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"Dario muoviti" urla Luca.
"Sto arrivando!" vediamo il ragazzo correre e raggiungerci in macchina.
Stiamo andando in aeroporto dove ci aspettano tutti i nostri amici, questa volta verranno anche Jessica e Bonnie almeno non sarò l'unica ragazza.
"Volevate perdere l'aereo?" ci rimprovera Enzo, ridiamo per poi imbarcarci.

"Siamo arrivati?" la voce di Giulia mi sveglia dai miei pensieri, mi guardo intorno e annuisco notando l'aereo fermo. Giulia ha i capelli lisci marroni, occhi verdi e non dimostra la sua età, sembra più grande. Le avrei dato intorno ai 15 anni. Scendiamo dall'aereo vado incontro a Luca che cinge le mie spalle stringendomi a sè.
"Papà dov'è il van?" urla Dario mentre tiene per mano la sua ragazza.
"Ma ancora lo capisce che ci sentiamo e non c'è bisogno di urlare?" chiede Enzo alzo gli occhi al cielo.
"Da quando sei simpatico zio Enzo? Comunque vi ho fatto una domanda" continua urlando Dario.
"Sei diventato anche cieco" lo prende in giro Lollo indicandogli un furgoncino nero lucido. Ci avviciniamo al mezzo e carichiamo tutte le valigie che a stento ci entrano.

@elchapojunior_official

@elchapojunior_official: io sono quello di troppo in questa foto✌🏻@lollocianci: ma precisamente tu e @capoplaza cosa stavate guardando?        @capoplaza: la tua faccia di        cazzo fratello❤️@chiara

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@elchapojunior_official: io sono quello di troppo in questa foto✌🏻
@lollocianci: ma precisamente tu e @capoplaza cosa stavate guardando?
        @capoplaza: la tua faccia di        cazzo fratello❤️
@chiara.tiribelli: 😍😍

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Scendo dal van e mi rendo conto di essere davanti all'hotel, il facchino ci raggiunge mettendo tutti i bagagli sul carrello.
"Prendete le chiavi della camera e non rompete fino a questa sera" dice Luca ai nostri amici salendo le scale dell'albergo.
"Ma perché io e Bonnie abbiamo i letti singoli e non il matrimoniale?" chiede Jessica entrando nella camera, il moro si affaccia per vedere.
"Ma questa non è la vostra, l'ho presa per Dario e Giulia" Ava si mette a ridere.
"No scusa fratè, tu credi che due letti separati possano fermarli... Io non credo" continua ridendo.
"Ava hanno 13 anni e sinceramente non voglio diventare nonno ora, in più non voglio farli dormire con me"
"Si ma sei consapevole possono fare qualsiasi cosa se li lasci così liberi?" chiede con tono serio Lollo.
"Con Dario già ci ho parlato, sa benissimo a cosa va incontro se succede qualcosa" apre la porta della nostra camera e mi fa segno di seguirlo.
"Secondo te?" mi chiede buttandosi sul letto.
"Cosa?" mi siedo di fianco a lui e noto la preoccupazione nei suoi occhi.
"Dario, non so. Forse gli do troppo libertà, troppa fiducia..." fa una pausa
"Tu cosa pensi?" mi chiede agganciando il mio sguardo.
"Luca io di certo non posso giudicare il modo in cui hai cresciuto tuo figlio, solo voi due sapete cosa avete passato.
Non lo so Luca, Dario è piccolo ha solo 13 anni, anche se lui pensa di averne 18. È più maturo dei suoi coetanei, penso che sia abbastanza intelligente da capire cosa deve e cosa non deve fare. Però dobbiamo ricordarci sempre la sua età, è un adolescente, è imprevedibile" dico lasciando sulla sua guancia una carezza.
"Non lo so, non so che fare. Se dargli fiducia oppure no. Non è che non mi fidi ma certe cose cambiano la vita. Un figlio ti cambia la vita".
"Devi stare tranquillo, non diventerai nonno" dico ridendo per poi posare le mie labbra sulle sue e sorrido sentendolo rilassarsi al mio tocco.

Ci stiamo dirigendo al locale dove si svolgerà il concerto. La prima data del tour è a Bologna, per poi scendere fino al sud Italia.
Entriamo in discoteca, Ava si posiziona insieme a Pietro e Lollo dietro la console mentre io e tutti gli altri ci mettiamo ai lati del palco.
Luca sale, la folla urla il suo nome mentre lui inizia a intonare le parole della canzone. I flash si accendo, lui salta, canta esaltando tutti i ragazzi.
"Grazie Bologna!" urla per poi scendere dal palco prendendo un asciugamano dalle mani di Enzo.
"Piaciuto?" chiede girandosi verso di noi.
"Bomba come sempre" sorride Philip.
Luca mi guarda e aspetta una mia risposta, gli do un bacio sulle labbra.
"Sei stato fantastico" sussurro sul suo collo, sorride per poi darmi nuovamente un bacio.

Rientriamo in hotel, Luca lancia un'occhiata infuocata a Dario prima di entrare in camera.
"Tranquillo papà" risponde chiudendo la porta. Ci dirigiamo nella nostra stanza, mi cambio velocemente mentre Luca già si è messo al letto dopo essersi fatto una doccia.
"Ancora preoccupato?" gli chiedo notando che fissa un punto del soffitto. Annuisce, mettendosi su un fianco e girandosi dal mio lato. Prendo il suo viso tra le mani facendo combaciare le nostre labbra.
"Amore sono stanco... Possiamo dormire?" mi chiede fissandomi negli occhi. So che non è così, è in ansia, agitato, non sa come comportarsi con Dario, è questo il suo pensiero ora. Poso la testa sul suo petto e chiudo gli occhi.

|Tu non ci credevi in noi| Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora