capitolo 41

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"Sarebbe un sogno che diventa realtà per me Lou" gli dico mentre sorrido.
"Voglio veramente questo con te Harry, so che sembra strano o inconcepibile dato il fatto che la nostra relazione va avanti da poco, ma solo in questi quattro mesi mi ha trasformato nel ragazzo più felice del mondo, mi hai fatto credere in me stesso, mi hai fatto mettere la testa a posto, mi hai fatto capire chi sono e che ho davvero un valore, non so se è comparabile tutto quello che tu hai fatto per me a quello che io ho fatto per te" dice quasi con il magone.
"Non dirlo nemmeno per scherzo! Ehi, tu in questi quattro mesi mi hai dato più di chiunque abbia mai fatto in tutta la mia vita! Non devi assolutamente sminuirti è chiaro? Promettilo".
"Lo prometto Haz, ti amo".
"Ti amo Louis".
E proprio mentre stiamo per darci un bacio il telefono squilla ma sta volta è quello di Louis.
"Ma che cazzo" esclama Lou allungandosi per prendere il cellulare mentre io rido.

"Cosa?" risponde al telefono e io capisco che è Niall.
"Metti in vivavoce muoviti".
"Non darmi ordini stronzetto".
"Ci provo con Harry" e subito dopo Lou clicca il pulsante del vivavoce.
"E per la precisione, non sei il suo tipo" dice indispettito il mio ragazzo.
"Beh..." faccio io e lui mi guarda storto, rido e poi gli poso un bacio sussurrando che non c'è nessun altro che io potrei amare quanto lui e Lou guarda sorridendo.
"Ew, mi fate venire il diabete, vi prego basta" dice Nello che forse ha sentito.
"Scusaci, dicci tutto" precedo Lou nel rispondere prima che dica qualche cattiveria.
"Vi devo dire una cosa, possiamo vederci per favore? Non mi va di parlarne al telefono, dovete aiutarmi".
"Ma si certo, veniamo da te tra mezz'ora" dico e Lou attacca la chiamata.
"Perché hai detto si?".
"Perché ha bisogno di noi scemo! Dai alzati e vestiti" dico tirandomi sul dal letto e andando a prendere i vestiti puliti in armadio.
"Che c'è?" dico a Lou che mi sta fissando.
"Sei splendido".
Arrossisco a quelle parole e mi faccio scappare un sorriso prima di lanciare a Lou la felpa che deve indossare.
Prendo un paio di jeans verde scuro e una maglietta a maniche lunghe nera, è di Lou in realtà, infatti mi sta leggermente stretta, però ha il suo profumo quindi non mi interessa.
Indosso un paio di scarpe da ginnastica e anche Lou dopo poco è pronto con la sua felpa rossa e i jeans neri con le rigorose vans ai piedi.

"Mi sistemo i capelli e arrivo" dice e mi segue in bagno.
"Sai he ti dicevo che vorrei farmi un nuovo tatuaggio?".
"Si mi ricordo, hai deciso finalmente?".
"Si, voglio fare una bussola" dice.
"Sei tornato all'idea iniziale quindi?".
La bussola è sempre stata la sua prima idea, ma quasi ogni giorno si svegliava proponendo un disegno diverso da incidere sulla sua pelle.
"E perché proprio la bussola?" chiedo nella speranza da un lato di ottenere la risposta che mi sono immaginato quando mi ha annunciato della sua idea ormai un mese fa.
"Lo sai" commenta sorridendo mentre io mi sistemo i ricci.
"Non lo so" mento.
"Beh, tu hai la nave giusto? Io avrò la bussola. Senza bussola la nave non va da nessuna parte, e senza nave la bussola non ha senso, io senza te non ho senso" e quell'ultima parte della frase mi fa venire le farfalle in pancia.
Lo guardo dal riflesso dello specchio prima di girarmi e posargli un bacio sulla fronte, poi spengo la luce e usciamo di casa per raggiungere il nostro amico.

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