VIII

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Seraphine, consorte di Damien, Re della Corte del Tramonto, Corte del Tramonto, Shattevel.

Corsi verso le stalle veloce come il vento, sollevando la gonna e con il fiato corto. Sbattei con forza contro la porta di legno e per poco non persi l'equilibrio e caddi nel fango. Per fortuna, Cedar e Florian mi presero al volo.

"Per tutti gli Dei! Ti sta per caso rincorrendo un troll di montagna?"

Non degnai Florian di una risposta, con una spallata lo superai e lasciai a Damien, giunto qualche secondo più tardi, l'onere di rispondere alle domande dei due guerrieri. Ispezionai la stalla con foga e quando notai le piume, superai un paio di cavalli e girai a sinistra.

"Pegaso." Mi piegai sulle gambe sollevata e respirai a fondo, perché quel corpetto era dannatamente stretto. "Finalmente ti ho trovato."

"Seraphine"—scalciò il terriccio —"cosa posso fare per te?" Scosse la criniera e quando Damien ci raggiunse si insospettì. "Che diavolo-

"Taglia corto, Drystan, sa tutto e vuole provare a invertire la magia...

E mentre Damien si perse a spiegare perché credessi possibile essere in grado, memore della rottura del legame con l'arcangelo, iniziai a camminare avanti e indietro cercando di accendermi, ma non ci riuscii. La magia era connessa all'emotività ed in quel momento ero confusa, terrorizzata di sbagliare, di mettere in pericolo la vita di Drystan, uno dei pochi famigliari di Damien ancora rimasti in vita, ma poi il nitrito di Pegaso mi riportò alla realtà. Mi girai verso i tre, i quattro, uomini e inarcai un sopracciglio.

"Ci sto." Scosse la criniera. "Non mi interessano i possibili rischi, sono condannato a vivere come un animale da più di un secolo, voglio provare."

Deglutii, perché improvvisamente il piano mi sembrò troppo pericoloso, ma non mi lasciai sopraffare dalla paura. Lo facevo per Damien, il mio compagno.

"Come credete di farlo?" Florian guardò Damien. "Non ha ancora potere sulla sua magia."

E poi una lampadina mi si accese e spalancai la bocca in una grossa "o".

"Non devo averne, in effetti."

E Cedar capendo il mio piano impallidì.

"Rischieresti la vita, Seraphine, non hai ancora abbastanza controllo, hai fatto esplodere il galeone."

In quel momento apprezzai l'attenzione di Cedar, ma non potei assolutamente negare quella piccola speranza a Drystan.

"No, io posso farlo." Mi avvicinai a Damien. "Durante l'udienza, o quello che era, nella sala del Trono, ho avvertito tutte le tue emozioni Damien, ogni singola paura e basta rifarlo." Allargai le braccia. "Basta far funzionare questo ponte emotivo tra di noi."

I tre uomini impallidirono.

"Come?" Damien si avvicinò. "Tu -Tu hai?"

"Sì, proprio come ci sei riuscito tu qualche giorno fa." Scossi la testa con foga. "Non ti ho letto nella mente, ma solo le emozioni, le ho provate, come se fossero le mie."

Cedar si infuriò. "Non hai detto nulla, brutto bastardo!" Il capo delle milizie prese il proprio Re dal colletto della camicia. "Pensavi di farci sapere che siete una coppia rara, oppure volevi tenerti il segreto?"

Aggrottai le sopracciglia. "Di cosa state parlando?"

Florian mosse la mano in aria con agitazione mentre Ceder era impegnato a sbavare per terra.

"Solo poche coppie di companach gnèithean possono effettivamente avere quel tipo di legame, e le leggende dicono che l'unione in quelle circostanze è stata benedetta dalla Dea suprema alla creazione del mondo."

THE FALLEN | A Gods' NovelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora