capitolo 38

1K 44 4
                                    

Prendo la pentola, la riempio di acqua e la metto sul fuoco aspettando che bolla, nel frattempo prendo una piccola padella e cucino il sugo.
Lou e Niall stanno apparecchiando la tavola e ancora devono cominciare a prendersi a botte, è un'ottima cosa.
Butto il sale e poco dopo la pasta, aspetto che gli spaghetti si ammorbidiscano per bene, li scolo, e poi li metto nella pentola co il sugo.
"Harry ho fame, a che punto sei?" si lamenta per la decima volta Niall.
"È pronta, arrivo" annuncio finalmente.
Vado in tavola con i piatti e iniziamo a mangiare.
"È ottima" esclama Lou prendendone una grande forchettata.
"Oh si decisamente, chi ti ha insegnato?" chiede Niall.
"Mia madre" rispondo, "ha sempre avuto una passione per la cucina che si è abbastanza tramandata devo dire".
"Beh complimenti" sentenzia lui continuando a mangiare.
Appena abbiamo terminato mi alzo per portare i piatti in cucina e sento Niall bisbigliare qualcosa a L.

"Allora...come va con?" comincia lasciando la frase in sospeso e io so che si riferisce alla malattia.
"Bene, molto bene adesso, Haz mi ha aiutato parecchio e sto facendo tutto quello che mi ha suggerito il medico" risponde lui lanciandomi un'occhiata mentre torno al tavolo.
Non interrompono il discorso.
"Posso farti una domanda" prosegue Niall.
"Certo".
"Perché avevi smesso con la cura? Voglio dire, non sei più andato ai controlli, se eri spaventato potevi parlarmene, avremmo potuto risolvere la cosa insieme".
"Lo so Nello, è che non volevo essere un peso, né per te, né per Haz. Avevo smesso con la cura perché la cosa era migliorata e non volevo più fare avanti e indietro dall'ospedale per tutti i dannati controlli, non sopporto stare in quel posto.
Quell'odore, quei muri bianchi, i medici che si spostano da un reparto all'altro...tutto mi riconduce a quella volta e non lo riesco a sopportare" spiega lui e un nodo alla gola blocca il suo discorso, gli stringo la mano e lui fa un lungo respiro.
"È che non ho ancora cancellato del tutto quel ricordo, non ce la faccio, si è vero non faccio più gli incubi da quando sto con Harry, ma quel ricordo è vivo dentro di me, quando faccio un qualcosa che mi fa pensare a quel momento, è come sei un fuoco si scendesse subito nel mio cervello e più brucia più si intensifica quella scena nella mia mente...so che è passato molto e che dovrei riuscire ad andare avanti come hanno fatto invece le mie sorelle, ma è più difficile di quanto possiate immaginare...
Io non voglio essere visto così da voi, no voglio farvi pena e non voglio essere un peso...come un corpo vivo ma morto dentro, non voglio, non è giusto nei vostri confronti" conclude e le lacrime rigano il suo viso.

Stringo forte la sua mano e lui si butta su di me spostando la sua faccia tra la mia spalla e il collo così da non farsi vedere mentre piange.
Lo abbraccio e lui fa lo stesso, stringe con un pugno la mia maglietta e fa lunghi respiri per calmare il suo battito cardiaco che nel frattempo è accelerato a causa del dolore di quel bruttissimo momento.
Dopo un po' si stacca da me, si è asciugato le lacrime e sembra essersi calmato.
Niall di alza e viene ad abbracciarlo, Lou fa lo stesso e si scambiano parole apprensive.
"Mi dispiace amico, sappi ora che comunque, qualsiasi, e dico qualsiasi, cosa accada, io ci sono, okay?" sussurra Niall.
"Si lo so, grazie, grazie e grazie" risponde lui.
È una splendida amicizia la loro, ci sono sempre l'uno per l'altro, nei momenti di gioia, tristezza, quando c'è bisogno di ridere, di litigare, di piangere, urlare, non si lasciano mai da soli.
E poi Lou è una persona unica, fa la figura del sicuro di sé ma dentro in realtà è un vaso spaccato che piano piano si sta ricomponendo, ma che ugualmente non tornerà più ad essere lo stesso.
Amo questo ragazzo, lo amo con tutto me stesso.
Amo la sua protezione quando camminiamo e la gente ci guarda, amo la sua coccola di rimboccarmi le coperte la sera, amo i piccoli gesti che compie come una carezza, i baci sulla fronte, anche solo i suoi sguardi quando sto facendo qualcosa mentre mi concentro e lui sorride perché tiro sempre fuori la lingua e metto il broncio.
Amo i suoi occhi, amo le sue mani, amo il suo modo di ragionare, amo la sua bontà, il suo sorriso, la sua forza, soprattutto la sua forza, e la ammiro.
È speciale, unico, e non voglio perderlo.

You Kill My MindDove le storie prendono vita. Scoprilo ora