|Tu non ci credevi in noi| Capo Plaza

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Luca's Pov

Raggiungo Chiara fuori dalla discoteca, sta fumando, lei non ha mai fumato.
"Da quando fumi?" le chiedo affiancandola.
"Da quando ti interessa cosa faccio?" aspira per poi buttarmi il fumo in faccia.
"Cosa vuoi Luca?" mi chiede mentre poggia la schiena alla ringhiera.
"Ti voglio parlare" mi avvicino a lei che velocemente si stacca dalla ringhiera allontanandosi.
"Parla sentiamo la cazzata che devi dire" mi fissa negli occhi come se mi stesse sfidando. Suffo sonoramente non rispondendo.
"Quindi Luca? Non ho tutto questo tempo da perdere. Mi vuoi chiedere scusa? Sappi che non le accetto" si sposta i capelli dietro l'orecchio, segno che è nervosa.
"Lo consideri veramente tempo da perdere?" le domande cercando il suo sguardo.
"Si, ti ho cercato per 2 mesi e quando provo a dimenticarti tu torni. Non sto ai tuoi comodi, ti ho dato tempo... Fin troppo tempo" mi risponde evitando il mio sguardo in tutto i modi.
"Guardami negli occhi quando dici ste cose" poso le mie dita sotto il suo volto ma lei si sposta immediatamente.
"Ti stavo guardando" mente.
"Ripetimelo allora, non ho capito" lei sbuffa.
"Luca non ho nient'altro da dirti" gira i tacchi per poi rientrare in discoteca.
"Cazzo!" sbarito tirando un pugno sulla ringhiera.
"Papà ti sto cercando da mezz'ora! Ti devi esibire tra 10 minuti" mi ricorda Dario.

Chiara's Pov

Corro in bagno, poso le mani sul marmo del lavandino e mi guardo allo specchio. Una lacrime scorre lungo il mio volto ed io mi affretto ad asciugarla. In lontananza sento una voce urlare "Ciao Milano", è Luca. Deve fare un concerto? Non lo sapevo e in più non l'ho mai sentito cantare su un palco... Non ne ho mai avuto l'occasione. Esco dal bagno, mi dirigo nel privè dove Lollo mi prende e mi trascina sul palco dietro la console con Ava. Luca canta, saltella sul palco esaltando tutta la folla che intona le parole delle sue canzone.
"Chi mi segue da tanto saprà questa canzone" dice mentre una base parte.
"Allora chi la conosce?" tutti i ragazzi urlano qualcosa di indecifrabile ma che fa capire che sanno la canzone che sta partendo.
"Allora Chiara devi sapere che quando canta questa canzone vuole che tutto la staff salga sul palco durante il ritornello" mi spiega Lorenzo.
"E quindi? Io non ci vado"
"Chiara!" quasi mi rimprovera Lollo.
"OK però resto dietro, non in prima fila" lui annuisce e mi afferra per il braccio.
"Non toccare me e la mia famiglia" mentre canta questa frase Luca si gira e fa segno di salire. Dario, Ava, Enzo, Pietro, Philip, Bonnie, Allvsa, kilo, sasyno e Marco si fiondano sul palco. Lorenzo mi trascina quasi con forza e mi lascia più indietro rispetto a dove si trovano gli altri, ovvero affianco a Luca dove tutti possono vederli. Vedo il moro tirare a sé suo figlio per poi abbracciarlo, tutti i fan gridano continuando a cantare la canzone. Vedo che si gira, mi fissa ed inizia ad avvicinarsi. Oh no so cosa vuole fare. Sbarro gli occhi e scuoto la testa in segno di negazione. Non mi da retta. Mi afferma per il polso tirandomi verso il centro del palco dove sono tutti, mi cinge le spalle con il suo braccio e stessa cosa fa con suo figlio. Bene sembriamo una famiglia felice quando in questo momento sono terribilmente arrabbiata con Luca. In più ho gli occhi di tutti i fan addosso e ciò mi fa sentire completamente a disagio.
"Giovane giovane fuoriclasse
Ricordo in tasca non c'era niente
Trovaci, trovaci nelle piazze
Dentro le tasche ho due erbe diverse
Ora muoviamo le masse
Mangiamo pesce come non bastasse
Tieniti le frasi fatte
Hai la faccia bianca come le scarpe
Sono fuori e do spettacolo
Plaza, Plaza, Plaza magico... " continua a cantare non staccandosi mai da me e Dario. La canzone finisce, si alzano applausi, fischi, urla, flash, Luca si gira mi fissa negli occhi e mi sussurra uno "scusa". Resto immobile, Lollo mi prende per il braccio portandomi nuovamente dietro la console. Pensa realmente che chiedermi scusa basti? No, non basta. Per carità il gesto che ha fatto è stato bellissimo ma in questo momento sono così arrabbiata che anche le cose più belle diventano brutte.