capitolo ventisei

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"Ragazzo mio! Auguri! Allora come stai?" domanda papà salutandomi e dandomi un forte abbraccio.
"Molto bene papà, grazie, tu? È da tanto che non ci vediamo" dico ricambiando l'abbraccio.
"Lo so figliolo, mi dispiace molto ma abbiamo avuto alcuni problemi con il lavoro e non avevo mai un giorno libero, spero di non essermi perso troppo a causa di questo" si giustifica e vedo il suo viso incupirsi.
"Non fa niente, lo so che non l'hai fatto a posta, alla fine no non ti sei perso niente in realtà" dico sorridendo per alleviargli il senso di colpa.
Mi sorride e riprende a grigliare la carne, l'odore del pollo, le salsiccie e le bistecche ha ricoperto tutto il giardino.
"Oh che maleducato!" esclama voltandosi subito dopo.
"Io sono Den, piacere" fa ai due ragazzi dietro di me.
"Perdonatemi se non mi sono presentato subito" si giustifica salutandoli con una calorosa stretta di mano.
"Si figuri! Io sono Louis" dice.
"E io Niall".
"Frequentate la stessa università?" chiede papà.
"Io si, siamo compagni di stanza a dirla tutta" spiega Lou.
"Io no invece, ne frequento un'altra un po' più fuori dal centro di Londra" dice a sua volta Niall.
"Oh capisco, beh mi fa molto piacere" commenta e torna sulla carne.

"Dov'è Gemma?" chiedo voltandomi verso mamma.
"Eccola qui!" urla una voce dietro di me, mi giro e mia sorella mi salta addosso abbracciandomi.
"Auguri fratellino mio! Mi sei mancato un sacco" dice dandomi un bacio sulla guancia e io vedo il viso di Louis irritato.
È geloso per caso?
Il suo sguardo mi fa ridere ma torno a concentrarmi sulla biondina che ho davanti.
"Allora? Com'è l'università ti piace?" mi chiede staccandosi.
"Si moltissimo devo dire la verità, i professori sono molto bravi e comprensivi, ho conosciuto anche diversi ragazzi e anche con loro mi trovo molto molto bene" racconto.
"Sono felicissima per te, sono degli anni molto intensi, questo non posso negarlo, però ne uscirai soddisfatto a mille, credimi".
"Tu invece? Come va?" chiedo io.
"Anche a me bene, è stato un periodo un po' intenso, dovevo portare tre esami, ma ora siamo tornati alla tranquillità, per il momento" mi spiega sorridendo sarcastica.
"Che tu aspettavi" ribadisco ridendo a mia volta.
"E invece con Josh?" chiedo.
Josh è il ragazzo di mia sorella, stanno insieme da quasi due anni, sono molto belli insieme anche se, a dirla tutta, lui ha un po' la puzza sotto il naso, da questa estate in particolare.
Ha iniziato a comportarsi in modo strano, quasi distaccato da Gemma e non mi piace perché so che lei è innamoratissima.
Si sono conosciuti all'università anche loro, Gemma era al primo anno, la sua migliore amica aveva una compagnia dove c'era anche questo Josh, è così che si sono conosciuti.
"Non nominare quel bastardo" risponde irritata.
I miei dubbi hanno avuto la conferma, purtroppo.
"Lo sai che cosa ha fatto? Ha avuto la brillante idea di mettermi le corna, e vuoi indovinare con chi? Con Trish!" mi spiega strillando.
"Con Trish?!" chiedo sbalordito.
"Proprio così, una scena da film vero? Il fidanzato che tradisce la ragazza con la sua migliore amica. Due stronzi, non uno solo!".
"Quando l'hai saputo?" le chiedo cercando di calmarla.
"Poco dopo che è successo. Sono andata a casa di Josh, abbiamo passato la giornata insieme e mentre era a prendere le pizze io ne ho approfittato per farmi una doccia" comincia a dire e le vengono gli occhi lucidi.
"C'era il reggiseno di Trish nel cesto dei panni da lavare, lo riconosco, è il suo preferito, l'abbiamo comprato insieme" continua mentre la rabbia si mescola con la tristezza.
"Ho subito chiamato lei dicendole di venire, come per passare una serata normale tutti e tre, quando anche lui è arrivato a casa sono andata in bagno e ho preso il reggiseno e come se fosse normale l'ho ridato a Trish. I loro volti si sono sbiancati, non sapevano che dire e tanto meno cosa fare" fa una piccola pausa.
"Non mi ricordo molto del dopo, so solo di aver urlato e pianto e di aver tirato un ceffone a lui mentre strappava la foto di me e lei che avevo nella cover del telefono" conclude e io la abbraccio forte.
"Ma il passato è passato, non ho più intenzione di sapere niente né di uno né dell'altro, sono morti per me!".
"Fai bene, hai tutte le ragioni" la consolo e lei fa un ultimo singhiozzo prima di calmarsi del tutto e andarsi a risistemare il trucco.

Dopo circa venti minuti arrivano gli zii e i nonni, anche Larissa viene e tutti hanno con sé un pacchetto dalla carta colorata, la parte più bella di oggi sarà spacchettarli tutti, uno per uno.
Tutti mi fanno gli auguri e appena ci sediamo lungo la grande tavolata iniziamo a mangiare la carne che ha cucinato papà.
Subito mi vengono in mente i pranzi della domenica quando io e Gemma eravamo più piccoli.
Ogni volta dopo la messa tornavamo a casa e papà si metteva alla griglia, veniva sempre la famiglia di Lari e mangiavamo tutti insieme ridendo e scherzando, è sempre stata la mia migliore amica, con lei ho un rapporto fraterno quasi, e ritrovarmi ora nella stessa situazione mi fa avere un sorriso stampato in faccia che non riesco proprio a togliere.

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