Angelo Nero

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LEILA

Incredibile come il tempo passi così velocemente quando vivi al massimo tutti i momenti, quando ti senti talmente felice che ogni singola sera ti addormenti con il sorriso sulle labbra.

È luglio ed è veramente una giornata caldissima, ho preparato il pranzo ed ho mangiato nel più completo silenzio e poi mi sono fiondata in camera, addormentandomi per qualche ora.

Il sole ancora splende cocente in cielo ed io osservo gli uccellini che volano, compiendo magnifiche corografie immaginarie, mentre mi spazzolo con cura i denti.

Una volta concluso, torno nel mio bagno e sputo la schiuma nel lavandino, mi sciacquo la bocca e tampono l'asciugamano sulle mie labbra per asciugare l'acqua che bagna la mia pelle.

Ritorno in camera e afferro il mio telefono dalla scrivania, lo accendo e noto un sacco di notifiche da Tomas e Felicity, parlano di feste, cene, vacanze ed uscite a quattro.

Sbuffo e scuoto la testa con un sorriso, scendo le scale e mi dirigo in sala. Prendo il libro che avevo precedentemente lasciato sui cuscini del divano, apro la porta che si affaccia sul mio giardino e mi siedo sull'erba fresca del piccolo prato.

Chino la testa sulle mie gambe e apro il libro, le pagine giallastre emanano una dolce aroma di limone e una punta dell'odore pungente e terroso della pioggia.

Non mi sono mai soffermata ad osservare e tastare le parole scritte ad inchiostro puro all'inizio del racconto, ho sempre letto di sfuggita questa dedica e mi sono concentrata sul testo; un testo che amo e che mi accompagnerà fino alla fine dei miei giorni.

Questa volta però, annuso il profumo delle pagine e leggo attentamente la dedica: "Al mio Angelo Nero, che nonostante la sua fragilità e la sua delicatezza, è riuscito a sopravvivere anche senza il Paradiso."

Sorrido alla scrittura impacciata e tremolante, proprio così simile alla sua, e leggo la firma: Tua madre, Tianna."

Non ho avuto modo di conoscere quella povera donna che è stata consumata dai suoi sbagli ed è stata strappata via dalle braccia di chi l'amava, in pochissimo tempo.

Un piccolo disegno di due ali nere d'angelo sono scarabocchiate sotto alla firma, quando ho aperto per la prima volta questo libro, il piccolo disegno non c'era perciò sono sicura che lui lo abbia aggiunto quando ha riletto questo libro.

Ci sono vari post it che decorano le estremità delle pagine, ricordo che quando lui mi regalò questo libro, mi disse che ogni qualvolta che sentivo la sua mancanza potevo leggere le frasi che lui aveva sottolineato in mia mancanza, e mentirei se dicessi che ogni giorno dal mio compleanno, ho riletto queste frasi sino a ricordarle tutte a memoria.

In particolare alcune avevo scavato un solco nel mio cuore e avevano iniziato ad abitare nella parte dedicata a lui: "Mi costringeva ad amarlo senza guardarmi." "Tutta la mia natura ne era illuminata e sembrava risvegliarsi: in sua presenza avevo il senso della pienezza di vivere, ed egli viveva in me..." "Non pensavo che avrei tremato così, vedendolo... che avrei perso la facoltà di parlare o di muovermi in sua presenza..." "Devo dunque ripetermi che siamo divisi per sempre... e tuttavia finché penso e respiro devo amarlo" erano alcune di quelle, e in tutte le frasi, ha corretto a matita ogni singolo pronome, mettendolo al femminile.

Con il sorriso sulle labbra, inizio a leggere le pagine consumate e non mi accorgo nemmeno che qualcuno è entrato in casa; continuo a cimentarmi nella storia tormentata di Jane Eyre finché due mani callose ma morbide, coprono i miei occhi e mi portano a sorridere alla cieca.

«chi è?» domando, in risposta lui piega il mio collo all'indietro e, coprendo ancora i miei occhi, lascia un casto bacio sulle mie labbra, provocando lo svolazzare di mille farfalle e lo stridere degli zoccoli dei cavalli che corrono furiosi nel mio stomaco.

I'm not your enemyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora