capitolo 43

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Mentre camminiamo la mia paura diventa realtà.
"Ma come siete carini" sentiamo dire in modo sarcastico da una voce maschile seguita da due risate.
Ci voltiamo e come mi aspettavo, ecco quei tre deficienti di Josh Demsley, Kyrant Rosent e Michael Preston, sono tutti e tre nella nostra università, hanno un anno in più di me ma sono ripetenti ecco perché ce li ho in classe nel corso di letteratura che faccio anche con Zayn.
Mi ha spiegato di stare alla larga da loro, che sono una brutta compagnia, vivono le loro giornate prendendo per il culo chi capita per sentirsi superiori.
"Cosa hai comprato Styles? Le mutandine con il pizzo o una gonnellina rosa?" prosegue e Lou fa un passo avanti.
"Lou ti prego" mormoro.
"Che cazzo hai detto?" ringhia Lou.
"Uh, è arrivata l'altra femminuccia, che c'è ora vuoi fare il maschio Alpha? E pensare che un tempo facevamo a gara su quante portarne a letto" commenta acido e quelle parole mi fanno dannatamente male.
Cosa significa questo, che Lou li frequentava?
Era nella loro stessa compagnia?
"Se dici un'altra mezza parola Demsley giuro che ti spacco la faccia qui davanti a tutti!" ha urlato più forte Louis prima di girarsi a guardare me.
"Oh aspetta, vuoi dire che non glie l'hai detto?" domanda scoppiando a ridere, "mi dispiace Styles ma mi sa che qui la vostra relazione non è poi così tanto sincera" dice rivolgendosi di nuovo a me.
"Demsley ho detto chiudi quella cazzo di bocca!" ribatte L.

"Sai Styels, devi sapere che il tuo fidanzatino ed io prima eravamo grandi amici, eravamo i più popolari della scuola, ci invitavano sempre in qualsiasi festino e avevamo le tipe che ci cadevano ai piedi" comincia a raccontare mentre io sento gli occhi riempirsi di lacrime.
"Su questo devo essere sincero però, è sempre stato lui un passo avanti a me, cazzo ad ogni festino se ne portava quattro in camera, una dopo l'altra, era super richiesto" continua a raccontare ridacchiando.
"Poi quando a gennaio ha saputo dell'arrivo di un compagno di stanza è cambiato, ha smesso di venire tutti i giorni alle feste, ha smesso di bere a merda, perché si forse non te l'ha detto, ma era fortissimo a Bir Pong, e ha smesso gradualmente di uscire con noi".
"Demsley giuro su Dio che sei dici un'altra mezza frase io..." lo minaccia Louis.
"No Lou, voglio senire" dico io avvicinandomi, le lacrime mi stanno rigando il viso ma ormai non mi interessa più.
"Hazza ti prego..." mi implora ma io non lo guardo neanche.

"Beh la puttanella qui presente ha iniziato a non rispondere più ai nostri messaggi, si stava completamente allontanando dai noi così un giorno abbiamo deciso di andare a fargli visita così da poter parlare di tutto.
Ci ha detto che saresti arrivato tu, che voleva darsi una sistemata prima dell'arrivo del coinquilino per non far credere di essere una brutta compagnia, noi lo abbiamo creduto ma non volevamo lasciarlo senza un'ultima serata.
Così la settimana dopo il tuo arrivo, sabato, abbiamo organizzato un altro festino, l'abbiamo chiamato dicendo che sarebbe stato l'ultimo come annuncio del suo 'ritiro' e lui accettò.
Quella sera di ubriacò come la merda e se ne portò due a letto, finalmente ero riuscito a superare il mitico Tomlinson".
"Adesso basta, la storia si conclude qui, andiamocene Harry!" sbraita Lou venendomi in contro e tirandomi per un braccio ma io non mi muovo.
Ho le gambe incollate al pavimento e il cervello completamente in tilt.
"Harry!" mi richiama ma io voglio finire di ascoltare Demsley.
"Va avanti" dico quindi a lui asciugandomi le lacrime.

"Abbiamo sempre avuto un po' di sospetti riguardo all'orientamento sessuale di Temlinson, insomma, era l'unico che spesso si metteva a commentare anche i maschi alle feste o i giro, così gli abbiamo proposto una cosa.
Avrebbe dovuto scoparti e poi noi lo avremmo lasciato per sempre in pace e gli avremmo dato anche una piccola ricompensa, se era questo che voleva, ma volevamo le prove della scopata.
Lui accettò ma il giorno dopo quando si svegliò sobrio e noi gli spiegammo il tutto si incazzò da morire e smise di rispondere alle nostre chiamate o quant'altro.
Ma da quello che vedo non si è dimenticato della scommessa, quindi, congratulazioni Tomlinson, uomo di parola, come sempre" e dopo questo gli sganciò una banconota da 50€ che Lou non prese nemmeno facendola cadere in terra.

Il mondo mi è crollato addosso.


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