capitolo 82

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"Grazie papi, ti voglio bene" dice e poi va ad abbracciare il fratello.
"E grazie Fred" mormora poi e lui le un bacio sulla guancia.
"Amore però ora svegliati" mormora Lou sbucando da dietro di me.
"Ehi, sveglia..." ripete.
"Piccolo angelo...da quant'è che non dormivi?" la voce di Lou mi fa svegliare veramente riportandomi alla realtà.
Scatto in piedi quasi come se avessi appena visti un fantasma e mi strofino gli occhi per ben due volte.
"Haz stai bene?" mi chiede avvicinandosi Lou mentre mi accarezza la schiena.
"Io...si cioè, oh dio Lou non hai idea di che sogno incredibile ho fatto" dico ancora un po' sotto shock.
"Raccontami" mi incita divertito.
"È come se avessimo fatto un viaggio tra le nostre vite, prima Freddie e Cloditte erano piccoli, avevano sei e otto anni, poi erano già alle medie e stavamo andando al compleanno di Larissa, poi c'è stato un momenti in cui avevi rimproverato Fred perché si era fumato una canna e in fine c'ero io che consolavo Clo dopo il suo primo cuore affranto" spiego cercando di fare ordine in quel sogno che adesso mi sembra così pieno di confusione.
"Wow, davvero wow, non so che altro dire..." mormora LouLou guardandomi stranito prima di mettersi a ridere.
"Si è stato così bello, e sembrava così vero..." aggiungi io guardando Lou.
Lui mi sorride e poi comincia a baciarmi con tanta passione, la sua bellissima lingua calda entra in contatto con la mia e pochi secondi dopo me lo ritrovo a cavalcioni su di me.

"Muovi il bacino" lo supplico sentendo le nostre erezioni andare una contro l'altra mentre poso una mano sui suoi fianchi.
"Togliteli" mi ordina toccando i jeans e io faccio subito come mi chiede.
Anche lui toglie i suoi pantaloni e subito dopo riprende a strusciarsi su di me.
"Oh fanculo queste cose, non ce la faccio più" mormora ad un certo punto e con un gesto unico abbassa sia i miei boxer sia i suoi.
Entra in me subito dopo accompagnando quel gesto da un mio urlo strozzato di piacere.
"Mio dio Louis..." mormoro stringendo il copri divano tra le mie mani mentre lui continua a fornirmi piacere dando spinte decise.
"Più veloce cazzo..." lo supplico accompagnando i suoi movimenti con il mio bacino.
"Amo come il tuo corpo reagisce al mio" dice a denti stretti guardandomi e lanciando poi un orgasmo.
Porta una mano sul mio collo stringendolo mentre mi lascia qualche bacio qua e là e io decido di stuzzicarlo un po' cominciando a fare un succhiotto sul suo collo.
"Daddy più forte..." quelle parole mi uscirono automaticamente.
Era lui a chiamarmi Daddy per provocarmi un po' ma lo facevamo all'inizio, quasi per scherzare.
Adesso sono stato io a dirlo e senza nemmeno un minimo di autocontrollo, cavolo se Lou mi sta influenzando.
Lou ha colto subito il segnale e infatti ha iniziato a dare scoccate più rapide e forti stringendo ancora un po' il mio collo mentre io gli graffio la schiena.
"Ridillo" mi ordina mentre sento che sta per venire.
"Oh si daddy" orgasmo io mentre le nostre sacche si svuotano all'unisono.
"Porca puttana è così bello sentirtelo dire" mormora con il fiatone mentre esce da me e inizia a baciarmi il collo.
"Sei così sexy quando lo fai" commenta mordendosi il labbro.
"Mi...mi piace quando mi stringi il collo" ammetto un po' arrossendo mentre faccio respiri profondi per riprendere fiato.
"Oh davvero?" chiede a bassa voce mordichiandomi il lobo.
Si, tantissimo" dico io chiudendo gli occhi per un brivido.
"Ne terrò presente" commenta sorridendo maliziosamente.
"Vatti a lavare ora, o arriveremo in ritardo da Ni e Lari" mi dice poi e io mi alzo andando verso il bagno.

Dopo una lunga doccia passata a cantare qualche canzone esco e mentre è Lou a lavarsi io mi asciugo i capelli e ripasso per bene i ricci con della schiuma.
Mi metto un pantalone della tuta e sopra una semplice maglietta, Lou fa lo stesso e dopo essersi sistemato i capelli usciamo di casa per raggiungere la nostra amata amica, oh e ovviamente Niall.
"Ragazzi!" ci saluta calorosamente lei abbracciandoci.
"Ciao tesoro, e ciao anche a te bel piccino, ti è mancato lo zio Harry?" mi riferisco poi accarezzando il suo pancione.
"Ma ciao Lari! Ciao cucciolotto, come va là dentro?" anche Lou si accuccia ad accarezzare il pancione.
"Dammi la mano" dice Larissa guardando il mio ragazzo e lui fa come detto.
Lari prende la sua mano e se la porta sul pancione al lato destro in basso.
"Riesci a sentirlo?" bisbiglia e dopo pochi istanti lo sguardo di Louis si illumina.
"Ma, è il sui cuoricino!" esclama felicissimo e avvicina anche l'orecchio in quel punto, quando si stacca ha quasi le lacrime agli occhi.
Ci dirigiamo in salone per salutare anche il nostro amichetto e poi tutti e quattro, e mezzo, ci dirigiamo al piano di sopra per vedere la camera della bambina.
O bambino.
Si giusto.

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