capitolo 67

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Sono le sei di mattina di un fantastico mercoledì, siamo all'ultima sessione di esami prima delle vacanze e ho un'ansia terribile in corpo.
Ho sempre studiato tutto volta per volta ma si sa che gli ultimi esami sono semprenquelli più tosti e sono agitatissimo.
"Se avessi saputo che nel periodo esami ti alzi così presto solo per studiare ci avrei pensato di più prima di chiederti di venire a vivere con me" mormora Louis girandosi nel letto e usando il cuscino come copri orecchie.
"Sto solo cercando di non prendermi all'ultimo" spiego io senza dargli troppa retta e aprendo i libri.
"Sono le sei della mattina mio Dio, con che forza me lo stai dicendo?" risponde facendo una risatina.
"Voglio solo ottimizzare i tempi, oggi le lezioni le iniziamo alle nove perché manca un professore, e invece di buttare la mattinata ho preferito ripetere" ribatto io.
"Oh Harold, ti dovrebbero fare santo" sentenzia e io mi metto a ridere voltandomi verso di lui dopo aver sentito il nomignolo.
"Harold? Sul serio Lou?" chiedo scorrendo con la sedia verso il suo letto.
"Bellissimo vero? Non so perché ma l'ho sognato stanotte" mi spiega girandosi anche lui verso di me e aprendo gli occhi.
"Che assurdo collegamento c'è tra Harold ed Harry?" chiedo divertito.
"Tipo tutto, è il soprannome dell'anno, sono fantastico modestamente" e dopo quello mi tira per il colletto della maglia per darmi un bacino.
"Oggi non mi hai detto buongiorno" sussurra facendo l'offeso.
"Buongiorno stellina" rispondo accarezzandogli il viso e dandogli un altro bacio.
"Vieni qui" si lamenta lui quando mi stacco per tornare a studiare.
"Louis ho già perso del tempo prezioso, fammi andare a ripetere".
"E va bene" dice sconfitto tornando a letto.

Le lezioni iniziano con scienze naturali e come di consueto vado a sedermi vicino a Chloe.
Oh si, non vi ho più parlato di lei.
Beh diciamo che in realtà non c'è molto di nuovo da raccontare, abbiamo instaurato una bella amicizia, passiamo moltissimo tempo a parlare di libri, musica e ogni tanto anche di ragazzi.
A volte ancora ripenso a quando inizialmente mi stava antipatica, mentre ora è una mia grandissima amica, mi fa quasi ridere il tutto.
"Ehi ChloChlo" la saluto io posando i miei quaderni sul banco.
"Ciao H" ricambia il saluto sorridendo e poi tornando a sottolineare una frase nel libro.
"Pranziamo insieme oggi?" mi chiede dopo un po'.
"Si certo".
Finiamo la giornata proseguendo con inglese, storia e matematica, poi finalmente arriva la pausa pranzo e ci dirigiamo tutti in mensa.
Oggi Lou finisce alle due quindi ha la pausa al secondo turno, ecco perché ho accettato di pranzare con Chloe.
Diciamo che lei ed L non vanno poi così tanto d'accordo, a lui non piace lei e a lei piace dargli fastidio, un bellissimo rapporto direi io.
Pranziamo ridendo e scherzando e poi la campanella suona nuovamente, torniamo a finire le nostre due ore di oggi e poi io mi rifugio in stanza per finire di ripetere economia visto che fra sole tre ore devo andare a vedere la casa.
Alle quattro anche Lou mi raggiunge, oggi è entrato alle otto ma aveva la giornata lunga perché sta seguendo il corso di francese, non so cosa ci trovi di così bello in quella lingua, ma se a lui piace...

"Tesoro io vado a farmi una doccia" comunica lui mentre io metto in ordine la scrivania.
"Okay, veloce che dopo vado anche io" rispondo.
"Beh potremmo andare insieme" sussurra facendo il suo solito sorriso malizioso.
"Vai" lo rimprovero e lui mette il broncio entrando in bagno e attaccando la sua solita playlist con gli Arctic Monkeys, sono il suo gruppo preferito e ormai anche io conosco tutte le loro canzoni a memoria.
Dopo una ventina di minuti ci scambiamo i posti, lui torna in camera aspettandomi sul letto mentre finisce di leggere il libro, mentre io entro in doccia facendo partire la mia di playlist che, modestamente parlando, è molto più bella.
Mi insapono il corpo massaggiando bene sul collo e poi riempio anche i miei capelli di shampoo e infine del mio fantastico balsamo al cocco che amo alla follia.
Finita la doccia mi asciugo e raccolgo i capelli in un turbante per non bagnarmi i vestiti.
Indosso un pantalone rosso bordeaux e una maglietta grigia, poi sciolgo i miei capelli dall'asciugamano e li pettino per bene prima di asciugarli con il diffusore.
Finalmente sono pronto ed esco dal bagno tornando in camera, e proprio in quel momento sento dei leggerissimi singhiozzi provenire dal letto di Lou.
"Lou? Amore ehi, perché stai piangendo?" chiedo preoccupato accucciandomi verso di lui.
"Ho...ho finito, ho finito il libro" mormora e io mi metto a ridere.
"Vaffanculo, non doveva finire così, o andiamo, adesso scrivo una mail allo stronzo dello scrittore!" protesta asciugandosi le lacrime.
"Vieni qui" dico ancora sorridendo e lui mi stringe in un abbraccio.
"È colpa tua, tu mi hai fatto prendere la fissa per la lettura" mi rimprovera tirando su col naso un'ultima volta.
"Si hai ragione" rispondo facendo un'altra risatina e lui mi segue.

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