capitolo 103

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Andiamo a casa di Niall e io preparo le bistecche per tutti, sto insegnando a Ni alcune ricette ma meglio evitare di fargli fare cose troppi difficili o che richiedono una certa attenzione.
"Ho fame mamma, ho fame!" si lamenta il nostro amico imitando con la voce il cucciolo de La carica dei 101.
"Ecco qui, buon appetito!" servo i piatti e tutti e tre cominciamo a mangiare.
"Amico, spiegami meglio questa storia di tuo padre e l'altro padre e non ho capito" dice ad un certo punto Niall tagliando una fetta di carne e portando la forchetta alla bocca.
Comincio a spiegargli tutta la storia, da quando siamo tornati da Parigi fino ad adesso e il viso di Niall è stato costantemente con gli occhi spalancati e la bocca ad O.
"Quindi ora?" chiede alla fine.
"Quindi ora voglio conoscere un po' Patrick, vedere se magari abbiamo qualche interesse comune, non cambierà il fatto che i miei genitori sono e rimarranno Anne e Des, punto" rispondo io rassicurandolo mentre il suo viso diventa tutto rosso per l'imbarazzo, probabilmente si sente fuori luogo a fare certe domande.
È così carino.
"Hai preso una giusta decisione" mi asseconda lui e io sorrido apparecchiando la tavola.
So che è lui il padrone di casa, ma diciamo che non sa ancora fare determinate cose, non voglio vedere piatti rompersi né tanto meno litri di detersivo che si versano per tutta la cucina.
"Cameriera, quando ha finito può raggiungerci in salone?" mi prende in giro Louis e Niall lo segue scoppiando a ridere.
"Simpatici ragazzi, sul serio!" Commento sarcastico e mi siedo in mezzo ai due.

*gruppo WhatsApp*
-Siete mezz'ora in ritardo! Si può sapere dove siete finiti?- scrive Niall sbuffando e alzandosi dal divano.
-Scusaci Niall, cinque minuti e siamo fuori casa- si giustifica Liam.
-Muovetevi o ce ne andiamo- scrive con dolcezza Louis.
-Tanti sappiamo la strada- risponde altrettanto amorevolmente Zayn.
-Zay non ci vuole molto che ritorni a starmi sul cazzo- altro messaggio dolce.
-Oh no Louis, e ora come farò :((
-Se avete finito- interrompe la conversazione Niall e noi ci mettiamo a ridere.

Dopo dieci minuti finalmente arrivano gli altri due nostri amici e dopo esserci salutati saliamo in macchina pronti per partire.
"Guido io!" esclama Niall.
"Fermi, guido io, sarò l'unico insieme ad Harry a non ubriacarmi a merda, quindi state fermi" lo blocca subito Liam prendendo le chiavi e salendo dal lato del volante seguito da qualche lamento del biondino.
Mette in moto e dopo quarantacinque minuti arriviamo a destinazione.
Usciamo dalla macchina e entriamo tutti e cinque mostrando i biglietti al buttafuori che cin un cenno del capo ci dà l'accesso per entrare.
Andiamo a sederci su dei divanetti e Zayn chiama una cameriera chiedendo di portare cinque shottini.
"Gara?" domanda poi quando ogni uno ha il proprio.
"Senza mani al via, pronti? Via!" risponde subito Louis e noi abbassiamo il viso aprendo la bocca prendendo il bicchiere e facendo scendere l'alcol con un movimento veloce della testa.
"Ho vinto!" urla poi Niall e io faccio una faccia storta sentendo la trachea bruciare.
"Forte amore?" chiede divertito Lou.
"Ew, si" rispondo io e lui mi da un veloce bacio.
"Un altro giro!" si lamenta Zayn che ha appena finito di litigare con l'irlandese perché sostiene di essere stato lui a vincere.
Ci alziamo andando verso il bancone e tutti e cinque con dei movimenti quasi a canone beviamo il liquido bel piccolo bicchiere.
"Arrenditi Malik, ho vinto io" ribatte il ragazzo e dopo qualche battutina si mettono a ridere e vanno in pista.
"Balliamo?" mi chiede Lou.
"Balliamo" rispondo mentre parte la mia canzone preferita, Be Mine degli Ofenbach.

Balliamo divertendoci come dei ragazzini sotto le luci verdi, bianche e viola che cambiano a ritmo della musica.
I nostri corpi si muovono senza comando e Lou porta spesso il suo molto vicino al mio quando nota troppi occhi addosso.
Beviamo ancora qualcosa facendo una pausa per riposarci, fa dannatamente caldo in questa discoteca, non c'è nemmeno una finestra per far passare in filo d'aria, c'è solo il grande terrazzo ma troppo pieno di ragazzi strafatti che si baciano le loro fidanzate.
"Sto morendo di caldo" confesso legandomi i capelli con le mani, "vado un po' fuori okay? Torno subito" proseguo e i ragazzi annuiscono mentre io mi dirigo fuori sotto lo sguardo attento del mio ragazzo.
Apro la porta e la brezza fresca che mi travolge fa tornare il mio corpo ad una temperatura più corretta.
"Ciao scusa, hai un accendino?" domanda una voce femminile dietro di me e io mi giro di scatto per vedere chi mi sta parlando.
Una ragazza poco più piccola di me, probabilmente di diciassette anni, alta meno di Lou con i capelli neri lunghi drittissimi, gli occhi marroni truccati con una linea molto sottile eyeliner e un rossetto rosso fuoco.
Indossa un top brillantinato, una gonna che arriva a metà coscia tutta nera e degli stivaletti con il tacco.
"No scusa, non fumo" rispondo spostandomi i capelli.
"Oh grazie lo stesso" risponde rimanendo vicino a me e io faccio un mezzo sorrisino prima di girarmi.



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