Luca's Pov
"Fratè, tutto bene?" mi chiede Ava mentre mangia il suo piatto di pasta.
"Sisi, tranquillo" inarca un sopracciglio.
"Sembri turbato da qualcosa, non eri molto entusiasta alla notizia del tour europeo" sorseggia la birra mente mi fissa intensamente.
"Fratè non ti preoccupare, va tutto bene" cerco di rassicurarlo.
"È successo qualcosa con Chiara?" insiste, mi conosce troppo bene, sa le mie espressioni a memoria e io conosco troppo bene lui, fin quando non gli dirò la verità lui insisterà.
"Francesco ho detto che va tutto bene, non è successo nulla... Ok?" alza gli occhi al cielo per poi tornare a mangiare la sua pasta.
"Amore andiamo?" chiedo alla mia ragazza.
"Ma dobbiamo finire la cena..."
"Non me ne frega, sto morendo per l'ansia. Ti prego andiamo a comprare sto cazzo di test" acconsente e ci alziamo dalle sedie sotto lo sguardo attento di tutti.
"Noi andiamo, Dario tu dormi da Giulia oppure da Enzo. Capito?" annuisce sorridendomi.
Ava mi guarda con un ghigno ed io alzo gli occhi al cielo.Scendo dalla macchina sbattendo lo sportello ed entro nell'unica farmacia che ho trovato aperta.
"Un test di gravidanza, per favore" la farmacista mi passa una busta con dentro una scatola, pago ed esco.
Rientro in macchina e le mani della mia ragazza si posano sulla mia coscia, come se stesse cercando di tranquillizzarmi. Sinceramente non so neanche io cosa vorrei in questo momento. Metto in moto l'auto tenendo lo sguardo fisso sulla strada mentre mille dubbi mi frullano in testa. So che in caso Chiara fosse incinta amerei mio figlio più di qualsiasi altra persona ma, allo stesso tempo, voglio essere presente al 100% nella sua vita... Non voglio fare lo stesso errore fatto con Dario, l'ho fatto stare settimane intere con Bonnie, Lollo o con delle babysitter e non voglio che ciò accada anche con il mio prossimo figlio.
"Luca sterza!" l'urlo della mia ragazza mi fa svegliare dai miei pensieri, due luci mi abbagliano, lo schianto con l'altra auto e da lì il buio totale.Apro gli occhi a causa di un fortissimo mal di testa, mi guardo intorno, di fianco a me c'è un letto singolo con le lenzuola bianche, vari macchinari e le pareti celesti. Riconosco il posto, ci sono già stato: l'ospedale. Giro la testa dall'altra lato e gli occhi di Dario mi scrutano attentamente.
"Si è svegliato!" urla per poi abbracciarmi.
"Ti ho fatto male?" mi chiede notando la mia faccia e il mio continuo toccarmi il fianco. Scuoto la testa in segno di negazione per non farlo preoccupare mentre la porta della stanza si apre, fanno il loro ingresso Lollo, Enzo, Ava, Pietro, Philip e Bonnie.
"Come cazzo è successo?" Lorenzo mi guarda dalla soglia della porta con le braccia incrociate sotto il petto.
Non gli rispondo, non ho la forza di spiegare tutta le dinamiche.
"Dov'è Chiara?" è l'unica cosa che riesco a chiedere.
I miei amici si guardano senza rispondermi. Faccio per alzarmi dal letto ma Enzo fa pressione sulle mie spalle obbligandomi a restare sdraiato.
"Devi riposare, non ti puoi alzare".
"Dove cazzo sta Chiara?" domando nuovamente. Ava guarda Bonnie e le fa segno di parlare.
"Sta nell'altra stanza, tu non ci puoi andare" mi spiega.
"E come sta?"
"Bene" risponde di getto Ava cercando nello sguardo dei nostri amici la loro approvazione.
"Perché dirgli cazzate? Chiara non sta bene, se entro domani mattina non si sveglia i medici faranno altri accertamenti... Per ora non sanno niente" mi fissa negli occhi poggiando la schiena al muro.
"Che cazzo mi guardi così? Mi è venuta addosso quella macchina".
"E tu? Tu non hai i riflessi per sterzare?" mi chiede alzando il tono della voce. Solo a questo punto faccio mente locale e mi ricordo il motivo per il quale non ero attento.
"Lorenzo ma secondo te io volevo questo? Che cazzo ti passa per la testa? Secondo te volevo mettere in pericolo la vita di Chiara? Se devi continuare a dire cazzate esci da questa stanza" urlo mentre Dario mi stringe la mano.
"Scusa..." mormora il mio amico.
"Devo parlare con un medico. Ora" Pietro esce dalla stanza e torna accompagnato da un dottore e due infermiere.
"Allora, come si sente? Sta meglio?" mi chiede il signore dai capelli brizzolati.
"Anita puoi vedere se la ferita ha fatto infezione?" la ragazza accanto a lui annuisce, mi alza la maglia e inizia a controllare il taglio presente sul mio fianco.
"Mi ha detto il suo amico che doveva parlarmi? Se riguarda la sua ragazza dobbiamo ancora fare delle analisi" mi spiega guardando un foglio con su scritto qualcosa.
"Si riguarda lei" faccio una pausa e mi guardo intorno per capire se i miei amici mi stanno ascoltando, li vedo parlare tra di loro quindi mi rivolgo nuovamente al dottore.
"Chiara potrebbe essere incita" nella stanza cala il silenzio, l'uomo mi guarda attentamente, l'infermiera ha smesso di medicarmi e anche lei non mi toglie gli occhi di dosso, i miei amici mi fissano a bocca aperta e Dario stringe più forte la mia mano.
"Faremo le analisi e le dirò il prima possibile i risultati" il medico mi sorride uscendo dalla stanza.
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|Tu non ci credevi in noi| Capo Plaza
RomanceChiara è una ragazza di 16 anni, i genitori la fanno trasferire a Salerno a causa degli atti di bullismo che subiva nella sua città d'origine: Sorrento. Lì a Salerno frequenterà una nuova scuola e andrà in un appartamento in affitto condiviso con tr...