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Luca's Pov

...Non vedevo i succhiotti sulla mia pelle da quando aveva circa 18 anni e di certo non doveva essere Dalila a farmelo soprattutto all'altezza dell'elstico delle mutande. 
Vado in cucina mi faccio una tazza di caffè per poi avvertire Ava e Lollo di venire a casa mia per finire una cosa riguardante il nuovo singolo.

Il campanello segno l'arrivo dei miei due amici.
"Fratè" mi saluta Ava abbracciandomi mentre Lollo entra senza manco rivolgermi uno sguardo.
"Lorenzo non è che se una cosa a te non sta bene, allora non la posso fare. È mia la vita decido io con chi voglio stare" preciso mentre lui si dirige in sala.
"Immagino che con Chiara ci parli ugualmente però, vero?" gli chiedo, si gira, mi guarda attentamente per poi soffermarsi a guardare quel succhiotto che Dalila mi ha fatto.
"No. Siete entrambi dei coglioni" dice buttandosi sul divano.
"Madonna Fratè ma può fare ciò che vuole!? Se si vuole scopare un'altra che lo facesse a te cosa cambia? Anche Chiara, se non sbaglio, ha fatto la stessa cosa... Quindi rilassati" mi difende Ava ed io gli sorrido mentre Lollo non controbatte.
Vedo Dalila andare in cucina e prepararsi qualcosa, mi sorride ed io ricambio il gesto per poi tornare ad ascoltare una base fatta da Ava.
"Da dove sbuca lei?" mi sussurra Lollo.
"Dalla camera, da dove vuole venire? Da Marte?" gli chiedo ironico.
"Vabbè io vado via" si alza mentre io e Ava ci scambiamo uno sguardo.
"Dai su, vai da Chiara e diglielo mi raccomando" urlo dal divano a Lollo che, nel frattempo, ha raggiunto il portone per uscire.
"Esattamente" sporge la testa per farsi vedere bene e mi fa l'occhiolino.

Ormai è sera, Dalila è andato via poco dopo di Lollo e stessa cosa Ava.
Mi sto cambiando, dato che hanno organizzato una cena.
"Dario tu sei pronto?" chiedo a mio figlio.
"Si mi devo mettere solamente le scarpe".
Il campanello suona e vado ad aprire. Dalila.
"Dobbiamo parlare" afferma entrando.
"Non posso, sto andando ad una cena" dico mentre mi dirigo in camera mia.
"Riguarda ieri notte" continua lei.
"Ti ho detto che ora non posso".
"Che rapporto abbiamo ora?" insiste.
"Che rapporto dovremmo avere? Abbiamo fatto sesso, stop" dico mentre cerco le chiavi della macchina, lei non risponde.
"A me va bene" afferma di punto in bianco.
"Cosa ti va bene?" chiedo scocciato della sua presenza.
"Quel rapporto" aggancio il suo sguardo.
"OK, però ora devi andare via" apro la porta di casa invitandola ad uscire.

"Oggi siamo in perfetto orario" dico entrando nel ristorante ai miei amici.
"In realtà avete fatto 5 minuti di ritardo" precisa Ava, alzo il medio per poi sedermi al tavolo.
Chiara stranamente è da sola, non si è portata il cane da compagnia di nome Paolo.
Esco dal ristorante una volta finita la cena e mi accendo una sigaretta.
"Hai da accendere?" la voce di Chiara mi fa girare. Non la farò fumare a lei.
"No, mi so finite" mento.
"Certo, come no" si siede su una panchina di fronte a me, agganciando il mio sguardo.
"Allora? Com'è scopare con Dalila?" mi chiede ridendo amaramente. Lorenzo io ti ammazzo.
"Normale, invece com'è Paolo?" inarco un sopracciglio sorridendole, scrolla le spalle evitando il mio sguardo.
"Lo so che ero meglio io, tranquilla" le poggio una carezza sul viso per poi rientrare dentro il ristorante.
"

Dario andiamo dai".
"Ma tutti vanno in disco, anche io volevo andare" dice abbassando lo sguardo, sbuffo sonoramente.
"Se tu non vieni può stare con me e dorme a casa mia" interviene Chiara, Dario mi guarda titubante.
"Per me non ci sono problemi".
Saluto tutti per poi uscire dal ristorante.

Rientro in casa e noto l'ultima persona che vorrei vedere sulla faccia di questa terra.
"Non ti hanno insegnato ad avvertire le persone prima di piombare in casa loro?" chiedo scocciato a Dalila che è seduta sul divano di casa mia.
"Se ho le chiavi ci sarà un motivo" ribatte sorridendomi.
"In realtà le hai per l'emergenze non per venire quando vuoi tu".
"Comunque ti devo parlare" continua ignorando totalmente ciò che le ho detto.
"Dalila già abbiamo parlato. Ho capito, ti va bene quel tipo di rapporto" sbuffo dirigendomi in camera per cambiarmi. Mi levo la maglia sotto il suo sguardo attento per poi infilarmi dei pantaloni della tuta e sedermi sul letto. Si avvicina mettendosi a cavalcioni su di me.
"Non ho voglia" dico scansandola.
"Sei serio?" mi chiede.
"Serissimo" rispondo fissandola negli occhi.
"Nessuno mi ha mai rifiutato" mi sorride.
"C'è sempre una prima volta" dico mentre mi infilo sotto le coperte.
Si avvicina al mio volto posandomi un bacio sulle labbra per poi scendere fino al collo.
"Hai ragione, c'è sempre una prima volta ma non credo che sarà oggi" ribatte, la scanso nuovamente.
"Sai Dalila, con le ragazze ho sempre deciso io cosa fare o cosa non fare. Con tutte le ragazze, tranne con una. È questa non sei tu. Quindi se ora vuoi dormire bene, altrimenti puoi benissimo andare da uno che non ti rifiuterà" mi giro nel letto dandole le spalle per poi sentirla uscire dalla stanza sbattendo la porta.

|Tu non ci credevi in noi| Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora