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LEILA
Stringo il quaderno al petto immaginando una possibile scusa per non passare il pomeriggio con Kevin.
Dopo ieri ho bisogno veramente di schiarirmi le idee, soprattutto dopo le parole di Jace, che mi hanno risvegliato qualcosa nel petto.
Si è avvicinato ed ho sentito le ginocchia cedermi, e se non fosse per la mia dignità gli sarei saltata addosso e mi sarei aggrappata alle sue spalle.
Non ho visto Kevin, né Jace, né Tomas oggi, ho evitato tutti quanti avendo la testa sulle nuvole.
Riconosco che il mio sentimento per Kevin si sta lentamente spegnendo, e che i miei sentimenti per Jace stiano aumentando sempre di più.
Ma ancora non riesco ad ammettere a me stessa che forse Jace mi interessa veramente.
«porca troia!» una voce maschile mi risveglia dal mio stato di trance «finalmente ti ho trovato» mi pietrifico sul posto mentre deglutisco un fiotto di saliva.
«Leila?» si piazza dinanzi al mio corpo e poggiando una spalla al muro incrocia le braccia osservandomi, guardo il corridoio davanti ai miei occhi.
«ciao Jace» mormoro incatenando gli occhi ai suoi, quando finalmente lo guardo in volto alza un angolo della bocca perfido.
«sei sparita» si avvicina «sai nasconderti bene, ragazzina» ghigna mentre si appoggia completamente al muro.
«già» mi schiarisco la voce «che ci fai qui?» domando iniziando a muovere un piede freneticamente.
«devo risolvere le cose, ricordi?» annuisco lentamente, ora ne parla così facilmente quando l'altro giorno in casa sembrava distrutto.
«comunque, domani ho un'interrogazione» alcuni ci osservano mentre lui mi squadra ed io cerco di guardare qualsiasi cosa tranne che i suoi occhi che cercano un contatto visivo.
«va bene» dico, non ricordandomi che in teoria sarei ancora il suo tutor, e che devo aiutarlo a studiare per domani.
«mi dici cos'hai?» sbotta d'improvviso, sbatto le palpebre risvegliandomi e finalmente lego gli occhi ai suoi, un brivido mi percorre la schiena.
«n-nulla, perché?» domando accennando un sorriso, faccio un passo avanti avvicinandomi a lui e improvvisamente ritorna in posizione eretta.
«te l'ho già detto che non sai mentire» mi ricorda alzando un angolo della bocca, indugia sui miei occhi ed io faccio una smorfia voltandomi.
«non ricominciare con quella storia-» mi interrompe protrandosi verso di me «quella storia, è la pura verità» sbuffo infastidita.
«si può sapere perché ti importa tanto?» domando incatenando d'improvviso i suoi occhi ai miei, lo prendo di sprovvista perché non risponde e socchiude le labbra.
«non mi importa, invece» mente distogliendo lo sguardo dal mio.
«certo, vuoi farmi credere che ti preoccupi per Kevin perché sai che soffrirà quando lo lascerò» parlo senza badare a quello che dico, mettendomi all'angolo da sola.
«visto?» si avvicina chinandosi sul mio volto «lo dai per scontato anche tu» il suo fiato mi arriva sulle labbra.
«cosa?»
«che lo lascerai» risponde ovvio facendomi cadere nella mia stessa trappola, mi schiaffeggio mentalmente per avergli dato la conferma che non provo più quel sentimento per Kevin.
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I'm not your enemy
Romance[COMPLETA] Jace Carter, ex carcerato, nato a San Fernando, sulle coste del Messico, avrà la possibilità di tornare agli studi a 23 anni. Accusato di un grave reato, viene incarcerato all'età di 15 anni, per poi essere rilasciato a 22, dopo aver pass...