XI

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Drystan, fratello del Re della Corte del Tramonto, accampamento milizie Corte del Tramonto, Shattevel.

Mi limitai a osservare come le sue spalle si tesero quando la adagiai sulla sedia davanti a mio fratello e come le sue ali sfarfallarono in attesa; non era la prima volta che mi trovavo ad ammirarle in estasi, perché erano così belle, così particolari, delicate e stranamente forti, che mi incantavano.

Scossi la testa e mi concentrai sulla situazione: per fortuna, Seraphine dormiva nell'altra stanza e non si sarebbe accorta di quell'incontro; come mio fratello mi aveva riferito, non aveva bisogno di ulteriori angosce che potessero accrescere il suo malessere e aveva ragione, dannazione. La gravidanza stava procedendo con più intoppi del previsto e Damien era terrorizzato. Forse, terrorizzato non era la parola che poteva riassumere lo stato d'animo di mio fratello; era più tormentato da quella gravidanza, ma non tanto per la salute di Aideen, quanto più per la stanchezza con cui sarebbe giunta Seraphine al giorno del parto.

Scrollai la testa e mi focalizzai sulla donna dai capelli blu a caschetto.

"Mio fratello mi ha detto che conosci un modo per reperire il dizionario." Le zanne di Damien sfavillarono e sia io sia quella dannata silfide riuscimmo a comprendere quanto Damien non si fidasse di lei e delle sue parole. "È così?"

Faylen non abbassò il mento e annuì con forza.

"È così."

La sua voce non tremò e di questo mi stupii, forse non era così sprovveduta come sembrava.

"Quante probabilità pensi di avere?" Damien si allungò sulla scrivania pronto a difendere con le unghie e con i denti la sua famiglia. "È? Silfide?"

Faylen non rispose, per un attimo non rispose e i miei occhi saettarono sul volto rigido di mio fratello, che sembrò raggiungere il culmine, ma poi lo spazio intorno a lei iniziò a modificarsi e i suoi capelli a crescere e cambiare colore. Si allungò, le sue ali sparirono ed in un battito di ciglia non fronteggiavamo più la silfide dal brutto carattere, ma una fotocopia di Morgan a dir poco impressionante. Damien si allungò con la schiena contro la poltrona e appoggiò il mento sul palmo della mano, sorridendo beffardo e quasi ammaliato da quel potere.

"Bene, bene, bene." Ghignò. "Questo sì che è un risvolto interessante."

Morgan sparì e Faylen riprese le sembianze di se stessa.

"Posso modificare il mio aspetto e diventare Madeleine, la mia tutrice." Scrollò le spalle e si lisciò i pantaloni di seta nera fin troppo grandi per lei. "E quando sarò vicina all'ingresso della biblioteca, posso acquisire le sembianze di uno storico e non avrò nessun problema a superare la sezione proibita, ma-

Potei quasi osservarla torturarsi il labbro inferiore anche se mi dava la schiena.

"Non sei più così sicura adesso?" Ghignò ancora Damien, interrompendola, come se fosse quasi consapevole del dubbio che le attanagliava la testa. "Mh?"

"Lui." Mi indicò con un vago cenno della testa e non si lasciò sopraffare dal temperamento del rosso di fronte a lei. "Lui non viene."

Alla sua affermazione io e mio fratello reagimmo in maniera completamente opposta: obiettai incazzato nero e Damien scoppiò sonoramente a ridere, come se si aspettasse una avance del genere. La sua risata fu gelida e ostile, una del repertorio che riservava ai suoi nemici.

"Pensi che mi fidi?"

La silfide sfarfallò le ali.

"Non tornerei lì nemmeno se mi pagassero e non vi tradirei mai."

Damien mi guardò brevemente e poi si concentrò di nuovo sull'esile femmina di fronte a lui.

"Seraphine non mi ha raccontato nulla, ma non posso basarmi sulla tue parole perché non ti conosco e non mi fido." Addolcì il tono, probabilmente perché si era reso conto di essere stato un po' troppo scontroso, ma lo capivo: la sua compagna a stento riusciva a stare in piedi per più di quattro ore a causa di quel pancione, una banda di arcangeli psicopatici e assettati di vendetta le davano la caccia, di sicuro non era la situazione più semplice da gestire, per non parlare della classica gelosia dei Fae. "Faylen, ti rendi conto della mia situazione? Ho una compagna incinta e non ho la minima idea del quando partorirà e cosa succederà quando lo farà, se sarà talmente stanca da non riuscire a-

THE FALLEN | A Gods' NovelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora