capitolo uno

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"Eccoci qua" dice mamma facendo un sorrisino.
"Wow! Dal vivo è ancora più bella!" esclamo io guardando quella che prima identificavo come la mia futura università e che ora è la mia università.
"Non ci posso credere, questo era un sogno per me, e guardami adesso mamma, si sta avverando" continuo elettrizzato.
"Te lo sei meritato Harry, e poi ricorda, tutti i sogni si avverano se ci credi veramente".
Scendiamo dalla macchina e portiamo le valige in stanza, è al secondo piano ed è la numero 23A, quando entro faccio un sospiro, vorrei mettermi a piangere dall'emozione, finalmente ci sono, sono qui alla UCL di Londra, una delle università più importanti della città, e io, Harry Styles mi sto trasferendo qui per studiare, sembra tutto così surreale.
La camera è abbastanza grande, ci sono due letti, due grandi armadi bianchi, due scrivanie e un bagno.
La stanza è praticamente divisa in due, nella prima metà ci abita già il mio coinquilino, ciò significa che si è trasferito prima di me, gli abiti nell'armadio, i quaderni sulla scrivania, i suoi vari oggetti sul comodino, lo spazzolino, il dentifricio e il bagno schiuma, i poster attaccati al muro e i disegni sparsi sul letto.
Passo dieci minuti pieni ad analizzare ogni singolo dettaglio per cercare di conoscere già da subito il ragazzo con cui condividerò la stanza, perché è evidente che sia un maschio.

"Tesroo? Ci sei?" mia madre mi chiama riportandomi alla realtà.
"Si scusa, stavo guardando i disegni, non sono bellissimi?".
"Si lo sono, ma ti ricordo che qui hai due valige da disfare".
"Hai ragione, dammi qua forza".
Comincio dai vestiti, li divido per bene in estivi ed invernali e li ripiego in armadio, poi passo all'intimo che metto nel cassetto del comodino, le scarpe sotto il letto e le giacche appese, poi vado in bagno e tiro fuori tutto il necessario, infine decoro un po' la stanza con tutte le mie cose personali.

Saluto mamma che nel frattempo mi ha preparato il letto e lei mi da un bacio dicendo che verrà a trovarmi la settimana prossima.
Le do un ultimo abbraccio e poi vado a stendermi sul letto aspettando di conoscere il ragazzo dell'altra metà della camera.

"Ci si vede" sento dire da una voce maschile e mi alzo in piedi appena la chiave gira nella serratura.
"E tu?" mi dice in tono freddo.
"Piacere mi chiamo Harry, mi sono appena trasferito" ribatto porgendo la mano.
"Oh si già" dice e ricambia il gesto "io sono Louis, ma puoi chiamarmi Lou" continua.
È più grande di me ma più basso di statura, è castano con due occhi di un azzurro intenso, le braccia piene di tatuaggi e uno più piccolo anche sul polpaccio.
Anche io ho dei tatuaggi, sulle braccia e sul petto, ma molti meno dei suoi, però gli donano, molto.
"Beh come puoi vedere questa è la mia metà e quella è la tua, io non entro nella tua e tu non entri nella mia, così non ci sono problemi" dice poi secco e si distende sul letto.
"Okay e per il bagno?" chiedo, quasi mi viene da ridere dopo quello che ha appena detto.
"Mi prendi in giro?".
"No ma, hai appena detto che tu non entri nella mia metà se io non entro nella tua, peccato che la porta del bagno è verso la mia".
Mi lancia un'occhiata e si morde le labbra per non ridere.
"Beh il bagno è l'unica eccezione chiaro?".
"Okay" dico ridendo e sento anche lui fare un piccola risatina prima di prendere il computer.

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