Capitolo 10 ( 2 part)

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Sofia:" sì, va bene, ho capito.. Non guardarmi con quel tuo sguardo da cagnolino, sara."
" So che ti devo una spiegazione. E hai ragione, è arrivato il momento."
 
Mi raddrizzo appena e prendo un'altra manciata di pop corn.
 
Sara:" Voglio che tu sappia.. Beh, ormai sono passate due settimane da quando hai sganciato questa.. Bomba, quindi ho avuto il tempo di digerirla."
" Sono pronta ad ascoltarti. Ti prometto che non ti giudicherò, anche se sono ancora preoccupata per te.."
" Ho superato lo shock di aver scoperto che la mia migliore amica è disposta a mettere tutta la sua vita in pericolo per rubare dei farmaci."
 
Sofia:" Non intendo andare in prigione, sara. Né io né nessun altro.."
 
A)  aspetti che si spieghi a cosa si stia riferendo.*
B)  parlando della banda dei Boyle 13.
 
Questa volta, la ascolto senza interromperla. Aspetto di sentire cosa mi dirà. Voglio sostenerla.
 
Sara:" Bene, meno male.. Non sopporterei di vederti dietro le sbarre!"
 
Sofia mi sorride e, dopo aver fatto un respiro profondo, mi dice cosa sta succedendo.
 
Sofia:" Primo, voglio che tu sappia che non frequento i boyle 13, ma solo alcuni membri.. Stiamo solo sfruttando l'influenza della banda."
" Per sapere dove e quando le persone attraverso il confine tra il Messico e gli stati uniti."
 
Sara:" Le persone bisognose di cui mi parlavi.. Sono immigrati? Rifugiati?"
 
Sofia:" Sì.. Sono persone che cercano rifugio nel nostro paese perché il loro è troppo pericoloso.."
" Tutti quelli che attraversano il confine hanno bisogno di aiuto, acqua, cibo.."
 
Sara:" E farmaci.. Ho capito."
 
A poco a poco tutti i pezzi del puzzle vanno al loro posto.
 
Sara:" Beh, sì, sono persone bisognose.. Come hai detto tu."
 
A) ma è pur sempre un traffico illegale..*
B) non ha niente a che fare con il traffico illegale..
 
Sara:" Ma è comunque un traffico di farmaci, sofia.."
 
Sofia:" No, io porto i farmaci solo a chi ne ha bisogno e non può andare in ospedale per essere curato. Tutto qui."
" A questo servono le medicine: a curare le persone. Eh, grazie a me, queste persone in difficoltà hanno cio di cui hanno bisogno quando arrivano qui."
 
Sara:" Capisco.. Non riesco a non essere preoccupata all'idea che rubi dei farmaci, ma lo capisco."
 
Sofia:" Se solo tu potessi vederli, sara.. La paura nei loro occhi.. I rischi che corrono, solo per venire nel nostro paese.
" Quindi, se posso dar loro un po' di antidolorifici, compresse, bende.. Io gliele do."
" Raquel porta loro principalmente acqua e cibo. Ha un grosso furgoncino, quindi è più facile per lei."
" Ma gli anziani e i bambini.. Spesso sono feriti, magari perché cadono e si fanno male, e poi le ferite aperte si infettano con la polvere."
 
La faccia di Sofia è l'immagine della serietà. E profondamente partecipe di tutto il dolore di questa povera gente.
 
Capisco perfettamente perché non considera questi furti di farmaci un'attività illegale.
 
Vedendo da un lato la farmacia dell'ospedale piena di medicina e dall'altra tutte quelle persone bisognose, come si può non voler collegare le due cose?
 
Faccio un respiro profondo. Sento qualcosa agitarsi dentro di me. Un impulso insopprimibile.
 
Sara:" Sofia, voglio partecipare anch'io."
 
Sofia si volta di colpo a guardarmi. Penso che si aspettasse tutto tranne questo.
 
A) lo Ripeti con convinzione.*
B)  aspetti la  sua reazione.
 
Sara:" Sì, hai sentito bene. Voglio partecipare anch'io. Voglio rendermi utile, partecipare, fare qualcosa."
 
Sofia:" Sara, non puoi dire sul serio. Non è una decisione da prendere su due piedi. Potrebbero esserci delle serie conseguenze, l'hai detto tu stessa."
" Stiamo aiutando le persone a varcare il confine.. Non è una passeggiata."
 
A) Ti offendi.
B) ridi.*
 
Sara:" Se ti va, possiamo sempre andare a fare una passeggiata e poi aiutare dagli immigrati a varcare il confine  illegalmente."
 
Sofia:" Vedi, non lo prendi sul serio! Non è uno scherzo aiutare delle persone al confino, sara!"
 
Sara:" Me ne rendo perfettamente conto, sofia. Stavo solo cercando di alleggerire la tensione. Mi conosci."
 
Sofia:" Dovrò parlarne con Raquel, Antonio è Juan."
 
Sara:" Come? Juan?!? Il tuo ex, Juan?"
" Sofia, cos'è questa storia? Lo stai facendo per Juan? Vuoi tornare con lui? Mi avevi detto che la sua ragazza voleva farti fuori?"
 
Sofia alza le mani per calmarmi. È vero che mi sto scaldando un po' troppo, ma tutte queste sorprese mi stanno travolgendo..
 
Sofia:" Non ho nessuna intenzione di rimettermi insieme a lui. E sì, la sua ragazza mi aspetta al varco. Ma Juan è una parte essenziale della aiuto che stiamo offrendo."
 
Eppure Sofia aveva detto che non voleva più di rivederlo. Mi sembrava che la loro rottura l'avesse ferita profondamente.
 
Sofia:" Quando andiamo al confine, non abbiamo il tempo di chiacchierare o di ripensare ai vecchi tempi. Facciamo solo quello che dobbiamo fare e ce ne andiamo velocemente."
" Ognuno di noi ha un compito da svolgere. Ammetto che faccio tutto il possibile per non trovarmi troppo vicino a lui, ma quello che conta davvero è che il gruppo funzioni."
 
A) pensi che faccia bene. *
B)Dovrebbe tenere più in considerazione i propri sentimenti.
 
Sara:" Se per te va bene, è vero che ciò che conta davvero in tutto questo sono le persone che state aiutando."
 
Sofia" Appunto, io penso a loro e a non farmi acciuffare.
 
Sara:" Ok... Evidentemente sai quello che fai. E comunque non cambia quello che ho detto prima: voglio partecipare."
 
Sofia:" Sai, non sono sicura che Raquel, Antonio e Juan saranno d'accordo. Non sono sicura di esserlo nemmeno io."
" Sara, la tua carriera di medicina sta decollando. È il tuo sogno. E hai un ottimo rapporto con will. Perché mettere tutta a repentaglio?"
 
Sara:" Potrei farti la stessa domanda: perché corre questo rischio? Hai un lavoro, una conquilina fantastica,  hai messo gli occhi su un tizio misterioso..."
 
Sofia:" La mia fantastica coinquilina non sa nemmeno cucinare. Per quanto riguarda il mio lavoro, volevo diventare un medico e per ora sono solo un'infermiera. E di quale tipo misterioso stai parlando?"
 
Sara:" Ho notato che ti prendi più cura del tuo aspetto e non hai voluto parlare con quel bel fusto sulla spiaggia.. E comunque, puoi ancora diventare un medico."
 
Non ho scuse, invece, per le mie scarse doti culinarie.. rido con sofia, ma non le permetto di cambiare argomento.
 
Sara:" E hai ragione quando parli delle nostre carriere. Ma ti ricordi il nostro obiettivo? Aiutare le persone.  Ed è esattamente quello che voglio fare con te."
 
Sofia abbassa la testa. Sta pensando. Sto iniziando a convincerla! Bene!
 
A) Insisti.
B) le lasci il tempo di pensarci.*
 
Non voglio farle troppo pressione. Meglio che abbia il tempo di riflettere per bene.
 
È immersa nei suoi pensieri. Immagino che stia cercando di capire il ruolo che potrei avere nel gruppo. Sinceramente spero che non abbia niente a che fare con la banda.
 
Sofia:" Ok. Ne sei assolutamente sicura, sara? Sei pronta a mettere tutta la tua vita in pericolo?"
 
Annuisco lentamente. Mi vedo già in mezzo ai bambini spaventati, vedo la paura nei loro occhi che si dissolve al nostro arrivo.
 
Sofia:" E la caviglia? Ti fa ancora male? Come farai?"
 
A)  appoggi il piede a terra.
B)  insisti che per allora sarà guarita.*
 
Sara:" Non, più niente. Ho messo il piede sul tavolo solo per abitudine.."
 
Posso facilmente nascondere il dolore, che ancora avverto quando muovo la caviglia in un certo modo. Non sarà un problema!
 
Sara:" Ok. Andremo tra 3 giorni. All'alba. È già tutto organizzato. Puoi venire con noi."
 
~~~~~~
Ho trascorso una nottata parecchio movimentata. Non riuscivo a smettere di pensare alla rivelazione di Sofia di ieri sera.
 
La prossima volta che andrà al confine, mi unirò a lei. Voglio aiutare le persone ad attraversare il confine, curarle e portarle in salvo.
 
A) non vedo l'ora!*
B) sono preoccupata...
 
Da quando sono diventata specializzanda, il mio obiettivo è sempre stato quello di aiutare le persone bisognose.
 
Offrire le mie competenze mediche a delle persone che arrivano nel nostro paese è un modo perfetto per raggiungere questo obiettivo.
 
Ma devo smettere di pensarci. Ho dei pazienti da visitare!
 
Cerco senza successo di soffocare un grosso sbadiglio.. Poi mi dirigo verso l'entrata per lo staff della farmacia, sul retro dell'ufficio.
 
Mi ritrovo a fissare un paio di occhi neri che non riconosco. Chi è questo?
 
???" Salve. Lei chi è? Posso aiutarla in qualche modo?"
 
Uno splendido uomo dai capelli scuri in piedi all'ingresso della farmacia. Indossa un camice e sta sorridendo.
 
Sara:"Ehm.. dipende. Lei chi è?"
 
Lo sconosciuto indica il proprio badge come se stesse cercando di vendermi qualcosa. Si sta prendendo gioco di me..
 
A) gli chiedi come si chiama.*
B) Leggi il suo beige.
 
Sara:" Non sarebbe più semplice se mi dicesse il suo nome? Potrebbe rendere le presentazioni un po' più agevoli, no?"
 
L'uomo ride forte. Ha una risata molto contagiosa non posso fare a meno di sorridere.
 
???" Ok, già mi piace? Mi chiamo Tony Stevenson, sono il nuovo farmacista. Piacere di conoscerla, Sarah brown."
 
Come fa a sapere il mio nome? I suoi denti bianchi sono abbaglianti.
 
Tony:" Sì, so leggere un badge, ed è per questo che conosco il suo nome so che è una specializzanda."
 
Ok, mi ha decisamente rimesso in riga.. Ottimo, sara..
 
Tony:" Allora, cosa posso fare per lei? Di cosa ha bisogno?"
 
Sara:" Di un bel caffè.."
 
Tony ride di nuovo e mi porge un tubetto di vitamina che dovrebbe darmi un po' di energia. Alle mie spalle, Mike entra nell'ufficio.
 
A)  prendi le vitamine.*
B) non le prendi.
 
Le accetto con piacere e ne ingoio subito uno. Normalmente, dovrebbe fare effetto piuttosto velocemente.
 
Tony:" Ma ho anche un piccolo bonus, apposta per lei. Per essere sicuro che la giornata inizi davvero bene."
 
Tony mette via il tubetto di vitamine e mi porge una tazza di caffè con il vapore che ancora esce dal coperchio.
 
Tony:" Ecco qua! Un bel caffè nero per la signorina."
 
Da dove l'ha presa? Ah forse la borsa di Mary Poppins nascosta sotto il bancone della farmacia?
 
Tony:" Si starà chiedendo se sono una specie di mago, vero? Purtroppo no. Un certo Kwan me l'ha dato pochi minuti fa."
" E non sono riuscito a dirgli che non mi piace il caffè. È il mio primo giorno qui, vorrei fare una buona impressione."
 
Sara:" E cosa farà, Se Kwan le porterà il caffè tutti i giorni? Continuerà a mentirgli?!?"
 
Il sorriso di Tony si blocca per una frazione di secondo mentre mi allunga la tazza di caffè fumante.
 
A) prendi il caffè.*
B) rifiuti il caffè.
 
Sara:" Sì rilassi. Pensa di essere l'unico qui in giro a potersi permettere di fare delle batutte?"
 
Tony ride, all'apparenza sollevato. Prendo il caffè caldo e lo ringrazio.
 
Sara:"Kwan è un bravo ragazzo, vedrà. Probabilmente le ha portato il caffè per darle il benvenuto nel reparto."
 
Tony:" Sì, aveva proprio l'aria da bravo ragazzo. E anche la donna che era con lui, che era molto loquace.. Come si chiamava..?"
 
Sara:" Oliva, probabilmente. Adora parlare, con chiunque, compresi i pazienti, che per questo la adorano."
 
Tony sorride e poi guarda oltre me, verso qualcosa  alle mie spalle.
 
Tony:" E che mi dici di quel ragazzone dai capelli scuri dietro di te? Ha sempre un'aria così lunatica, sara? A proposito, non ti dispiace se ci diamo del tu detto, vero?"
 
Rido mentre annuisco. Tony mi ricorda Bubble.  Entrambi hanno la stessa facilità d'approccio con le persone. È davvero carino. Possiamo parlare con tranquillità.
 
Mi giro per guardare Mike e lo osservo per qualche istante. Sembra triste.. Non mi piace vederlo in questo stato.
 
Mike:" Lei non va molto per il sottile, vero? Vuole una mia foto, per caso?"
 
A)  gli rispondi.*
B) ti volti verso tony..
 
Sara:" Una foto per immortalare la tua espressione malinconica di oggi? No, grazie.."
" Quello è Mike stover. Per arrivare al suo lato piacevole, bisogna scavare in profondità.. molto in profondità.. molto in profondità davvero."
 
Scoppio a ridere. Mike fa un luogo sospiro.. E Vedo un piccolo scintillio negli occhi di Tony.
 
Tony:" Scavare in profondità.. Bene, mi piacciono le sfide!"
 
All'improvviso la porta dell'ufficio si apre ed entra Tiffany.. Le lanciò un'occhiataccia. Mike la ignora totalmente. Che cosa, oggi? Inizia a preoccuparmi.
 
Tiffany ci passa accanto con aria altezzosa e si avvicina a una delle cassettiere per estrarne alcune cartellete.
 
Si gira verso Tony e lo squadra con un certo appezzamento. Quindi fa una smorfia, come tra sé e sé. Cosa era quella, una minaccia?
 
Inarca un sopracciglio verso di noi e si appoggia la mano libera su un fianco, mentre nell'altra tiene le cartellette.
 
E la mia immaginazione o si atteggia a nuovo sceriffo dell'ospedale? Sfuggire alla polizia le ha davvero dato alla testa.
 
A) dici qualcosa.
B) la ignori.*
 
Dopo averle dato un'ultima occhiata, torno a rivolgermi a Tony. Voglio che sappia che la sto ignorando.
 
Sara:" Allora, Tony, hai incontrato altri membri dello staff con cui va d'accordo?Come Sofia, per esempio?"
 
Tony:" Ehm.. Non che io sappia. Ma tutti qui sembrano carini. Almeno, quasi tutti..."
 
Mi volto brevemente per guardare in direzione di Tiffany prima di scoppiare a ridere con Tony.
 
Ecco, adesso Tiffany sa che Tony è dalla nostra parte. La parte giusta.
 
Tiffany fa una specie di risata che sono più come uno sbuffo, poi alza il naso in aria come se avesse appena vinto una battaglia.
 
Probabilmente sta pensando al giorno in cui ha vinto la battaglia contro me e sofia, con le sue scatole di donazione che pensavamo fossero piene di farmaci rubati..
 
Altrimenti, perché dovrebbe mostrarsi così compiaciuta? Ma avrà quello che si merita. Alla fine, la pagherà!
 
Tiffany lancia a Mike il suo miglior sorriso, ma lui non la guarda nemmeno. Poi si allontana, ticchettando sul pavimento con i suoi tacchi alti.
 
Tony:" Quella non era la tipa che lavora alla reception? Che problemi ha?"
 
Sara:" Sapessi! Un giorno a pranzo ti racconterò tutto. Voglio presentarti alla mia migliore amica, sofia."
 
Tony:" Volentieri! Penso che mi troverò bene, qui."
 
Sentiamo il telefono di Mike squillare alle nostre spalle. Lo guardo con la coda dell'occhio e vedo che aggrotta la fronte, quando scopre il mittente.
 
Contrae la mascella e risponde. Poi ci dà le spalle, parlando a bassa voce. Ok, evidentemente non vuole che lo sentiamo..
 
Anche Tony lo guarda. Non voglio che mi chieda di Mike. Non saprei come rispondere.
 
A) trovi argomento di conversazione.
B) Vai a lavorare.*
 
Meglio non correre rischi e andare a visitare i pazienti, che mi stanno aspettando.
 
Ma proprio mentre sto per dire qualcosa, Tony inizia a parlare.
 
Tony:" Perché si nasconde? Ha dei problemi? Quale è il suo lavoro qui? È giovane, ma ce lo vede come chirurgo.."
 
Sara:" È specializzando come me. Ed entrambi vogliamo diventare chirurghi."
 
Tony:" Allora vi conoscete bene? E quanto? Mi sembra un vero stallone.."
 
Rido forte. Non ho mai pensato a Mike come a uno stallone! Me lo immagino a correre nei campi, a nitrire a tutte le giumente.
 
Sara:" Mike in effetti può sembrare uno stallone, ma io conosco meglio il suo supervisore.. Se capisci cosa intendo."
 
Alzo le sopracciglia ripetutamente. Tony mi fa un gran sorriso.
 
Tony:" Capito, tu preferisci i piani alti, ok.."
 
A) resti basita.
B) ci ridi sopra.*
 
Rido e alzo le mani. Non posso farci niente se Will è un mio superiore, gerarchicamente parlando.
 
Sara:" Non l'ho mai pensata in questi termini. Che posso dire, al cuore non si comanda!"
 
Tony:" Scommetto che è quello lì! Sembra importante già da come cammina. E lui?"
 
Indica qualcuno dietro di me. Mi volto e mi blocco.
 
Jarod è appena entrato nell'ufficio. Ci saluta con un cenno del capo e afferra il suo tablet.
 
Sara:" No, quello è Jarod harding. Un chirurgo traumatologico. Il supervisore del mio supervisore.."
 
Jarod:" Buongiorno. È il nuovo farmacista?"
 
Tony:" Sì, sono Tony Stevenson. Piacere di conoscerla, dottor Harding."
 
Jarod mi lancia una rapida occhiata. Ha appena notato che Tony sai il tuo nome. Sì, parlavamo di te, Jarod...
 
Jarod:" Benvenuto a bordo, Tony. Ci vediamo dopo, sara."
 
Jarod esce dall'ufficio. Mike è ancora nell'angolo a parlare al telefono. Sembra sempre più a disagio..
 
Tony:" Beh, penso che mi troverò veramente bene."
 
Ci scambiamo un sorriso complice. Ho la sensazione che Tony abbia messo gli occhi su Mike che su Jarod.
 
A) torni a lavorare.*
B) gli chiedi se ha qualcuno di speciale.
 
Comunque sia, la mia giornata non è ancora finita. Devo tornare al lavoro e provare a parlare con Mike prima di andarmene.
 
Sara:" Bene, spero che ti sentirai a casa fra di noi. Adesso ti lascio ai tuoi farmaci. Ci vediamo dopo."
 
Sorrido a Tony e vedo Mike che esce dall'ufficio. Ho bisogno di parlargli. Chiaramente non sta bene e non mi piace l'idea di lasciarlo così.
 
Seguo Mike nel corridoio, quasi di corsa. Quanto cammina velocemente! Soprattutto quando è infastidito.
 
Sara:" Mike, aspetta!"
 
Mike:" Cavolo, ma cosa sei? Un rilevatore di problemi? Non ho voglia di parlare, adesso.
" Non hai dei pazienza a cui badare, invece di pedinarmi?"
 
Sara:" Mike, si capisce chiaramente che c'è qualcosa che non va.. Che succede? E di nuovo tuo padre? Lascia che ti aiuti, almeno che ti ascolti."
 
Mike:" Sai benissimo che io non sono fatto così. Non ho nessuna voglia di parlarne."
 
Sara:" Quindi stai dicendo che non sei umano? Che il tuo cervello non funziona come quello di tutti gli altri? Se insisti a non parlarne, finirai per esplodere."
 
Mike si ferma di colpo e si volta verso di me. Quasi gli vado a sbattere contro. Fa un respiro profondo e poi mi mette le mani sulle spalle.
 
Mike:" In realtà, non è nemmeno questione di volerne parlare o meno. Semplicemente, non c'è niente che tu possa fare per aiutarmi.."
 
A) Ma io sono piena di risorse!*
B) posso sempre ascoltarti.
 
Sara;" Sono piena di risorse, lo sai."
" Chi dice che non sarò in grado di trovare un modo per aiutarti?"
 
Mike:" Ma le cose stanno così, sara.. Non c'è nessuna soluzione."
 
Arriviamo agli ascensori. Mike preme il pulsante. Lo seguirò. Non lascerò che se ne vada così facilmente.
 
Sara:" Non esiste un problema senza una soluzione, Mike. E tuo padre che infastidisce te e tua sorella? Cosa gli è preso all'improvviso?"
" Perché se la prende con voi?"
 
Entriamo nell'ascensore vuoto. Mike seleziona il piano terra.
 
Mike:" Non c'è niente di improvviso, come dici tu.. Se pensi che abbia avuto un'infanzia idilliaca..  Quel bastardo ha rovinato sempre tutto.."
 
Sono preoccupato per Mike. Ha delle occhiaie permanenti attorno agli occhi, come se non riuscisse mai a riposare.
 
Mike:" E ora.. da quando mia sorella ha ricevuto quella lettera, ha paura. E questo mi preoccupa."
 
Sara:" Ma di cosa ha paura, April di preciso? Mi avevi detto che tuo padre voleva riappacificarsi, giusto?"
 
Ho l'impressione che stiamo continuando la conversazione che non abbiamo terminato l'ultima volta.
 
Come ho detto a Tony, bisogna scavare molto in profondità per raggiungere il vero Mike. Ma in questo momento, sento che sto scavando con uno stuzzicadenti..
 
A) cerca di rassicurare Mike
B) continua a fare domande.*
 
Sara:" Ne hai parlato ad April? Pensi davvero che stia mentendo? O che sia tornato in realtà per trovarti?"
 
Mike:"Eh... Sì, no, e non lo so.. Dammi tregua, sara, stai facendo troppe domande contemporaneamente."
 
Mike si strofina le braccia. Adesso ho capito! Perché so perché sono così preoccupata per lui: sembra drogato in attesa della prossima dosa!
 
Sara:" Mike, hai preso un'altra di quelle pillole? L'altra volta hai preso  Adderall, o qualcos'altro?"
 
Mike:" Non parlare di cose che non consci, sara."
 
Le porte dell'ascensore si aprono e seguo mai nel corridoio.
 
A) ti arrabbi.
B) mantieni la calma.*
 
Non devo mostrarmi ferita o si richiuterà di nuovo.
 
**********
 
Finalmente Sofia  ha svelato il suo segreto, ma in che si starà per cacciare Sara?
 
E Mike? Si sta drogando?

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