capitolo 111

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"Dai vedrai che non sarà così male" incoraggio Lou quando scendiamo dalla macchina dirigendoci verso la grande casa del signor Wernest.
Suoniamo il campanello e una donna apre la porta.
"Buonasera, siamo amici di Arist" annuncio e lei spalanca l'entrata, alle sue spalle ecco la festeggiata.
"Arist! Buon compleanno!" la saluto dandole due baci sulle guance e lei mi ringrazia.
È splendida oggi.
Indossa un lungo vestito verde acqua con una cinturina più scura tutta brillantinata, capelli arricciati con le ciocche davanti raccolte in una mollettina bianca a forma di farfalla, un leggero trucco molto solare e dei tacchi non troppo alti.
"Tanti auguri" segue poi Louis anche lui salutandola.
"Harry! Louis! Siete venuti, che piacere!" ci saluta tutta esaltata sorridendo e conducendoci nel giardino sul retro.
La casa è davvero enorme.
Subito dopo l'entrata a destra c'è un grande salone, un bellissimo camino in ceramica nero sorge al centro della parte, di fronte il divano a quattro posti con penisola e due poltrone ai lati, un grande tappeto grigio con una semplicissima fantasia bianca, sopra di esso un tavolino in vetro con un vaso di fiori.
Nel lato opposto al salotto c'è la sala da pranzo, una grande tavolata in legno nero sorge al centro della stanza, le sedie in legno coordinate con tutto il resto dell'arredamento, a sinistra sorge una penisola non troppo grande con il piano in ceramica e subito dopo c'è la splendida cucina.
Oltrepassiamo la porta di vetro e raggiungiamo il giardino, uno spazio verde grandissimo ricopre il retro della casa, a destra c'è una piscina scavata con le luci colorate, un salice piangente nasce nell'altro lato e sotto un gazebo bianco con delle tavolate piene di vassoi con dolci e salati, bicchieri e bottiglie sia di alcolici che non, e un'altra tavolata più piccola con tutti i pacchettini regalo.

"Eccoli qua!" esclama venendoci a salutare il signor Wernest.
"Buonasera capo" lo saluto stringendogli la mano.
"Harry non siamo in ufficio" si mette a ridere lui, "sono Stuart ora".
"Ha ragione, Stuart" mi correggo e lui sorride salutando poi Lou che si nasconde dietro le mie spalle.
"Appoggio qui il regalo?" chiedo indicando la borsetta e lui annuisce.
"Forza venite a prendere qualcosa da mangiare e da bere" ci incita e noi andiamo verso il tendone.
"Troppi umani, mi vado ad affogare in piscina" si lamenta il mio ragazzo e io mi metto a ridere.
Effettivamente ci sono diverse persone, per lo più amici di Arist e di Stuart, probabilmente con i parenti ha festeggiato a pranzo, gli unici familiari che ci hanno presentato sono le due sorella di Arist, ovvero Caroline e Jasmin, e il fratello di Stuart, Nicholas, insieme ai rispettivi mariti e moglie.
Prendiamo una pizzetta e iniziamo a mangiare, beviamo anche un po' di vino che il signor Wernest ci offre e ci appartiamo un pochino mentre Lou inizia a sciogliersi di più.
"Ti stai divertendo?" chiedo bevendo un altro goccio.
"Da morire" commenta sarcastico, "almeno la musica e il cibo sono buoni" aggiunge poi iniziandosi a muovere a ritmo.
"Tutto okay?" domando vedendo poi che si blocca e quasi impallidisce.
"Questa...questa è la mia canzone!" urla entusiasto correndo verso la cassa e alzando il volume.
"Stanno trasmettendo Kill My Mind alla radio!" esclama poi successivamente.
"Conoscete il cantante?" chiede Stuart venendoci incontro.
"Sono io! Questa canzone l'ho scritta io! Non posso crederci!" risponde subito Lou e io mi sento così felice ed entusiasta per lui.
"Aspetta Flinn è il tuo produttore?" chiede poi sgranando gli occhi.
"Si, lo conosce?" risponde Lou incuriosito.
"Io e Flinn siamo amici da tantissimo, sono stato uno dei primi fan della sua radio, non posso crederci che sia lui ad averti ingaggiato!" esclama.
Okay, troppe cose tutte insieme.

You're a nightmare on the dance floor,
and you hate me, and I want more.
You're a total distraction,
while I'm waiting for your reaction
Why, ah...
T

he devil in my brain,

whispering my name
I can hear it sayin', ah...
I can ease the pain,
just a little taste babe.
And ya won't let go of your hold on me.

You kill my mind
Raise my body back to life
And I don't know what I'd do without you now
You kill my mind
Raise my body back to life
And I don't know what I'd do without you now

Kept me living,
from the last time,
from a prison of a past life.
On a mission just to feel like,
when you kissed me for the last time,
Why, ah...

The devil in my brain,
whispering my name,
I can hear it sayin', ah...
I can ease the pain,
just a little taste babe
And ya won't let go of your hold on me.

You kill my mind
Raise my body back to life
And I don't know what I'd do without you now
You kill my mind
Raise my body back to life
And I don't know what I'd do without you now
You kill my mind
Raise my body back to life
And I don't know what I'd do without you now.

La canzone rimbomba a tutto volume sulle casse mentre Lou inizia a cantare quasi con le lacrime agli occhi per la felicità mentre tutti intorno a lui ballano e fischiano riempiendolo di applausi.
"Questa era Kill My Mind, il primo singolo ufficialmente pubblicato di un giovane artista con il quale sono davvero felice di lavorare, Louis Tomlinson" dice la voce alla radio e Lou corre ad abbracciarmi, il suo cuore batte a mille e ha il sorriso stampato in volto.
"Sono orgoglioso di te" sussurro al suo orecchio e lui mi bacia.


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