capitolo 134

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Apriamo la porta del bagno e vediamo Larissa distesa a terra ricoperta da una pozza d'acqua, è appoggiata a mia sorella, anche lei con ormai il vestito tutto bagnato, fa respiri profondi e affannosi mentre cerca di trattenere le lacrime.
"Oh porca puttana" esclama Niall subito capendo di che cosa si tratta.
Le si sono rotte le acque, è entrata in travaglio...questo vuol dire che sta per partorire!
"Le stavo sistemando i capelli quando le si sono rotte le acque, è entrata subito in travaglio e il bambino ha spinto inaspettatamente facendola piegare e perdere l'equilibrio, grazie a Dio ero dietro a lei e l'ho presa" si affretta a spiegare Gemma.
"Niall dobbiamo portarla immediatamente in ospedale!" esclamo io e subito dopo ci precipitiamo su di lei prendendola in braccio e alzandola. Con fatica raggiungiamo il piano inferiore e la portiamo subito in macchina per correre all'ospedale.
"Non preoccuparti amore andrà tutto bene" continua a ripetere Niall e lei gli stringe la mano cercando di trattenere i gemiti di dolore.
"Harry cazzo tu devi sposarti!" esclama ad un certo punto.
Si ha ragione.
Dovrei essere in chiesa, tra pochi minuti inizia la cerimonia.
Dio sta succedendo tutto così maledettamente in fretta.
"Non importa Niall, ora andiamo all'ospedale e basta, poi lo spiegheremo a Louis" dico io velocemente e lui annuisce prendendo l'autostrada.
"Va più veloce!" urla Larissa mentre continua a fare lunghi respiri profondi.
Ha il viso arrossato, le sopracciglia aggrottate e si tiene la pancia mentre da dietro il sedile stringe la mano a mia sorella che continua a dirle di respirare e stare il più tranquilla possibile.

Dopo più di mezz'ora finalmente raggiungiamo l'ospedale e un'infermiera vedendoci da lontano corre a prendere una sedia a rotelle.
"Da quanto tempo è in travaglio?" chiede correndoci in contro e facendola sedere.
"Quaranta minuti se non di più" si affretta a rispondere Gem.
"Sasha chiama immediatamente il dottor Martin e fagli preparare la sala parto" ordina l'infermiera ad un'altra ragazza che è venuta ad assisterla.
Entriamo in ospedale e seguiamo la donna che porta Lari al piano di sopra usando l'ascensore, noi la seguiamo facendo le scale a due a due e poco dopo entra in una stanza.
"Chi è il padre?" domanda.
"Io" dice subito Niall e la donna le fa cenno di poter entrare mentre a noi dice di aspettare fuori.
Questa giornata non poteva andare meglio direi.

*Louis*
Mezz'ora fa Harry sarebbe dovuto entrare da quella maledetta porta, sarebbe dovuto venire accompagnato dal padre con la marcia nuziale in sottofondo e a quest'ora forse avremmo già detto i nostri si.
Invece non c'è anima viva del mio ragazzo.
Un enorme dolore mi ha trafitto il petto quando non l'ho visto arrivare, ho aspettato, continuavo a ripetermi che pochi minuti e sarebbe arrivato, invece niente.
"Louis vedrai che ci sarà un spiegazione" tenta di confortarmi Zayn.
"Spiegazione un cazzo!" urlo io buttando a terra la sigaretta, "lo sapevo, sapevo che era tutto troppo veloce, me lo sarei dovuto aspettare, lui non voleva questo, e io ora ho rovinato tutto. Tutto!" continuo a gridare e in pochissimi secondi i miei occhi si riempiono di lacrime.
"Lui sarebbe dovuto essere qui quaranta fittutissimi minuti fa Zay! Ma non c'è! Lui non vuole fare questo passo, è troppo presto per lui, avrei dovuto capirlo" dico con tutta la voce che ho in petto.
"Louis ti ama, era il ragazzo più felice del mondo quando gli hai detto di volerlo sposare, io sono convinto che è successo qualcos'altro, mancano ancora sua sorella, Niall e Larissa" mi interrompe lui cercando di farmi ragionare e io mi lascio andare continuando a piangere e abbracciandolo.
"Prego Dio che sia come dici tu, perché se ho rovinato tutto e ho perso Harry..." lascio la frase in sospeso quando il mio cellulare inizia a squillare.

*Harry*
Non riesco a stare fermo, continuo a camminare avanti e indietro per questo maledetto corridoio aspettando di sapere se la mia migliore amica sta bene e se sua figlia è sana e salva.
"Harry io vado fuori, provo a chiamare mamma" dice ad un certo punto Gemma.
È vero cazzo, io mi sarei dovuto sposare.
Oddio e ora che cosa starà pensando Louis? Non sono nemmeno riuscito ad avvertirlo i tempo perché ho il telefono rotto e qui in ospedale non prende niente.
Giuro mi esplode la testa tra poco, stanno succedendo tutte queste cose troppo, troppo in fretta.
"Dammi il cellulare, devo assolutamente chiamare Lou!" le dico io e lei me lo concede mentre io corro fuori dalla struttura.
Appena riprende connessione, più di cento messaggi da parte di mia madre, papà, i ragazzi e Louis compaiono sul telefono di Gemma, persino Lottie le ha scritto per capire che cavolo sta succedendo.
Non spreco tempo e immediatamente vado sui contatti cercando il nome di Louis per chiamarlo nella speranza che mi risponda subito.

You Kill My MindDove le storie prendono vita. Scoprilo ora