capitolo diciannove

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"Che ne dite di giovedì?" chiede Niall.
"Ovvero domani" fa Louis.
"Domani non posso, una mia compagna mi aiuta con economia e ci siamo dati appuntamento per domani alle quattro" spiego io.
"Oh andiamo, non puoi spostare?" chiede Niall battendo le palpebre velocemente.
"E se facessimo sabato? È il primo febbraio e molti negozi rimangono aperti anche la sera qui" dice Louis prima che io potessi rispondere.
"Cavolo è vero! Non mi era venuto in mente" dice Niall.
"Ragazzi sabato è il mio compleanno" dico io un po' imbarazzo.
"Meglio ancora! Lo festeggerai per le vie di Londra con noi!" esclama il biondino ridendo entusiasta.
"Niall credo che abbia organizzato qualcosa con la sua famiglia..." dice Louis.
"Si beh, a pranzo torno a casa ma poi torno e usciamo noi tre, okay?" dico.
"Sicuro non sia un problema?" chiede Lou.
"No tranquillo Lou, a meno che voi non vogliate venire con me a casa" propongo.
"C'è da mangiare?" chiede Niall.
"Ehm si" rispondo.
"Veniamo" dice.
"Lou?" chiedo guardandolo.
"Se non disturbiamo si, verrei volentieri" dice lui porgendomi un sorriso.
"Perfetto allora dopo chiamo mamma e glie lo dico.
Finiamo di cenare, accompagno Niall a casa e mi faccio dare il suo numero così da comunicargli tutto per sabato e poi torno a casa, o meglio, all'istituto, con Lou.

"Lou, posso avere il tuo numero?" gli chiedo quando saliamo in casa un po' intimidito.
"Così se magari tu sei fuori e devo chiederti qualcosa posso contattarti" spiego.
"Ma si certo, dammi il telefono che te lo scrivo" risponde lui tranquillamente e quando vado a vedere tra i contatti noto che si è salvato "Lou♡" e sorrido allo schermo.
Approfitto che lui è sotto la doccia per chiamare mamma e avvisarla dei miei due invitati, anzi tre, chiamo anche Larissa.
"Tesoro è successo qualcosa? È la terza volta che mi chiami oggi" risponde ridendo.
"No mamma, volevo solo dirti che sabato al pranzo del mio compleanno ho invitato anche Lari e due miei amici...spero non sia un problema".
"Affatto tesoro, anzi meglio così!" esclama contenta.
"A proposito" comincia.
Ci risiamo.
"Lui c'è?" chiede sottovoce.
"Si mamma" rispondo e lei fa un urletto di felicità.
"Ti prego non farmi fare brutte figure" le dico poi.
"Assolutamente, croce sul cuore" mi dice.
"Okay bene, ora ti lascio, ci vediamo sabato" le dico e riattacco il telefono dopo che anche lei mi ha salutato.

"Niall ti sta già tartassando?" chiede Lou uscendo dal bagno con un asciugamano in vita andando verso l'armadio.
Io tossisco alla vista di quel corpo, non è la prima volta che lo vedo a petto nudo con i capelli bagnati, ma ogni volta è maledettamente sexy.
"Ehm, no, no era...era mia madre" farfuglio distogliendo lo sguardo.
"Oh, capisco, ha detti che va bene se veniamo?" domanda lui.
"S-si si, per lei non è affatto un...un problema" sentenzio.
"Oh bene" risponde lui che ora si è piazzato esattamente davanti a me.
"Che c'è Harry?" mi chiede in tono provocante e io sento l'eccitazione salire.
"Nulla" rispondo velocemente anche se quello che vorrei dire sarebbe più: "Togliti quel maledetto asciugamano e baciami con passione finché non finiamo tutti e due nudi sotto le coperte con i respiri sincronizzati e i battiti accellerati" ma dico a me stesso che è meglio di no.
"Sicuro? Ti vedo...".
"Eccitato, ecco come mi vedi" gli vorrei rispondere.
"No sto bene, sul serio" dico invece.
"Okay, ti credo" e poi si gira per tornare in bagno.
"Non dovresti" penso tra me e me.
"Come?" chiede voltandosi.
Cazzo.
L'ho detto ad alta voce.
"Eh? No niente, pensavo ad alta voce" dico rapidamente.
"Oh d'accordo".
È ufficiale.
Sono gay e mi piace da impazzire il qui presente Louis Tomlinson.
Bel casino Harry, complimenti.

Lou torna in bagno e senza neanche chiudere la porta fa cadere l'asciugamano per terra e io vedo tutto il suo corpo completamente nudo.
Non resisto più.
Mi alzo e l'istinto prende il sopravvento, vado subito verso di lui girandolo e lo bacio, lo bacio con foga e passione, lui posa le mani sui miei fianchi stringendo la mia maglia.
Rabbrividisco quando la sua lingua calda tocca la mia e inizia a baciarmi con ancora più forza e voglia.
Il suo sapore è ancora più buono del suo profumo, è così dolce e mi fa venire la pelle d'oca.
Prende la mia maglietta e me la sfila fermando il nostro bacio per osservarmi, ma già sento che mi manca, lo prendo di nuovo e ricomincio a baciarlo, ha le labbra così morbide e ha così un buon sapore.
Lui stacca le mani dal mio collo e le sposta in vita, sbottona i jeans e me li sfila con un movimento veloce e senza nemmeno rendermene conto ci troviamo distesi sul letto.
Lui è sopra di me, affonda la sua mano tra i miei ricci e continua a baciarmi.
"Ce ne hai messo di tempo" mi sussurra prima di spostarsi sul collo.
"Non sapevo se lo volessi anche tu" riesco a dire sottovoce anche se la mia mente è andata del tutto, le sue labbra che ora morsicano la pelle del collo e che si spostano da un lato all'altro.
Lo voglio sempre di più.
"Non era difficile capirlo" dice fissandomi dritto negli occhi.
"Ti desidero dalla prima notte insieme Haz" mi dice per poi scendere lungo il ventre.
Ce l'ho duro da far male e credo che Lou l'abbia proprio capito, mi sfila i boxer e inizia a succhiare.
"Dio Louis" mormoro e affondo una mano tra i suoi capelli lisci e setosi.
"Shh" mi dice e continua il suo lavoro.
Mi sento in paradiso.
"Lou..." mormoro venendo e lui torna a baciarmi sulle labbra, non solo con passione ma anche con sentimento, è strano da capire, ci conosciamo da un mese è vero, e ci sono ancora tante cose di lui che non so e che lui non sa di me ma non ci importa.
Almeno non ora.
Ci vogliamo e abbiamo il bisogno l'uno dell'altro, incondizionatamente.
Mi giro per andare sopra a lui per ricambiare il favore, mi sento leggermente in imbarazzo perché non l'ho mai fatto, ma non voglio smettere.
"Ehi, se non ti va non-" comincia a dire ma si ferma quando lo prendo in bocca.
"Come non detto..." mormora e io vado avanti.
Viene anche lui mormorando il mio nome e questo mi fa impazzire, lo dice in un modo così passionale, Dio.
Continuiamo a baciarci fino a prendere sonno così, nudi sotto le coperte del mio letto, abbracciati uno sopra l'altro.
La notte migliore della mia vita.



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