Capitolo 9 ( 1 part)

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E poi gli sarebbe passata subito. Perché non può essere così anche per Will no?
 
Jarod:" Bobby Hanson, sette anni.
Ha trovato una vecchia bicicletta arrugginita in soffitta ed è caduto mentre la provava. Il manubrio gli si è incastrato nella coscia destra.
" Ha perforato l'arteria femorale è fratturato il femore. La dottoressa Dinh verrà  ad assisterci."
 
Mai Lan? Non ho mai lavorato prima d'ora con la responsabile degli specializzandi. D'improvviso mi sento nervosa...
 
A) Devo fare buona impressione su Mai Lan!*
B) Non riuscirò mai concentrarmi, con Mai Lan qui...
 
Voglio mostrarle quanti progressi ho fatto, da quando ho iniziato a lavorare qui. Voglio che veda quanto sono brava!
 
E se mi cederanno i nervi, dovrò solo ricordarmi che c'è Jarod  pronto ad aiutarmi. Jarod, il mio farò nella tempesta...
 
Entriamo in sala operatoria. Mentre Kwan  mi aiuta con il camice, do un'occhiata al piccolo Bobby.
 
Il manubrio arrugginito è ancora nella coscia. Dovremmo contenere l'emorragia quando lo estrarremo.
 
Jarod:"Questi sono i risultati della Tac e dell'angiografia."
 
cammino verso le radiografie appoggiate sul visore. Il povero Bobby deve avere sofferto davvero molto, dopo la caduta.
 
Jarod mi segue e indica le aree su cui opereremo.
 
Anche se siamo tutti
fagottati nei nostri camici sterili, il mio corpo si tende leggermente all'avvicinarsi di Jarod. Non posso farci niente.
 
Jarod:" Rimuoveremo il manubrio, ripareremo i vasi sanguigni con un bypass e bloccheremo la frattura con dei perni."
 
Vediamo Mai Lan che entra nella presala. Ci sorride calorosamente.
 
Jarod:"Coraggio, andiamo, Sara, stai al mio fianco per l'intera operazione."
 
A) rispondi con entusiasmo.*
B) resti seria.
 
Sara:" Con piacere, Jarod! Non ti perderò di vista."
 
Jarod sorride e inarca un sopracciglio. Forse sono stato un po' troppo entusiasta... Rimani concentrata e professionale, Sara."
 
Mai Lan ci raggiunge mentre finisce di prepararsi. Sembra calma e serena.
 
Mai lan:" Buongiorno a entrambi. Allora siete pronti a salvare questo piccolino?"
 
Sara:"Sì! Lo rimetteremo in piedi, così potrà salire di nuovo su una bicicletta, magari non tutta arruginita."
 
Mai Lan:"Ben, detto!  Mi piace il suo entusiasmo."
 
Mi sento a casa in questa sala operatoria. Spero di essere in grado di eseguire questo difficile intervento chirurgico. C'è la possibilità che Bobby perda la gamba...
 
Ce l'abbiamo fatta! Il sangue scorre correttamente nella gamba del piccolo Bobby e tutti i perni sono stati montati. Guarirà completamente.
 
Il barelliere e Kwan portano Bobby al pronto soccorso dove potrà riprendersi e ricevere tutte le cure di cui ha bisogno.
 
Lasciando la sala operatoria. Mai Lan se avvicina a me, con Jarod accanto.
 
Mai Lan:" Congratulazioni Sara. È stata Bravissima lì dentro.
" È rimasta concentrata e ha risposto alle richieste di Jarod prima ancora che gliele facesse."
"A furia di lavorare insieme così spesso, avete sviluppato un eccellente  grado d'intesa."
" Tutto ciò è molto promettente. Ora devo tornare in ufficio. Ci vediamo più tardi."
 
Ringrazio il mio capo che si sta dirigendo verso il corridoio.
 
A) parli con Jarod.*
B) Lascia che ti parli per prima.
 
Sara:" Allora... È stato bello quello che ha detto Mai Lan... Non credi?"
 
Jarod traffica sul proprio tablet, guardandomi a malapena. Inizio a pensare di aver fatto qualcosa di sbagliato...
 
Jarod:" Smettila di guardarmi così, Sara. Non ho intenzione di ripetermi. Sai già cosa penso di te."
" Lo sai da parecchio, a dire il vero... Comunque, ci vediamo in giro."
 
e poi se ne va, lasciandomi interdetta in mezzo al corridoio...
 
Cosa voleva dire? Che so che lui pensa che io abbia talento? O che sono in grado di gestire le mie emozioni?
 
Ho la solita sensazione di disagio allo stomaco. Ma questa volta è più intensa...
 
Destra, sinistra, destra, sinistra... Il rollo del vagone mi fa oscillare da un lato all'altro...
 
Avevo dimenticato quanto fosse lungo e lento, il viaggio in metropolitana. Perché mai ho lasciato che Sofia prendesse la macchina?
 
A)ma più!*
B)pazienza...
 
La macchina è anche sua, ma la prossima volta vado con lei, a costo di alzarmi due ore prima!
 
Andrea:"Ehilà, ciao. Sara. Non mi aspettavo di vederti qui."
 
Sara:"Oh, ciao, Andrea. Come stai?"
 
Andrea:"Posso sedermi vicino a te? O ti disturbo?"
 
Sara:"No, prego, siediti pure."
 
L'ultima volta che ho visto Andrea è stato quando mi sono rifiutata di parlarle di mio padre....
 
Come psichiatrica, chissà se lo vede come un fallimento,  quando qualcuno si rifiuta di parlare di qualcosa?
 
Andrea:" Che tempo orribile. Odio la pioggia. Anche tu sei in metro a causa della pioggia?"
 
A) assumi un tono amichevole.*
B) assume un tono freddo.
 
Sara:" No è a causa della mia coinquilina che a volte si alza un po' troppo presto per i miei gusti."
 
Andrea fa una piccola risata. Adesso penserà che sono pigra?
 
Parlerà della nostra conversazione con Camilla? O con Mai lan? Dovrei considerare questa chiacchierata come una sessione di  psicoanalisi?
 
Andrea:" Sai, sono abituata al fatto che le persone non sanno mai come parlarmi per via del mio lavoro."
" Però davvero, stavo solo parlando del tempo. Non c'è niente di più banale."
 
Andrea ride, mettendomi finalmente a mio agio.
 
Sara:" Scusa, Andrea, io...non posso fare a meno di pensare alla dottoressa Dinh e a Camilla, quando ti parlo..."
"Non so cosa ti abbiamo chiesto di dirmi, o cosa potresti riferire loro..."
 
Andrea:"Ora mi offendi. Sara. Io sono vincolata dal segreto professionale, lo sai."
 
Andrea sta ancora sorridendo. Immagino che questa non sia la prima volta che affronto questo tipo di conversazione...
 
Sara:" Sì, certo, ma se sono state loro a chiederti di parlarmi.... E Visto com'è finita la nostra ultima conversazione...."
 
Andrea:" Intendi quando ti ho chiesto di tuo padre e tu non hai voluto parlarne?"
 
A)lo ammetti
B)cerchi di spiegarti.*
 
Sara:" Sì... A proposito scusa se ho reagito in quel modo. È un argomento delicato,  non mi piace parlare."
 
Il treno inizia a rallentare. Entriamo a WestLake/MacArthur Park, la fermata per il Blue Swan.
 
Stiamo lasciando il binario della metropolitana, quando un uomo ci spinge.
 
Andrea emette un grido. Mi giro per guardarla e vedo che è nelle grinfie di un uomo con una felpa col cappuccio che le sta strattonando la borsa!
 
Andrea non vuole cedere. Ha la mano stretta attorno alla tracolla della borsa.
 
A) osservi la scena.*
B) intervieni!
 
Per un momento, resto completamente paralizzata da ciò che sta accadendo davanti ai miei occhi. Andrea è stata gradita!
 
( Dai Sara, fa qualcosa. Non startene lì impalata!)
 
lui lascia andare la borsa, ma subito cerca di afferrarmi, dato che ora ha le mani libere. Io salto indietro di qualche centimetro.
 
Gli prendo un braccio e glielo torco dietro la schiena, col piede dietro le sue ginocchia. Alla fine cade a terra!
 
Lo sento imprecare, e poi improvvisamente si rende conto che un gruppo di persone si è riunito intorno a noi.
 
Nel frattempo, Andrea gliene sta dando di santa ragione, tra una marea di calci e insulti.
 
Devo ammettere che l'immagine della psichiatra calma è composta di cui fa sfoggio all'ospedale è stato totalmente spazzata via dalla guerriera che ora ho di fronte.
 
All'improvviso capisco perché va molto d'accordo con Camilla. Sono due donne decisamente grintose.
 
Continuo a tenere il braccio del rapitore torto dietro la tua schiena. Lui prova a divincolarsi ed emette delle piccole grida. Sta per cedere!
 
Sara:"Ora, chiedi scusa! Coraggio, chiedi scusa per aver cercato di rapinare qualcuno nella metropolitana!"
 
Borseggiatore:"Vai al diavolo!  Lasciami andare, cazzo!"
 
Sara:" Risposta sbagliata, stronzo!"
 
tiro ancora di più il braccio. Lui emette un grido acuto, mentre sento che il suo corpo sta cedendo.
 
A) lo lasci andare.
B) lo obblighi a scusarsi!*
 
Sara:" Devi solo scusarti e poi ti lascerò andare! Coraggio, stiamo aspettando!"
 
Borseggiatore:"Cazzo, Mi dispiace, Ok?!? Ora lasciami andare!"
 
Allento la presa e mi rialzo velocemente, allontanandomi da lui.
 
Il borseggiatore usa il braccio funzionante per alzarsi e, senza voltarsi, scappa via come un fulmine!
 
Andrea:" Sì, bravo! Vattene!"
 
abbozzo un sorriso quando vedo che Andrea è infuriata quanto il rapinatore. Le persone che si sono raccolte intorno a noi annuiscono.
 
Sento anche qualche applauso! Andrea si gira verso di me, traboccante di energia.
 
Andrea:" Sara! Stai bene?"
 
Sara:"Sì, sto bene. Lo dovrei chiedere io a te. Ti ha fatto male?"
 
Andrea:" No sto bene. Ma Sara, sei stata incredibile! Dov'è hai imparato a difenderti in quel modo?"
 
Andrea mi guarda con gli occhi spalancati mentre percorriamo i corridoi della metropolitana verso l'uscita.
 
Sara:"Beh.. Visto che stavamo parlando di mio padre... È stato lui a insegnarmi a lottare."
 
Andrea di colpo diventa seria. Sta ancora tenendo la borsa stretta a sé.
 
A) cambia argomento.
B) non dici altro.*
 
Guardo le persone intorno a noi. Il borseggiatore è già sparito da tempo. Proseguiamo verso l'ospedale.
 
Andrea:"Aspetta, intendi che hai imparato a lottare a casa di tuo padre, o che lui ti ha insegnato a lottare?"
 
Sara:"Mi ha insegnato lui. Non mi ha picchiata né niente. Scusa se ti ho indotto a credere il contrario."
 
Andrea:" No, non devi scusarti. Quindi anche tuo padre era un lottatore."
 
Non posso fare a meno di sorridere ai ricordi che mi tornano in mente. Mio padre e io sl dojo, ad allenarci insieme per ore e ore.
 
E soprattutto il gelato al lampone che prendevamo sempre, dopo ogni sessione d'allenamento.
 
Sara:" Ha dovuto imparare a lottare nell'esercito. Ha cercato di insegnare anche mio fratello, ma a lui non è mai piaciuto."
 
Andrea:" Diversamente da te. Hai un legame speciale con tuo padre, vero? Mentre tuo fratello era più vicino a tua madre, giusto?"
 
Giusto. Sono così trasparente o è una cosa comune a tutte le famiglie.
 
Andrea:" Spesso è così: i padri sono più vicini alle figlie femmine e le madri ai figli maschi. Ma l'amore che provano è sempre lo stesso."
" Se avevi un legame stretto con tuo padre, Immagino che quando se n'è andato, la tua vita ne sia rimasta stravolta..."
 
A) annuisci.*
B) non dici nulla.
 
Annuisco. Non mi dispiace parlarne. Mi sento un eroina che ha appena salvato la borsa di Andrea. Niente può farmi male, ora.
 
Sara:" Sì, e così. Mi sono sentita molto sola e mio fratello si è avvicinato ancora di più a mia madre."
"Sai, mio padre non se n'è andato. È scomparso."
 
Mi sento come se mi fossi tolto un grosso peso dalle spalle. E allo stesso tempo, come se un coltello mi avesse trafitto lo stomaco. Sì, Mio padre è scomparso.
 
A) provi a pensare a qualcos'altro.
B) ti abbandoni ai tuoi sentimenti.*
 
mi porto dentro questo dolore da tantissimo tempo... Mio padre mi manca, e la sua assenza continua a fare male.
 
Andrea:" Eri giovane quando è scomparso? Pensi che abbia iniziato una nuova vita?"
 
Sara:" Non particolarmente, avevo 18 anni. E non ho la più  pallida idea di cosa  gli possa essere successo..."
 
Andrea:" Non ti darò più fastidio, Non ti preoccupare. Diventiamo amiche, ti va?"
 
Sara:" Si, Perché no. E non mi stai dando fastidio. Solo che non sono abituata a parlarne. La mia vita è cambiata da un giorno all'altro..."
 
Andrea:" Immagino che tua madre non sia stata molto presente, per te, dopo... E per quanto riguarda tuo fratello, via  ha avvicinati o vi ha allontanati?"
 
Sara:" Allontanati, purtroppo... Anche lui sta studiando medicina, però. Comunque lui è in rapporti più stretti con mia madre."
 
Andrea:" Sei ancora in contatto con lei?"
 
Sara:" A malapena mi manda un biglietto per il mio compleanno è uno a Natale. Tutto qui.."
 
Andrea:" Beh, sì, non è quello che definire un rapporto ideale..."
 
Arriviamo al Blue Swan e mi rendo conto che non parlavo dei miei sentimenti verso la mia famiglia da molto tempo.
 
Da troppo tempo. Ora mi sento meglio, anche perché ho salvato la borsa di Andrea.!
 
A) glielo dici.*
B)  non dici altro.
 
Sara:" Andrea, so che non volevo parlarti di mio padre.... ma in realtà.."
 
Andrea:" A volte aiuta, parlare dei propri sentimenti."
"  Senti, sappi che puoi parlare con me ogni volta che vuoi, di' qualunque cosa tu voglia. Che sia solo per una chiacchierata o anche in un contesto più professionale."
 
Sara:" Ok, lo terrò presente. Grazie, Andrea."
 
Andrea:" A presto sarà, e grazie ancora per la borsa! Sono in debito con te!"
 
Andrea entra al Blue Swan. Io mi godo ancora per qualche istante il sole, che ha  finalmente sfondato le nuvole dopo la pioggia del mattino.
 
Parlare con Andrea potrebbe farmi bene. Ma potrebbe davvero aiutarmi a fare pace con l'assenza di mio padre?
 
O dovrei dire, con la morte di mio padre? No...
 
~~~~~~
Camilla:". Buongiorno signora Hannigan. Come sta oggi?"
 
Signora  Hannigan:" Buongiorno. Sto bene, grazie, anche se il coccige mi fa ancora male."
 
La signora Hannigan, 92 anni, è sdraiata in posizione prona, per alleviare il dolore al fondoschiena. Gli antidolorifici non stanno facendo abbastanza effetto.
 
Ma con un coccige fratturato, non c'è molto che si possa fare...
 
Signora  Hannigan:" Se solo la piccola Lola mi avesse trovato prima... Sono sicura che non mi farebbe così male, adesso...."
 
Camilla:" No,  signora  Hannigan, gliel'ho già detto, non avrebbe fatto alcuna differenza."
 
Signora  Hannigan:"  Certo che sì. Più aspettavo, più il dolore cresceva.... Se non avessi dovuto aspettare così tanto..."
 
Camilla si gira verso di me alza le sopracciglia. Non ha la minima  pazienza per i nostri poveri pazienti che soffrono.
 
A) intervieni.*
B) Ma se la cavi da sola.
 
Sarebbe meglio se parlassi io direttamente con la signora Hannigan.
 
Sara:" Giusto, quindi mi ricordi, signora Hannigan, come ha fatto fratturarsi il coccige? È stata una caduta?"
 
Signora Hannigan:" Sì... Sono caduta in cucina."
 
gli occhi le si velano di tristezza, tutto il suo corpo sia  affloscia. Cosa è successo esattamente in cucina, da rendere il ricordo così gravoso?
 
Signora Hannigan:" Ero da sola... Stavo pelando le patate e sono scivolato su una buccia caduta sul pavimento..."
" E non c'era nessuno ad aiutarmi, visto che mio marito è morto quasi un anno fa. Intanto il dolore si è diffuso in tutto il corpo..."
" È stata la mia piccola vicina, Lola, che viene a farmi visto ogni sera per vedere come sto, a trovarmi lunga distesa per terra.... Se solo ci fosse stato ancora mio marito..."
 
la voce le muore in gola. Io soffro anche solo a non poter vedere Will, quindi non riesco a immaginare come debba sentirsi lei....
 
Quando il cercapersone di Camilla inizia a suonare, Lei mi guarda e solleva le sopracciglia come per dire "Resta tu qui con la paziente".
 
A) le chiedi se puoi seguirla.
B)  resti con la paziente.*
 
qualcuno deve badare alla signora Hannigan, che ha chiaramente bisogno di compagnia.
 
Camilla mi sorride come se mi stesse facendo un dispetto, poi si dirige verso la porta e fa per uscire dalla stanza.
 
Camilla:" Devo andare,  signora Hannigan, ma la lascio nelle mani della mia specializzanda, Sara. Ama molto chiacchierare, vedrà!"
 
Signora Hannigan:" Ottimo, perché anche io amo parlare... Soprattutto del mio Henri!"
 
Mentre Camilla sguscia fuori dalla porta, la signora Hannigan continua a parlare di suo marito.
 
Signora Hannigan:" Il mio Henri mi avrebbe rimesso in piedi in pochi minuti. Non mi avrebbe mai lasciata distesa per ore sul pavimento."
 
A) chiedi di Henri.*
B) la lasci parlare.
 
Sara:"Posso chiederle di cosa è morto suo marito?"
 
Signora Hannigan:" Il cuore del mio Henri si è arreso e lui se n'è andato in pochi minuti. Ha avuto solo il tempo di dirmi che mi amava..."
 
Inevitabilmente i miei pensieri vanno a Will... Anche noi ci siamo detti " Ti amo", eppure da allora è stato tutto terribile.
 
Signora Hannigan:"Non passa giorno che non senta la tua mancanza... Mi scusi se parlo così tanto del mio Henri."
 
Sara:"Non ha nulla di cui scusarsi. Io sono qui per ascoltare, è il mio lavoro alleviare il suo dolore, in ogni modo possibile."
 
Signora Hannigan:" Lei è tanto gentile. Potrei parlare del mio Henri per tutto il giorno."
"Ora tutto ciò che mi è rimasto sono i ricordi e le sculture che faceva per me..."
 
Sculture? Come non pensare a Will e alle sue splendide sculturine di metallo?
 
Signora Hannigan:" Sta pensando a un uomo, glielo leggo negli occhi. Eppure non sorride. Non la rende felice?"
 
A) sì.
B) ora non proprio...*
 
Sara:" Normalmente si, ma è arrabbiato con me per una stupida discussione che abbiamo avuto... Come in ogni relazione, ci sono alti e bassi"
 
Cerco di sorridere e minimizzare la situazione. Sono irritata con me stessa per aver parlato così alla signora Hannigan. Lei non ha più nemmeno questi alti e bassi.
 
Signora Hannigan:" Darei qualsiasi cosa per poter discutere con  Henri... E non avere il fondoschiena dolorante!"
 
Scoppio a ridere, non mi aspettavo una battuta! Nonostante il dolore, non ho perso il senso dell'umorismo.
 
All'improvviso bussano alla porta: è Olivia, armata "della sua indole perennemente solare.
 
E pensare che anche Will era sempre caloroso e sorridente...
 
Signora Hannigan:" So di essere solo una vecchia signora, ma... si goda al massimo le persone a cui vuole bene, finché può."
 
Olivia:" Quindi, signora Hannigan, stava parlando ancora del suo Henri?"
 
Dietro la schiena della signora Hannigan, Olivia mi guarda in quel modo stanco di chi ha sentito la stessa storia mille volte.
 
Probabilmente conosce tutta la storia della vita di Henri, dopotutto, è lei che si sta occupando della signora Hannigan da ormai diversi giorni.
 
A) Le fai un sorriso d'Intesa.*
B) Sorridi alla signora Hannigan.
 
Le sorrido di rimando. Anch'io spesso devo ascoltare continuamente le stesse storie dai miei pazienti. A quanto pare, amano aprirsi con noi.
 
Penso che li aiuti ad affrontare lo stress dall'ospedale, e aggiunge un lato umano al nostro lavoro, che a volte può essere molto pesante, sia mentalmente che fisicamente.
 
Sara:" Bene, signora Hannigan, ora parliamo un po' del suo coccige."
 
Inizio a spiegarele le sue condizioni mediche, mentre Olivia le sistema le lenzuola e i cuscini.
 
Quando esco dalla stanza, le parole della signora Hannigan continuano a ronzarmi in testa " Si goda al massimo le persone a cui vuole bene, finché può".
 
Mi piacerebbe godermi Will. Mi piacerebbe che fosse "Il mio Will", come direbbe la mia paziente, e mi piacerebbe che smettesse di costringersi a essere formalmente gentile con me.
 
Mi piacerebbe che la smettesse di farmi penare per uno stupido bacio. Dopotutto, cos'è un bacio in confronto a una vita intera? Niente. È stato solo un minuto con Mike.
 
La sua reazione al bacio è stata davvero spropositata. Mi è ancora più chiaro dopo la conversazione con la signora Hannigan.
 
La vita può interrompersi all'improvviso, in qualsiasi momento. Will e io siamo entrambi nella posizione migliore per saperlo.
 
Avrebbe dovuto parlarci Will, con la signora Hannigan, così da renderlesì conto che sta sprecando il nostro prezioso tempo insieme.
 
A)Devo riprendermelo in qualche modo!*
B)capirà presto che la vita è troppo breve.
 
Riuscirò a prenderlo da parte, quando non sarà occupato, e lo aiuterò a mettere le cose nella giusta prospettiva.
 
La vita è troppo breve per non godersela al massimo finché possiamo.
 
Ne sono sicura, ricostruiremo una relazione senza problemi...
 
Alzo la testa e ammiro il bellissimo cielo blu sopra di me. Non c'è nessuna nuvola in vista.
 
Sofia:" Che cosa sta facendo? Aveva detto che sarebbe venuto."
 
Sara:" È di Bubble che stiamo parlando. Sai che la puntualità non è una delle sue virtù."
" Goditi il sole e la vitamina D, invece di farti venire le rughe."
 
Sofia sgrana gli occhi mentre si accarezza rapidamente il viso per sentire se ci sono delle rughe.
 
Sofia:"Dove vedi le rughe? Dimmelo! Perché con la nuova crema che sto usando dovrei avere una pelle perfetta."
 
A) la prendi in giro.*
B) la rassicuri.
 
Sara:" Se fossi in te cambierei crema e mi sforzerei di non corrugare la fronte: la tua pelle invecchia molto velocemente."
 
Sofia:"Cosa? Dove?"
 
Sara:" Ti sto prendendo in giro...Stavo cercando ti farti ridere, dai. È bello starsene qui su questa panchina ad aspettare bubble."
 
Sofia sospira di sollievo, ma non manca di farsi sfuggire qualche piccolo insulto in spagnolo.
 
Si accarezza di nuovo la faccia. Mi stupisce che sia così preoccupata per il proprio aspetto.
 
Normalmente non lo è. Avrà messo gli occhi su qualcuno?
 
Dovrò chiederglielo, quando torneremo a casa. Non qui in ospedale: ci sono troppe persone in giro che potrebbero ascoltarci.
 
Sara:" A proposito, quasi dimenticavo di dirtelo. Stamattina ho dovuto prendere la metropolitana, Grazie a te..."
 
Sofia:"Oh, Già, mi dispiace, sono dovuta uscire molto presto. Spero tu non ci abbia messo troppo tempo. Ce stato qualche problema sulla linea?"
 
Sara:"Nessun problema sulla linea Ma in effetti ci ho messo molto tempo! E mi sono imbattuto in Andrea, sai, la psichiatra dell'ospedale.
"Abbiamo chiacchierato un po' è, mentre stavamo scendendo, un ragazzo ha cercato di  scipparla!"
 
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Bene ancora Will se la tira.
 
Mentre Jarod chissà cosa penserà veramente di Sara.
 
E poi oltre a Mai Lan anche Andrea inizia ad apprezzare Sara.
 
Bene alla prox.
 

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