LEILA
Guardo sbigottita Jace per qualche momento, mi volto verso Tom, sicuramente stupito anche lui, e aggrotto le sopracciglia.
«ma che problema hai?» domando allontanandomi da Tom, le sue braccia scivolano via dalla mia vita e cascano lungo i suoi fianchi.
«nessuno, devo andare» risponde schietto, mi avvicino a lui sentendo il suo profumo invadermi le narici.
«non puoi aspettare un'altro po'?» domando gentilmente, cercando di farlo ragionare «faremo in fretta, ti prego» unisco le mani facendo un piccolo sorriso.
Mi guarda dall'alto, e per un momento penso di averlo convinto, dato che non si muove.
«no, ho detto andiamo» dice sicuro.
«ma, non capisco perché ora ti comporti così, che cosa ti ho fatto?» domando sospirando «che cosa ti abbiamo fatto?» per ora preferisco tenere la calma, sento una leggera rabbia pizzicare i palmi delle mani, ma lo ignoro.
«Leila, smettila di farmi domande e andiamo» incrocio le braccia deglutendo, ha alzato la voce, e sinceramente non me lo sarei aspettato.
«ho detto di no, se vuoi andare vattene, non mi interessa» mantengo un tono fermo e serio, nonostante dentro sto lentamente cadendo a pezzi, ferita dal suo comportamento improvviso.
Guarda me e poi Tomas alle mie spalle, stringe i pugni mentre mi riserva un'occhiata carica di rabbia e fastidio.
Reggo il suo sguardo, perché non può trattarmi sempre come pare e piace a lui, mi sono stancata.
«fanculo» mormora mentre si volta velocemente ed esce dalla stanza, sussulto sentendo la porta sbattere.
«che cosa è appena successo?» domanda mentre mi siedo sul divano, sospiro infilando una mano nei capelli.
«uno dei suoi tanti cambi d'umore» dico guardandolo «non lo capisco, a volte»
«possibile sia... geloso?» domanda quasi ridendo, Jace e geloso nella stessa frase non vanno d'accordo.
«non credo» scuoto il capo «sa benissimo che tra me e lui c'è ben altro che una semplice amicizia, il rapporto che ho con te è differente da quello che ho con lui» lo informo, lui annuisce ovvio.
«secondo me è geloso» insiste guardandomi, io continuo a scuotere il capo.
«non può essere»
«fidati, gli avrai detto che tra voi c'è qualcosa, e che io sono solo il tuo migliore amico, ma lui continuerà a pensare che posso piacerti, non gli entrerà mai in testa quello che dici su di me» sospiro «noi maschi la pensiamo così, e nessuno può farci cambiare idea» annuisco pensierosa.
«io... non capisco perché» sussurro frustrata, Tom si alza avvicinandosi e si siede al mio fianco, mi circonda le spalle con il braccio e mi attira a se.
«a volte, io e te, abbiamo un comportamento strano» lo guardo confusa «per chi non ci conosce bene, possiamo dare l'idea di essere una coppia» annuisco.
«e quindi sembra che tra noi ci sia qualcosa, ma in realtà è che ci vogliamo molto, ma molto bene, e ti tratto come una sorella» sorrido ricambiando l'abbraccio.
«anche se abbiamo la stessa età, tu sarai per sempre il mio fratellone» gli bacio la guancia sorridendo, lui ricambia.
«e tu sarai sempre la mia sorellina» mi scompiglia i capelli «mi dispiace di non esserci stato questo mese, non accadrà più» lo stringo più forte.
«Tom» lo richiamo «se Melanie non si accorge di quanto sei speciale, beh, allora non ti merita neanche un po'» annuisce mentre rimaniamo in un abbraccio.
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I'm not your enemy
Romance[COMPLETA] Jace Carter, ex carcerato, nato a San Fernando, sulle coste del Messico, avrà la possibilità di tornare agli studi a 23 anni. Accusato di un grave reato, viene incarcerato all'età di 15 anni, per poi essere rilasciato a 22, dopo aver pass...