capitolo 128

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Sono passati un bel po' di giorni dalla festa di Liam, dopo domani ricominceranno le lezioni all'università e io comincio a sentire la malinconia do giugno.
Il secondo anno all'università di Londra.
Wow.
Sono passati così velocemente questi mesi, mi sembra ieri che mamma mi ha accompagnato fino a qui.
Appena arrivato pensavo che avrei fatto amicizia con due tre persone e che avrei passato le mie giornate a leggere, studiare e andare dai miei ogni tanto per stare con Gemma.
Mentre ora, guardo tutto ciò che ho intorno e ancora mi do un piccolo pizzicotto per capire se è vero o sto solo sognando.
Ho una macchina, un lavoro, un migliore amico incredibile e unico, una migliore amica che vive poco lontano da qui e che sta per diventare mamma, altri quattro amici che sono fantastici, simpatici e sempre pronti a farti sorridere, ho un lavoro, anzi un lavoro e mezzo, una casa e un ragazzo, il ragazzo migliore del mondo, una persona d'oro che tra sole due settimane...diventerà mio marito.
Sembra tutti così dannatamente surreale.
A volte mi fermo ad osservarlo quando va sulla terrazza per assaporare l'aria mattutina d'estate.
Il cielo azzurrino, i leggeri raggi del sole ancora di un colore rosa che gli illuminano il viso accentuando il colore della sua pelle perfetta e dei suoi ochi così pieni.
Lo amo, lo amo così tanto.

"Buongiorno amore" dico mentre mi avvinghio a lui abbracciandolo da dietro.
Sono a petto nudo e l'aria fresca del mattino mi fa venire la pelle d'oca.
"Ti sei svegliato tesoro mio" rispondo portando una mano sul mio braccio.
"A che stai pensando?" gli domando curioso mentre lui gioca con i miei anelli.
"A noi, a quanto sia stato maledettamente fortunato ad incontrarti, a quando tu sia speciale per me e a quanto ti amo" risponde facendomi sbucare il sorriso sulle labbra.
Passiamo un altro po' di tempo così, abbracciati e in silenzio con il sorriso stampato in volto e gli occhi chiusi.
Poi decidiamo di prepararci e andare a fare colazione, Lou oggi deve andare a lavoro mentre io devo raggiungere Larissa e Niall che hanno la visita di controllo, da questo mese dobbiamo aspettarci di tutto, perché anche il bimbo nascerà in questi giorni.
Dio, sono così emozionato.
"Tesoro non mi aspettare a pranzo perché non so quanto dureranno le registrazioni oggi, mangia quando hai fame poi io mi preparerò un panino quando torno" si raccomanda Louis prima di andare da Finn.
"Si tranquillo, ciao amore" lo saluto dandogli un bacio e fatti questo esce di casa.

Dopo qualche minui anche io indosso i miei stivaletti e salgo in macchina per raggiungere casa di Nello.
"Ciao Haz!" mi saluta con un abbraccio.
"Ehi biondo, come stai?" domando.
"Terribilmente" risponde co una risatina isterica e io incrocio lo sguardo.
"Ho paura Harry, sto per diventare papà, si insomma, sta per esserci una bimba o un bimbo che cercherà qui e che imparerà a chiamarmi papà...dio sto per svenire" spiega lui e io gli prendo le mani così che lui possa calmarsi e guardarmi.
"Niall, io scommetto che andrà tutto benissimo, sei un ragazzo splendido e perfetto, lo sarai anche in veste di padre, fidati di me" lo rincuoro io e in quello ci raggiunge la sua amata.
"Lari! Come stai?" esclamo dandole un bacio.
"Incinta, tu?" ribatte ironica e io mi abbasso a salutare anche il pargoletto.
"È arrivato lo zio Harry, ti sono mancato? Si so che volevi anche zio Louis, domani verrà a trovarti va bene?" dico con voce camuffata e Niall si mette a ridere alle mie spalle.

Dopo aver bevuto una tazza di the andiamo in ospedale per fare la visita di controllo.
Larissa ha ormai un pancione bello che grosso, qualcosa mi fa pensare che questo bambino nascerà un pochino prima...
"Larissa?" chiama la dottoressa uscendo dalla porta.
"Eccomi, arrivo" risponde alzandosi dalla sedia e stringendo la mano del biondo mentre entrano in sala con la ginecologa.
Rimango fuori ad aspettare per una ventina di minuti, poi ecco che delle voci si avvicinano all'uscita.
"Grazie dottoressa, allora arrivederci" la saluta Niall e poi tutti e tre torniamo alla macchina.
"Allora come sta mia nipote?" domando accarezzandole la pancia.
"Benissimo, molto meglio della mamma, ma qui qualcuno vuole nascere prima della scadenza" fa lei.
Boom.
Harry 1, ginecologa 0.
"Beh era da aspettarselo, guarda che bella pancia, non sono del mestiere ma vuol dire che qui dentro è già tutto pronto" rispondo sempre poi rivolgendomi alla pancia.
Mi è sempre piaciuto pensare che i bambini, anche nel pancione, sentano la tua voce o comunque sentano qualche suono e vibrazione.
Magari quando le parlerò da appena nata farà un gesto con la manina o un'espressione con gli occhi per farmi capire che mi ha riconosciuto.
Andrei in brodo di giuggiole in caso.

Torniamo a casa, è ormai mezzogiorno e un quarto, dico a Niall di portarci tutti a casa mia, siamo con la mia macchina ma sta guidando lui, dice che gli piace  mio mezzo.
Arrivati preparo subito il pranzo versando dell'acqua in una pentola e preparando nel frattempo il pesto.
Dopo aver buttato l'acqua aspetto che bolla e in fine la aggiungo alla salsa servendola ai miei amici.
Mangiamo tutti insieme chiacchierando del più e del meno quando ad un certo punto si apre la porta.
"Eccoti amore, vieni c'è la pasta" lo invito a sedersi riempiendoli il piatto.
Lui mi ringrazia e si unisce a noi nel pranzo mentre continuiamo a parlare del piccolino e le idee future che hanno Niall e Larissa.

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