LEILA
Cammino lentamente verso la mia classe, quasi sicuramente, dopo ieri, Kevin mi starà aspettando sul mio banco, per essere sicuro che non passi altro tempo con Jace.
Come previsto mi saluta appena varco la soglia, io accenno un sorriso mentre ricambio il suo abbraccio.
«buongiorno, Leila» sorrido mentre lo sorpasso, lui mi segue e ci sediamo insieme, la classe è praticamente vuota, stamani sono arrivata più presto del solito.
«come mai qui così presto?» domando posando il gomito sul banco, lui mi osserva sorridente.
«avevo voglia di passare del tempo con te, da soli» precisa avvicinando la mia sedia alla sua, non capisco perché sia improvvisamente cambiato per il fatto che ora sa che io e Jace siamo in buoni rapporti, o perché mi vuole veramente.
«oh, va bene» sento uno strano formicolio alla pancia, il respiro è accelerato da quando il suo viso si è avvicinato al mio e le sue mani circondano lo schienale della mia sedia.
«quindi» abbasso lo sguardo sotto il suo divertito nel vedermi così impacciata «cosa vuoi fare? Abbiamo un po' di tempo prima dell'inizio delle lezioni» sorrido mentre ricongiungo i nostri occhi, così vicino riesco a vedere la limpidità delle sue iridi, hanno gli stessi riflessi dell'acqua che splende al sole.
«tu cosa vuoi fare?» domanda facendo scorrere gli occhi su tutto il mio viso, abbassa il capo osservando le mie gambe fasciate da dei semplici jeans.
«non lo so» ridacchio facendo aumentare il suo ghigno, non sono certa di quello che sta per accadere, ma se è quello che penso avvampo al solo pensiero.
«io voglio baciarti, Leila» guarda le mie labbra con desiderio, le sue pupille sono dilatate e ben evidenti su quel verde così chiaro.
«tu vu-vuoi baciarmi?» domando trattenendo un sorriso, percepisco la tensione che mi immobilizza il corpo, sono incapace di fare qualsiasi cosa.
«non avevi detto di non sopportare Jace?» domanda improvvisamente mentre continua ad avanzare con il capo verso il mio, inesperta su tutto rimango immobile.
«s-sì, perché?» lui scuote il capo, mi guarda un momento prima di sorridermi e far scorrere una mano sul mio ginocchio, poi raggiunge la vita e infine il fianco, che stringe per avvicinarmi.
Quando le sue labbra si posano sulle mie sono troppo concentrata sulle sensazioni che sto provando, invece di pensare alle sue mani che mi stringono.
È delicato, e mi trasmette quasi sicurezza, ma le sue mani urlano tutt'altro che delicatezza, stringe il mio fianco saldamente.
«scusami» si allontana lentamente mentre si lecca le labbra, lui scuote il capo.
«per cosa?» sorride «per essere così bella o per il bacio?» domanda, e alle ultime parole la sua voce si inclina leggermente.
«era-» mi interrompo morendo dall'imbarazzo «non avevo mai baciato qualcuno» lui rimane esterrefatto per un momento, poi sorride compiaciuto.
«quindi sono il primo» si avvicina nuovamente e mi posa un secondo bacio a stampo, chiudo gli occhi per quel nano-secondo.
«già» ridacchio, lui inclina la testa osservandomi sorridente, le sue guance sono leggermente rosse, le labbra ugualmente.
«ci vediamo dopo?» annuisco mentre mi accarezza una spalla e sorridente se ne va, poso gli occhi sul banco felice, potrei scoppiare in un pianto di gioia da un momento all'altro.
Il mio respiro è accelerato, ma nulla in confronto al cuore che batte come se le labbra di Kevin fossero ancora sulle mie.
Non sapevo che baciare qualcuno fosse così bello.
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I'm not your enemy
Romance[COMPLETA] Jace Carter, ex carcerato, nato a San Fernando, sulle coste del Messico, avrà la possibilità di tornare agli studi a 23 anni. Accusato di un grave reato, viene incarcerato all'età di 15 anni, per poi essere rilasciato a 22, dopo aver pass...