LEILA
Sono sveglia da parecchio tempo ma continuo a tenere gli occhi chiusi e le mani appoggiate al suo petto nudo.
Lui dorme, il suo respiro è calmo e la sua stretta non è salda come ieri sera.
Non voglio alzarmi, perché ,uno, lo sveglierei e, due, nonostante mi deve delle risposte e sono arrabbiata con lui, mi sento bene tra le sue braccia.
Provo a scivolare via dalle sue braccia, e stranamente non apre gli occhi, perciò mi dirigo in bagno facendo silenzio, mi lavo i denti e mi sciacquo la faccia.
Sospiro infilando una mano nei capelli e chiudo gli occhi, il sonno e la stanchezza prendono possesso del mio corpo.
Dovremmo andare a scuola, probabilmente arriveremo in ritardo.
Ritorno in camera e gattonando sul letto lo raggiungo, le lenzuola dalla mia parte sono sfatte mentre lui ancora dorme sotto al piumone.
Mi infilo tra le sue braccia e mi copro, i miei piedi gelidi incontrano le sue gambe calde e le intreccio alle mie.
Capisco che non è nel mondo dei sogni quando le sue mani si stringono fortemente intorno alla mia vita e il suo respiro si fa improvvisamente veloce.
Mi alzo allarmata e lo vedo boccheggiare, è leggermente sudato e i suoi occhi mi guardano con terrore.
«che succede?» chiedo passando gli occhi sul suo viso quasi sbiancato.
Non dice niente, si fionda tra le mie braccia e mi stringe talmente forte che provo quasi dolore, ma è un dolore sopportabile.
Gli accarezzo i capelli mentre lui mi circonda e mi trasmette il suo calore, mi sdraio e lui rimane avvinghiato al mio petto.
Avrà sicuramente avuto un incubo.
«non mi lasciare, Leila» sussurra sul mio petto, gli prendo il viso tra le mani, costringendolo a guardarmi, e lo avvicino al mio volto.
«non ti lascerò più» lo rassicuro, vedendo il suo sguardo calmarsi radicalmente.
Si sporge a baciarmi e poi si accoccola nuovamente su di me, affonda il suo viso nel mio collo e lascia dei piccoli baci su di esso.
Chiudo gli occhi, completamente rilassata, e senza accorgercene, ci riaddormentiamo, uno nelle braccia dell'altra.
La suoneria del suo telefono mi sveglia, lui dorme talmente profondamente che non si accorge nemmeno che sto sgusciando via dalle sue braccia.
Le sue labbra sono leggermente socchiuse e dei sospiri calmi escono da loro, mi sporgo, stando attenta a non colpire la sua faccia con le ginocchia, e afferro il suo telefono.
È un messaggio di Tomas.
Lo guardo mentre è nel mondo dei sogni e mi sento terribilmente in colpa quando lo sblocco e noto che è privo di password.
Il messaggio dice "davvero, quando glielo dirai?"
Deglutisco, ha un segreto, come sospettavo, ma a chi lo tiene nascosto, che cosa deve dire a chi?
Lo guardo e mi spaventi incontrando i suoi occhi aperti, sono leggermente rossi e molto vivaci, nonostante sia appena sveglio.
«che stai facendo?» tuona sedendosi dinanzi a me, dannazione è alto anche quando è seduto.
«n-nulla, io stavo...» mi interrompo deglutendo, il suo sguardo cupo preme sul mio viso «era arrivato un messaggio di Tomas» glielo porgo e entrambi abbassiamo lo sguardo sulla mia mano che trema, strano.
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I'm not your enemy
Romance[COMPLETA] Jace Carter, ex carcerato, nato a San Fernando, sulle coste del Messico, avrà la possibilità di tornare agli studi a 23 anni. Accusato di un grave reato, viene incarcerato all'età di 15 anni, per poi essere rilasciato a 22, dopo aver pass...