LEILA
«gli ho cucinato una torta» concludo mentre Tom mi guarda con un misto di stupore e rimprovero.
«dico sul serio, cosa gli hai fatto?» domanda nuovamente mentre io sospiro.
«nulla, abbiamo discusso e l'ho cacciato via» alzo le spalle «è cambiato Tom, non è più lui» lo informo mentre fisso un punto indefinito della classe.
«l'ho notato»
«Tom...» mi risveglio dal mio stato di trance dopo che ripenso al comportamento di Jace qualche giorno fa «...io non so perché Jace abbia deciso di prendere le distanze da me» lo guardo mentre il dolore ritorna, insinuandosi nel petto.
Quella fitta che si pianta nel petto aprendolo a metà, senti il dolore insinuarsi nel tuo corpo, nella tua mente, e ti distrugge lentamente.
«tra di noi le cose si stavano risolvendo, abbiamo iniziato ad andare d'accordo, io mi sono aperta a lui, lui mi ha raccontato la sua vita ed ho capito che infondo Jace è solo un ragazzo che prova tanto dolore che nasconde dietro la corazza che ha creato per stare tra le persone» batto ripetutamente le palpebre mentre Tom mi ascolta in silenzio.
«lui si arrabbia molto facilmente, un giorno stavamo litigando, ha perso il controllo» Tom trattiene il respiro «ho provato a parlargli, poi ho provato ad imitarti, e l'ho abbracciato, proprio come tu facevi con me» accenno un sorriso spezzato da una lacrima che scende sulla mia guancia.
«lo stringevo come tu facevi con me, gli sussurravo di stare calmo, ed ero sicura che non avrebbe funzionato, che mi avrebbe preso in giro, mi avrebbe odiata ancora di più» riprendo fiato «ma stranamente lui si è calmato, ha ripreso a respirare normalmente e non accennava a staccarsi da me, è lì che ho capito che Jace non era cattivo, ma solamente spezzato dal dolore, proprio come me» Tom mi guarda stranamente mentre io gli sto praticamente confessando il mio rapporto con Jace.
«litighiamo spesso ma facciamo subito pace, è divertente, è simpatico e la sua arroganza iniziava a piacermi, stranamente riusciva a farmi sentire bene» deglutisco «quando ha scoperto le mie cicatrici, e quello che ho tentato di fare, stavo per avere un'attacco di panico e mi sono chiusa nel suo bagno» mi volto verso di lui che mi osserva in silenzio «lui è riuscito a cacciare via quello che sentivo dentro, che mi stava per spezzare di nuovo»
«non mi spiego nemmeno il perché, riesce a rendermi fragile come un foglio di carta, e allo stesso tempo forte come una roccia» le mani tremano mentre quella di Tom ne afferra una «e non so cosa mi sia successo, perché mi sia comportata in quel
modo, è tutta colpa mia» finisco il mio monologo mentre abbasso lo sguardo mentre sento le persone intorno a me ridere e scherzare.In questi due mesi mi sono veramente affezionata a Jace, siamo praticamente diventati molto amici e ormai faceva parte delle mie giornate.
Ma col passare del tempo più mi avvicinavo a lui e più sentivo questa sensazione crescere nel petto, all'inizio l'ho ignorata, poi quando è arrivata improvvisamente quel giorno e mi ha spaventato, mi sono allontana da Jace, per tentare di metterla a freno.
Ed ora, dopo due settimane che Jace non mi parla più e mi ignora completamente vivendo la sua vita con i suoi amici, sto qui su un banco a sfogare tutto il dolore che ho tenuto dentro questi giorni.
«non è assolutamente colpa tua» esclama riacquistando la mia attenzione «lui ha deciso di allontanarti, lui ha deciso di farti soffrire, lui ha deciso di spezzare qualsiasi cosa ci fosse stata tra voi»
La mia mente si focalizza sulla sua ultima frase.
Non c'è mai stato nulla tra me e Jace, solo e solamente amicizia, abbiamo un rapporto speciale, però non c'è mai stato qualcosa di più.
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I'm not your enemy
Romance[COMPLETA] Jace Carter, ex carcerato, nato a San Fernando, sulle coste del Messico, avrà la possibilità di tornare agli studi a 23 anni. Accusato di un grave reato, viene incarcerato all'età di 15 anni, per poi essere rilasciato a 22, dopo aver pass...