capitolo ventiquattro

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"Tesoro mio...svegliati" mi sussurra Lou e io piano piano apro gli occhi.
Abbiamo dormito insieme, come sempre ormai, eppure mi senti ancora così stanco, non sono un dormiglione come lui ma sta mattina proprio non riesco ad alzarmi e a dire il vero, qualcosa mi fa pensare che noi sia proprio mattina, più che altro, l'alba.
"Buongiorno" dice posandomi una bacio sulle labbra quando mi giro verso di lui.
"Buongiorno, ma che ora è" chiedo tornando a mettermi giù con la testa sul suo petto.
"Sono le quattro e mezza, ed è il tuo compleanno" risponde accarezzandomi i capelli per poi darmi un altro bacio più passionale.
"Buon compleanno Hazza" mi sussurra e poi mi bacia di nuovo.
"Grazie piccolo" rispondo io e poi rifletto su ciò che mi ha detto prima.
"Aspetta, le quattro e mezza? Ma che ti salta in mente il giorno del mio compleanno di svegliarmi così presto!" esclamo io lamentandomi per la stanchezza.
"A dire il vero è anche tardiz muoviti alzati e andiamo".
"Ma andiamo dove a quest'ora del giorno?".
"Vieni!" ribadisce tirandomi sul dal letto e io inizio a prepararmi.
Alle cinque usciamo di casa, saliamo sulla sua bellissima macchina e lui inizia a guidare.
Londra è così silenziosa, si vedono pochissime luci accese nelle case e nelle panetterie, in cielo c'è ancora la luna e c'è una calda luce rossa che sta salendo lentamente nel cielo.

Fa freddo, parecchio freddo, eppure quando la mano di Lou si intreccia con la mia prima che fermi la macchina il mio corpo si riscalda in ben che non si dica, subito un'energia travolge il mio corpo, adoro che il mio sistema reagisca al suo tocco.
Ci fermiamo su una collina in uno dei punti più alti della città, verso la periferia.
Lou prende dal bagagliaio delle coperte, una borsa di plastica e un pacchetto regalo incartato con dei fogli di giornale e un fiocchetto verde e blu.
Stendiamo una coperta a terra e con le altre ci avvolgiamo noi per non stare al freddo.
Dopo una ventina di minuti vediamo il sorgere del sole, è così bello, quasi mi vengono gli occhi lucidi.
Il sole si vede solo per metà, il cielo adesso è colorato di azzurro, rosa e di un bel rosso intenso, il calore dei raggi si inizia a far sentire, una leggera brezza ci coccola durante questo spettacolo di emozioni.
"Buon compleanno Harry" mi dice nuovamente Lou.
"È bellissimo" rispondo io continuando a fissare il panorama.
"Mi hai detto che uno dei tuoi desideri era vedere l'alba il giorno del tuo compleanno con qualcuno di speciale, eccoti accontentato, beh...a dire il vero non so esattamente se per te sono speciale ma-" comincia a dire e io lo zittisco con un bacio, un bacio vero, non uno di quelli che si danno le persone ogni tanto, quelli tra me e Lou sono baci che parlano.
È come se ogni volta ci dicessimo quanto desiderio abbiamo l'uno dell'altro, quanto abbiamo bisogno di quel momento di contatto per passare una giornata con il sorriso, di quanto sia accesso il nostro sentimento.
"Oh, quasi dimenticavo" dice girandosi a prendere il pacchetto.
"Questo è per te" aggiunge poi porgendomelo.
Non so perché ma passo cinque minuti buoni ad osservare quei due nastri verde e blu, è come se rispecchiassero me e Lou, due nastri che si sono incrociati e che hanno formato una cosa unica.
Un po' come noi.

Spacchetto il regalo, apro la scatola bianca di cartone e trovo un e-book.
"Lou! Lo adoro! Non dovevi disturbarti" dico abbracciandolo entusiasta per il mio regalo.
"Scherzi? Era il minimo" risponde e poi continua, "aprilo, ti ho già scaricato dei libri...diciamo che rispecchiano la nostra relazione".
Accendo il mio fantastico lettore e la prima cartella che trovo si chiama proprio "L & H", do un'occhiata al ragazzo he ho di fianco, lui mi sorride e io gli sorrido anche se con la testa non ci sto più capendo niente, è tutto così perfetto.
Apro la cartella e trovo tantissimi romanzi, la maggior parte sono i miei preferiti mentre altri sono aggiunti da Lou.
"Sono i libri che hai letto?" gli domando indicandogli qualche titolo.
"Gli unici che mi piacciono e che non trovo noiosi" ribadisce.
"È il più bel regalo di sempre Lou" lo ringrazio prima di baciarlo di nuovo.
"È solo il primo" commenta facendo un sorrisino, e poi passiamo ancora un po' di tempo sdraiati a goderci l'alba.

Il telefono squilla, sono le otto e mezza ormai, lo tiro fuori dalla tasca e come immaginavo sul display si illumina la scritta "mamma".
"Ciao mam-" comincio a dire ma vengo interrotto da un suo urletto euforico.
"Amore mio! Buon compleanno!" dice entusiasta.
"Grazie mamma" rispondo io e la sento tirare su con il naso.
"Mamma? Perché piangi?" chiedo sorridendo.
"Perché è il tuo primo compleanno lontano da casa" dice lei giustificandosi.
"Mamma fra un paio d'ore sarò lì a fare il pranzo con tutti" ribadisco ridendo e anche Lou si mette a ridere.
"Lo so ma sai come sono...ehi ma, quella era la voce di Louis?" domanda tornando di nuovo euforica.
"Si mamma".
"Passamelo".
"Cosa? No".
"Harry...".
Odio il modo in cui riesce sempre a ottenere tutto questa donna.
"Mia madre, vuole parlarti" dico sottovoce a Lou dandogli il mio telefono.

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