulia ci andiamo a fare un giro per Salerno" ci comunica Dario per poi uscire, mano nella mano, con la sua ragazza.
"Amore, viene di qua" mi urla Luca dalla sua vecchia camera, lo raggiungo prendo posto sul suo letto.
"Ma dove dormiamo questi giorni?"
"Questo bel letto da una piazza non ti piace per passare tre notti?" alza un sopracciglio e mi guarda con un sorrisetto.
"Non sarà il massimo comfort ma ci accontentiamo, Dario e Giulia dormo nella stanza di Erika?" Luca annuisce, posa le mani sui miei fianchi per poi far combaciare le nostre labbra attirandomi a sé. Mi fa mettere a cavalcioni su di lui mentre continua a darmi dei baci sul collo scendendo fino alla pancia, per poi risalire.
"Luca..." gemo mentre lui continua a torturarmi  il colo, sorride per poi staccarsi.
"Andiamo dai" dice rimettendo a posto la mia maglietta.
"Sei uno stronzo però!" mi alzo da lui facendo un finto broncio, si mette a ridere per poi darmi un bacio a stampo.
"Non vorrai mica che mia madre ci senta" apre la porta della camera per poi dirgrigersi verso l'uscita di casa.
"Dove andiamo?" gli chiedo dentro l'ascensore.
"Ti faccio vedere un posto" mi prende per mano mentre iniziamo a camminare per le vie di Salerno.
Dopo le numerose ragazze che ci hanno fermato, o meglio che hanno fermato Luca per chiedergli una foto, riusciamo finalmente a raggiungere una piazza. Ci sono delle panchine di legno e una statua di Padre Pio con sotto dei fiori.
"Come mai mi hai portato qua?"
"Ci venivo sempre quando ero più piccolo, ci passavo interi pomeriggio. Sono cresciuto in questa piazza, giorni interi con gli amici, a fumare, bere e capitava anche di finire in qualche rissa. Pomeriggi a scrivere, proprio su questa panchina ho scritto le prime canzoni, anche Nisida ho scritto qua. Ti ci volevo portare per farti vedere dove sono cresciuto, dove ho passato i periodi sia più belli che più bui della mia vita" si guarda intorno con gli occhi che brillano.
"Sei tutto per me" dico prendendo il suo viso tra le mani, poggiando le mie labbra sulle sue.
"Ti amo" sussurra sul mio collo.