Vivi più nudo che vestito

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LEILA

Sbadiglio mentre mi alzo, il freddo colpisce il mio corpo nudo quando mi abbasso per prendere la sua maglia e i miei pantaloncini.

Lo sento mugugnare qualcosa, mi infilo velocemente la maglietta nera e mi sporgo verso di lui.

«dove vai?» domanda tenendo gli occhi chiusi, sorrido lasciandogli un bacio sulla tempia e rimando i suoi capelli all'indietro.

«è presto, torna a dormire» annuisce abbracciando il cuscino e mi maledico mentalmente per essermi alzata così presto.

Non abbiamo più dormito stanotte e sono davvero stanca, almeno, ho passato il resto della notte in una sorta di stato in dormiveglia mentre lui è completamente crollato dalla stanchezza.

«te ne vai?» biascica alzandosi sulle braccia, le fasce muscolari della sua schiena si contraggono e il grugnito di dolore che esce dalla sua bocca mi costringe a mordermi il labbro.

«no, ma tu dovresti riposarti» mugugna in risposta e si alza in tutta la sua maestosità, trattengo un sorriso sapendo che probabilmente si è dimenticato di non indossare nulla.

Ma questo non è mai stato un problema per lui.

«hai intenzione di girare nudo per tutta la casa?» chiedo divertita, abbassa gli occhi ancora socchiusi sul suo corpo e mi liquida con un gesto della mano.

«come se non ti piacesse...» apre la porta del mio bagno ed io lo seguo divertita, si fionda nella doccia e apre l'acqua.

Poggio i miei panni sul cestino del bucato e scuoto il capo quando lo vedo appoggiato al muro, gli occhi chiusi, respiro leggermente affannoso e fronte appoggiata al braccio.

Le sue nocche sono davvero messe male.

Accosto la porta, accendo la piccola luce sullo specchio e mi sfilo la maglia, entro nel box doccia e lo abbraccio da dietro.

«come stai?» azzardo a chiedere, annuisce e allunga un braccio dietro di lui per toccarmi la schiena.

«ora meglio» si volta e circonda il mio collo con le sue enormi braccia, cingo il suo busto e lo attiro a me mentre strofino la guancia sul suo petto.

«oggi dovrebbero venire Tom e Lizzy, te la senti?» mormoro contro il suo petto bagnato, scorre le mani sulla mia schiena nuda che rabbrividisce per il suo tocco.

«Tomas e?» ridacchio «Tom e Felicity, la sua ragazza» annuisce e infila una mano nei miei capelli.

«mi sono scordato di quel fantasma, non la vedo mai, mi sono dimenticato anche com'è fatta» rido e mi inumidisco le labbra, lascio un bacio al centro del suo petto.

«verranno a pranzo, devo sbrigarmi» annuisce e allunga una mano verso il cestino dove teniamo tutti i saponi e afferra il mio shampoo al cocco.

Ne lascia uscire un po' sulla mia testa e quando alzo le braccia per iniziare ad insaponare i miei capelli, lui si abbassa e inizia a baciarmi la gola.

Butto la testa leggermente all'indietro e cerco di concentrarmi sul lavare i miei capelli, ma mi riesce alquanto difficile quando le sue labbra scendono sul mio petto.

«non credi che dovremmo rallentare nel farlo così tante volte?» aggrotta le sopracciglia e si allontana, mi sto schiaffeggiando mentalmente, la sensazione delle sue labbra su di me era così paradisiaca.

«vorresti dire che non ti piace fare questo...» la sua mano scorre sulla mia coscia e circonda il suo bacino con essa «...stai dicendo che è troppo...» sposta le dita sul mio ventre, scorre fino al mio centro.

I'm not your enemyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora