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Apro gli occhi e solo ora mi ricordo di trovarmi in ospedale. Mi stropiccio le palpebre e mi accorgo che Dario mi fissa insistentemente.
"Svegliati, devi leggere una cosa" mi sbatte sulla pancia una cartella.
"Il dottore la doveva dare a te, ma tu dormivi. Qui ci stanno i risultati ed io non ho ancora letto niente".
Caccio lentamente i numerosi fogli da dentro la cartella e subito mi salta all'occhio una scritta:

-Chiara Tiribelli,
la paziente è attualmente incosciente a causa di un incidente automobilistico. La paziente è stata sottoposto a delle analisi. Ha subito la frattura di una costola e la rottura del piede destro. Attualmente è in uno stato di ipersonnia, dal quale si dovrebbe svegliare entro la giornata odierna.
La paziente risulta incinta di due settimane. Il feto non ha subito alcun danno a seguito dell'incidente, verranno fatte ulteriori analisi per assicurarsi la salute dell'embrione.

"La paziente risulta incinta" rileggo questa frase più è più volte. Un sorriso si fa spazio sul mio volto, rivolgo uno sguardo a Dario che mi guarda con aria interrogativa.
"Sinceramente a me non verrebbe da ridere leggendo la cartella clinica di una persona" alza gli occhi al cielo e incrocia le braccia sotto il petto.
"Dario, Chiara è incinta" lui sbarra gli occhi per poi abbracciarmi.
"Sento aria di bambini" urla Ava entrando nella mia stanza.
"O bambine" precisa Philip.
"Scusate, voi come lo fate a sapere?" chiedo scioccato.
"Diciamo che Kilo ci ha provato con l'infermiera per avere notizie di Chiara" rido immagino la scena.
"Scusa ma intendi l'infermiera ventenne o la sessantenne?" chiede Dario.
"La seconda" ride Pietro.
"Non ci sta niente da ridere, mi sentivo troppo a disagio. Ma per i fratelli si fa questo ed altro" Kilo mi fa l'occhiolino, scuoto leggermente la testa pensando a quanto siano stupidi.
"Ma è maschio o femmina?" mi chiede Ava. Tutti ci guardiamo e scoppiamo a ridere.
"Certo che sei proprio ignorante fratè, si saprà solamente al terzo mese di gravidanza" gli spiego.
"Oh ma scusa se non mi sono mai trovato in una situazione del genere" alza il dito medio.
"Ovvio se non scopi non ti ci puoi mica ritrovare" lo prendo in giro.
"Guarda che scopo più di te" si difende. Alzo un sopracciglio e rido.
"Non credo proprio" ribatto.
"Sinceramente non ci tengo a sapere i dettagli della vostra vita sessuale" dice mio figlio ancora seduto ai piedi del mio letto.
"Anche perché, qua in mezzo, sono io il più attivo" continua Dario.
Tutti posiamo lo sguardo su mio figlio.
"Hai capito Darietto" Enzo gli dà un leggero schiaffo sul collo.
"Luca, sei pronto a diventare nonno?" mi chiede Pietro.
"Ma anche no, cioè ho 27 anni e 2 figli tra poco... Diventare nonno anche no. Capito Dario?" mi rivolgo al ragazzo.
"Con me stai in un botta di ferro" mi fa l'occhiolino ed io alzo gli occhi al cielo.

Ho fatto le ultime analisi e mi hanno dimesso, Chiara la potrò vedere solo nell'orario di vista quindi questa sera.
"Papà, ti posso fare una domanda?" mi chiede Dario mentre continua a guardare fuori dal finestrino, gli faccio un cenno del capo per invitarlo a proseguire.
"Con l'arrivo di un nuovo bambino, cambierà qualcosa?"
"Dipende da cosa intendi per qualcosa".
"Andremo comunque in tour, in vacanza, a cena fuori, il sabato in discoteca..." mi guarda sperando in una risposta affermativa.
"Il tour si farà, le vacanze anche, le cene idem, la sera in discoteca tu ci andrai con gli altri io verrò più raramente" mi sorride e si mette comodo sul sedile.
"Con Giulia?" gli chiedo, mi fulmina con lo sguardo per poi non rispondere.
"Ma è possibile che a me non dici niente mentre a Lollo, Ava e gli altri si?" alzo un sopracciglio.
"Ma ad Ava gli dico tutto perché qualsiasi cosa faccia mi appoggia, a Lorenzo gli rifaccio il fatto che io abbia una vita sentimentale più attiva della sua. Gli altri vengono a sapere le cose perché non si sanno fare i cazzi loro" alza le spalle e a me viene quasi da ridere.
"Comunque va tutto bene tra di noi, anzi accompagnami da lei prima di tornare un'altra volta in ospedale" acconsento, faccio inversione e mi dirigo verso casa di Giulia.

|Tu non ci credevi in noi| Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora