capitolo 137

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"Ancora stento a crederci che siamo ufficialmente sposati" confesso mentre mi metto a letto e Lou sorride.
"Già nemmeno io, mi sembra un sogno" dice successivamente.
Ci sdraiamo a letto e lui inizia a baciarmi.
"Sai, devo dire che con quel vestito stavi benissimo, ti stava da Dio, sul serio" sussurra stringendomi ancora di più a lui, "non hai idea di che avrei voluto farti, ma dovevo trattenermi, tra parenti e amici, non sarebbe stato il massimo" continua poi e io mi sento bruciare.
"Caldo piccolo?" chiede maliziosamente mentre inizia a baciare tutto il mio collo.
Ho le palpitazioni, per quanto sia dicembre, mi sembra di stare in una stanza di 40 gradi.
"Sai anche tu eri bellissimo in quel completo blu con i ricami" comincio a dire per stuzzicarlo a mia volta, "risaltava i tuoi splendidi occhi azzurri, non nego di averti immaginato con l'espressione eccitata e le gambe aperte davanti a me mentre di levi la giacca e sbottoni la camicia".
"Oh piccolo, ora che hai detto queste cose, sai che non posso far finta di niete" e dopo aver detto questo fa un sorrisino tornando a baciarmi mentre le sue mani si muovono per tutto il mio corpo.
Cominciamo a spogliarci quando ad un certo punto mi ricordo del regalo fatto da Liam, Zayn e Niall durante la seconda parte della festa.
Sono delle manette fucsia con i cuscinetti in pelliccia.
"Cazzo, è letteralmente un invito a sottometterti" commento Lou quando le prendo in mano per fargliele vedere.
"Fallo, daddy" ho scoperto che mi piace provocarlo, quindi soprattutto oggi che è la nostra prima notte da sposati, lo farò molto.

Senza farselo ripetere due volte prende i miei polsi bloccandoli con le manette che poi attacca alla spalliera del letto co un gancio.
Fatto questo monta sopra di me, inizia a baciarmi tutto l'addome fino a scendere sul mio basso ventre.
Mi fissa negli occhi, e ancora una volta blu nel verde, verde nel blu.
Lo prende in bocca senza troppa esitazione e inizia a succhiarlo giusto per aumentare la mia eccitazione.
Quando urlo il suo nome si ferma e mi alza le gambe portandole sulle sue spalle.
Non perde tempo a lubrificarmi che subito mi penetra con il suo membro e inizia a muoversi dentro di me con scoccate forti e decise.
Sento le gambe tremare e il mio corpo essere travolto dall'eccitazione, inarcò la schiena quando va a colpire il mio punto più sensibile e quello che mi da più piacere, butto la testa all'indietro e con la bocca emetto gemiti poco galanti.
"Si daddy, ancora" lo incito e lui va più in profondità muovendosi con più decisione.
"Sei fottutamete bello così Harold" si complicita senza perdere minimamente il ritmo.
"Guardami" comanda e io faccio come mi dice.
"Aspetta" dico ad un certo punto, "posso, posso darti un po' di piacere anch'io?" domando quasi intimidito.
"Certo piccolo" e detto quello mi lascia libere le mani.

Si mette sotto di me e io indirizzo il mio pene alla sua entrata, con una spinta mi ritrovo subito fra le sue carni e inizio a muovermi dando scoccate forti e precise, non sicure quanto le sue ma decisamente gli sta piacendo.
Quando inizio a prendere il ritmo prendo anche in mano il suo membro e riprendo a massaggiarlo con movimenti contemporanei ai miei fianchi.
"Merda" mormora stringendo le lenzuola e urlando con gemiti che non fanno altro che icitarmi a dargli di più.
Mi muovo piu velocemente, cavalcando con piu forza mentre la mia mano si muove alternando gesti rapidi e gesti più lenti per fargli prendere di più il piacere.
"Si piccolo, fottimi così, da bravo" ansima incrociando le gambe attorno il mio busto.
Quelle parole mi mandano in pappa il cervello, Dio.
Stringe le mie cosce, mi graffia la schiena, urla il mio nome.
È una visione così bella e perfetta quella che sto avendo.
"Harold, cazzo sto per venire..." mormora e detto quello io mi fermi uscendo da lui.
"Dentro di me però" concludo la sua frase e lui non perde neanche un secondo.

Mi gira di schiena entrando con una forza impressionante dentro di me, facendomi urlare dal piacere.
Con una mano tiene i miei polsi dietro la schiena e con l'altra invece stringe il mio fianco.
"Si daddy, oh..." lo provo ancora e lui va sempre più veloce e sempre più in profondità.
Dopo qualche altra spinta i nostri corpi si riversano del nostro stesso seme, Lou prende il mio nella mano cosi da non sporcare le coperte e poi lo assaggia.
"Sei sempre così buono" commenta uscendo poi da me con delicatezza e facendomi sdraiare accanto a lui.
"Ti è piaciuto?" domanda sistemandomi i capelli e accarezzandomi il braccio.
"Tantissimo" rispondo dandogli un bacio e fatto quello appoggio la mia testa sul suo petto e insieme chiudiamo gli occhi per addormentarci.
"Ti amo".
"Ti amo".

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