Luca's Pov
Entro in discoteca, avevo dato appuntamento a mezzanotte ma io ho tardato di un'ora e mezza. Si la puntualità non è mio forte. Mi avvio verso l'area riservata e dopo aver salutato tutti mi accorgo di una persona. Marco.
"Che cazzo ci fa qua?" chiedo ad Ava che scrolla le spalle.
"E soprattutto perché Chiara ci sta parlando?"
"Non so Fratè, forse ci vuole chiarire" penso che abbia bevuto lui.
"Ma che cazzo ci vuole chiarire se le ha messo le mani addosso. Stiamo parlando di Marco, te lo ricordi?" lui scuote la testa in segno di negazione. Ha bevuto, non è lucido.
"Bonnie, perché sta qua?"
"Non lo so, chiara non lo vuole mandare via prima ci ha anche ballato" sgrano gli occhi.
"Ma è ubriaca?" lei annuisce.
"Cioè ha bevuto tanto, più dell'altra sera però regge meglio oggi. Secondo me dovresti intervenire" mi consiglia Bonnie.
"Perché non vai tu? È la tua migliore amica" non ci andrò a parlare io, se lo può scordare.
"Ci ho provato, ha detto che ha le idee chiare e non vuole sentire nessuno".
"Se non vuole sentire nessuno perché dovrei andare io!?" sposto lo sguardo su quei due che continuano a parlare, lei traballa mentre cammina e lui ha sempre la solita faccia di cazzo.
Il mio sguardo aggancia per un istante il suo, la vedo sedersi sul divanetto mentre Marco si dirige al bancone degli alcol. La vuole far ubriacare fino a non capire più niente? Lollo si avvicina a Chiara, si dicono qualcosa e lui la fa alzare mantenendola sotto braccio.
"Non sta bene, la dobbiamo portare a casa" mi comunica il mio amico mentre lei mi fissa con sguardo perso.
"Portacela, non mi rovino anche questa serata a causa sua".
"Luca sono venuto con Ava che non mi sembra più in grado di guidare" sbuffo sonoramente per poi prendere le chiavi della macchina.
Ci mancava questa! E già la seconda serata dove sono costretto ad aiutarla.
"Cerca le chiavi del suo appartamento" dico a Lollo mettendo in moto l'auto. Lo vedo frugare dentro la sua borsa, poi nella giacca e anche nelle tasche del vestito.
"Non ci sono" mi comunica.
"È impossibile che sia uscita senza chiavi, cerca meglio".
"Fratè ho guardato ovunque. Non ci sono" ribadisce.
"Allora la porto a casa tua?"
"Si e dove dorme sul divano?" mi chiede lui. Lollo abita con Ava, hanno una sola camera e non possono ospitare nessuno.
"Gira che ti rigira la lasciate sempre da me" sbuffo lanciandole un'occhiata dallo specchietto retrovisore. Saliamo in casa, io mi butto sul divano mentre Lollo l'ha portata in camera.
"Mi vieni ad aiutare?" urla Lorenzo, sbuffo per poi dirigermi verso il mio amico.
"Lei non dorme con me, ti ho detto che la dovevi portare nell'altra camera non nella mia".
"Dai Luca, che ti cambia se dorme qua?" gli lancio un'occhiata.
"Vabbè tu vai, ci penso io" Lorenzo annuisce ed esce di casa. Torno in camera e Chiara, a differenza dell'altra volta, si è riuscita a cambiare... O meglio si è tolta il vestito rimanendo in intimo.
"Mettiti il pigiama" dico mentre mi levo la maglia per poi infilarmi nel letto, lei mi fissa e risponde:
"No voglio rimanere così" mi giro nel letto dandole le spalle la sento dire qualcosa incomprensibile per dopo spegnere la luce.Mi sveglio, Chiara non c'è nel letto quindi decido di alzarmi e andare in sala.
"Buongiorno" mi saluta Dalila.
"Ciao, hai già ripreso Dario dal suo amico?" le chiedo con la voce ancora impastata dal sonno.
"Si è andato a dormire, penso che abbiano fatto nottata" la guardo attentamente, ha gli occhi gonfi come se avesse pianto o forse si è fatta una canna... Ma escluderei questa ipotesi.
"Hai pianto?" le chiedo mentre la fisso lavare i piatti, si gira e mi guarda quasi stupita della mia domanda.
"Nono, tranquillo" sta mentendo, mi da fastidio la gente che mi dice le cazzate.
"È stato Dario? Ti ha detto qualcosa Dario?" non mi risponde e capisco di aver centrato l'obiettivo. Dalila ha 21 anni, la conosco da ormai 2 anni ma per quanto è timida non so praticamente niente di lei. Ho capito che ci rimane male per qualsiasi cosa, ha un carattere fragile e so per certo che ha pianto perché Dario le avrà detto qualcosa.
"Dalila puoi andare, ci parlo io con lui".
"Ma non ho fin-" la blocco.
"Ti ho detto che puoi andare, ci penso io a lavare i piatti" la vedo prendere la sua giacca e uscire di casa, mi dirigo verso camera di Dario, penso sia opportuno parlargli.
STAI LEGGENDO
|Tu non ci credevi in noi| Capo Plaza
RomanceChiara è una ragazza di 16 anni, i genitori la fanno trasferire a Salerno a causa degli atti di bullismo che subiva nella sua città d'origine: Sorrento. Lì a Salerno frequenterà una nuova scuola e andrà in un appartamento in affitto condiviso con tr...