LEILA
«vi siete baciati?» annuisco per la trecentesima volta nella direzione del mio migliore amico.
«sì, Tom» sbuffo frustrata, stamani Kevin non è venuto a salutarmi, ieri sera siamo rimasti insieme fino a tardi e dubito si sia svegliato.
«ora dov'è?» alzo le spalle «devo fargli l'elenco delle cose da non fare assolutamente con te» dice distratto mentre scarabocchia una scritta sul quaderno.
«Tom» mi interrompe posando una mano sul mio ginocchio «no, non voglio ti faccia del male, hai sofferto abbastanza e se solo lui prova a farti del male io, non so cosa farei, ma farei qualcosa, di molto grave» mi informa blaterando.
«se il tuo intento era zittirmi, ci sei riuscito, serial killer» lo prendo in giro sorridente mentre gli tiro una gomitata nelle costole.
«non sto scherzando» alzo le mani in segno di difesa mentre lui accenna un sorriso.
«ora dovrai studiare con Jace, vero?» domanda lui annoiato, annuisco e l'ansia mi assale tutto d'un tratto.
«quando potrai passare del tempo con me?» si appiccica al mio braccio e tira fuori il labbro inferiore lagnandosi.
«ti giuro che questa domenica faremo una serata di soli film e popcorn» afferro il suo viso con la mano che mi rimane libera «solo io e te» sorridiamo insieme, torna a camminare normalmente al mio fianco finché non raggiungiamo l'uscita.
Fuori ci sarà sicuramente Jace che mi starà aspettando con il casco in mano, dopo la discussione di ieri non abbiamo più parlato ne scritto.
«anche se non so se lo troverò ad aspettarmi, ieri abbiamo discusso» lo informo mordendomi il labbro distrattamente, lui sbuffa.
«gli ho raccontato tutto, Tom» deglutisco e lui lascia andare la presa sul mio braccio, mi blocca il passaggio.
«cosa hai detto?» sibila.
«ho tralasciato solo le cose importanti» lui annuisce pensieroso, io lo abbraccio improvvisamente, da quando Jace e Kevin sono entrati nella mia vita noi due non abbiamo molto spazio, e mi manca stare con lui.
«mi manchi» lo stringo facendolo abbassare, lui ricambia stringendomi la vita.
«possiamo ritornare alla nostra vita normale?» domanda tra i miei capelli, il suo respiro si scontra contro la mia pelle che rabbrividisce.
«magari» mi allontano sorridendo, lo saluto dandogli un bacio sulla guancia e mi volto verso il parcheggio, la sua moto c'è ma Jace no.
Mi avvicino appoggiandomi su di essa, ho gli occhi di qualcuno puntato addosso ma il disagio mi passa quando vedo Kevin venire nella mia direzione.
«ciao bellissima» sorrido imbarazzata, lui mi circonda la vita con un braccio e mi bacia la fronte, poi si allontana il giusto per guardarmi in volto.
«che fai qui?» si scosta guardando la moto alle mie spalle, io sorrido posandogli un braccio sulla spalla avvicinandolo.
«lo sai che devo studiare il pomeriggio con Jace, deve riportarmi a casa» lo informo, lui annuisce rilassandosi.
«posso portarti io?» domanda mentre mi mordo un labbro, il suo sguardo cade un attimo sulla mia bocca.
«vorrei, ma dopo non saprei come contattarlo» aggrotta le sopracciglia «abbiamo litigato, e metterci d'accordo sarebbe troppo complicato» annuisce abbassando lo sguardo sulle sue mani che stringono i miei fianchi, muove il pollice accarezzando la pelle da sopra la felpa.
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I'm not your enemy
Romance[COMPLETA] Jace Carter, ex carcerato, nato a San Fernando, sulle coste del Messico, avrà la possibilità di tornare agli studi a 23 anni. Accusato di un grave reato, viene incarcerato all'età di 15 anni, per poi essere rilasciato a 22, dopo aver pass...