Capitolo 19

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Cosa ci fa Neema alla porta di Jarod? A quest'ora della notte, poi? Che io sono qui mezza nuda ancora in fiamme per il nostro incontro rovente...
 
Devo fare qualcosa! Afferro rapidamente le calze, il topo, la gonna e le mutandine e indosso tutto il più velocemente possibile.
 
Che ergogna. Mi sento il viso rosso e le gambe che tremano. Migliaia di domande mi vengono in mente.
 
Perché Neema è venuta a casa di Jarod a quest'ora della notte? E soprattutto, perché Jarod la sta facendo entrare come se fosse la cosa più naturale del mondo?
 
Dopotutto, io e Jarod eravamo nel bel mezzo di qualcosa di importante...
( Importante è un eufemismo!)
 
A) hai dei dubbi.*
B) Sei sicura di te.
 
Almeno pensavo fosse importante. Sarebbe stata la nostra prima notte insieme... ma immagino che non fosse così importante per Jarod.
 
Sbircio dal bagno e vedo Jarod e Neema. Sono lì, nell'altro d'ingresso, a parlare. Non mi vedono.
 
Anche se la sua presenza mi infastidisce, non posso fare a meno di notare il sorriso radioso di Neema, nonostante l'espressione stanca.
 
Deve aver pianto, lo capisco dal trucco sbavato, probabilmente dopo aver saputo dell'incidente di Adrian. Eppure è più bella che mai.
 
Mentre mi vesto, non posso fare a meno di maledire il destino che ha interrotto il mio dolce momento con Jarod.
 
Essere interrotti è già abbastanza frustrante, ma essere interrotti da Neema, una ex di Jarod, è ancora peggio.
 
Eccomi nella situazione più imbarazzante di sempre. Inoltre Jarod è Neema, stanno ancora parlando vicino alla porta, impedendomi di sgattaiolare fuori.
 
( Dai, Sara, non puoi nasconderti in bagno per sempre, devi uscire e incontrarla!)
 
Raccolgo tutto il mio coraggio, prendo le scarpe ed esco dal bagno per unirmi a loro.
 
Mentre cammino verso di loro, Neema mi nota immediatamente.
 
A) Rimani indifferente.
B) cammini verso di loro, sorridente.*
 
Anche se sento lo sguardo di Neema su di me, le mostro il mio sorriso più dolce di sempre.
 
Anche se la sua espressione mi  infastidisce e mi fa venire voglia di urlare non voglio che lo sappia.
 
Neema:" Jarod, avresti dovuto dirmi che non eri solo. Spero di non disturbarti.".
 
( Certo che disturbi! L'unica cosa che ti dà il benvenuto qui stasera è lo zerbino all'ingresso...)
 
Jarod si gira a guardarmi e mi invita a unirmi a lui e Neema nella loro conversazione.
 
Jarod:" Non ci stai disturbando affatto. Questa è sara, uma mia grande amica che lavora al Blue Swan!"
 
"Amica"?!?  Ho voglia di strangolarlo. Mi ha fatto la dichiarazione d'amore più romantica del mondo solo un minuto fa.
 
Faccio del mio meglio per nasconderlo. Non voglio agitare le acque. Almeno non qui, e non ora.
 
Neema:" Sai, che puoi dirmi tutto, Jarod. Ti è permesso avere amici... anche amiche intime."
 
Aspetta un attimo... sta cercando di dire che siamo una di quelle coppie di amici con benefici? L'avventura di una notte?  Un'amica di scopate? Per chi mi prende?
 
A) Rispondi a Neema.*
B) Resto in silenzio.
 
sara:" Non sono un avvocato, ma sì, per quanto ne so, non c'è niente nella costituzione che impedisca a Jarod di di avere amiche, anche amiche intime."
 
Jarod mi lancia un'occhiataccia. Forse non avrei dovuto essere così sarcastica. Sono immediatamente infastidita da me stessa.
 
Jarod:" sara,  questa è Neema, la mia amica della Tanzania. E la sorella di Adrian."
 
Noto che Jarod presenta anche Neema come un'amica, proprio come ha fatto con me pochi secondi fa. Ci sta mettendo sullo stesso livello?
 
Sono un po' sconvolta, ma faccio del mio meglio per mantenere la calma e non lasciare che si veda.
 
Neema tende la mano freddamente, e mi costringe a stringerla senza dire una parola.
 
Neema:" Non volevo disturbarti, ma mi sono dovuta occupare di alcune questioni per l'ospedale, prima di partire. Sono arrivsta il prima possibile."
"Ma non ho avuto il tempo di prenotare una stanza. E dato che era molto tardi, mi chiedevo se magari mi potessi aiutare tu, Jarod?"
 
Jarod:" Certo, sai che sei la benvenuta in qualsiasi momento Neema. Nessun problema, puoi restare qui... Beh, se va bene anche a te, Sara..."
 
A)  Capisci Jarod.*
B) Sei turbata.
 
Annuisco. È casa di Jarod, può fare quello che vuole. Inoltre, la nostra notte d'amore non era programmata, è semplicemente capitata.
 
Non è che aspetti questo momento da giorni... anche se non è che la cosa mi dispiacesse. Tutt'altro!
 
Jarod:" Ottimo. Allora, lasciami andare a preparare alcune cose di cui avrai bisogno per sistemarti. Torno subito."
 
Jarod se ne va, lasciandomi con Neema. Lei mi sta fissando, chiaramente a disagio come me.
 
Neema:" Sono felice di incontrarti, finalmente! Ho sentito tanto parlare di te. Molte volte."
 
sara:" Oh, veramente? Cosa buone, spero."
 
Neema sorride. Non so come interpretarlo.
 
Neema:" Mi dispiace per questa intrusione inaspettata, ma spero non ti dispiacerà se prendo in prestito Jarod per stanotte.... Te lo restituirò subito, promesso."
 
Annuisco, per far sapere a Neema che va bene, anche se sento un accenno di ipocrisia e di condiscendenza nella sua voce.
 
Neema:" Dopotutto, non state mica insieme.  Sono sicura che potrai tranquillamente fare a meno del tuo amico, per una notte."
 
A) A che gioco sta giocando?*
B) Mantieni la calma.
 
Mi chiedo cosa abbia cercato di dire con quellultima osservazione. Deve avermi vista mentre mi vestivo in bagno prima che mi unissi a loro.
 
sara:" Sono sicuro che Jarod sarà felice di parlare con te. Tanto lo avrò tutto per me più tardi."
 
Neema mi sorride, il che mi fa ribollire il sangue.
 
Anche se non è apertamente cattiva o sprezzante nei miei confronti, avverto comunque una certa tensione tra di noi.
 
Una tensione che è come uno stoppino pronto a prendere fuoco alla  più piccola scintilla.
 
Una cosa è certa: Neema e io siamo in competizione, e lei ha chiaramente un problema con me.
 
Nonostante ciò, non posso fare a meno di pensare alla tragedia che si è abbattuta su di lei e la sua famiglia con l'incidente di Adrian.
 
A) le dimostri il tuo sostegno*
B) Non dici nulla.
 
sara:" So di tuo fratello, mi dispiace molto... Non posso immaginare quanto debba essere difficile per te. Se c'è qualcosa che posso fare..."
 
Neema mi guarda dall'alto in basso, poi si gira a guardare la camera da letto di Jarod, come per mettere in chiaro che le mie parole non hanno alcuna importanza per lei.
 
Neema:" Sì, certo. Grazie, Sei molto gentile. Ogni aiuto è ben accetto...."
 
Jarod torna, sorridente, con le braccia piene di coperte e asciugamani. Non hai idea di cosa stia succedendo tra me e Neema.
 
Ma non appena mette le cose sul divano, il volto, di Neema cambia. La donna si butta tra le braccia di Jarod e scoppia in lacrime.
 
Jarod di volta e mi lancia uno sguardo interrogativo, ma io non dico nulla e scrollo le spalle.
 
Mentre Jarod sussurra parola rassicurante nell'orecchio di Neema, mi rendo conto che la mia presenza e indesiderata e raccolgo le mie cose per andarmene.
 
Mentre mi dirigo verso la porta, Jarod chiede a Neema di sistemare sul divano letto e mi segue.
 
Jarod:" Sara, mi devi scusare. Non mi aspettavo che la nostra serata finisse così, ma non ho scelta. Non posso lasciare Neema in questo stato...."
 
Anche se sono estremamente frustrata, non voglio rendere le cose più difficili per Jarod. Immagino che anche lui avrebbe preferito che le cose andassero diversamente.
 
A) Accetti le sue scuse.*
B) Non dice nulla.
 
Sorrido a Jarod per fargli sapere che lo capisco e che non ho niente contro di lui.
 
Jarod:" Stiamo solo rimandando, e sono sicuro che la prossima volta sarà ancora meglio. Te lo posso garantire. È una promessa.."
 
sara:" Lo spero davvero. Ma fino ad allora, prenditi cura della tua amica. Probabilmente ha bisogno di parlare, è  tu sembri essere la persona più adatta per ascoltarla."
 
Jarod sorride e si china per baciarmi. Sentire le sue labbra calde sulle mie mi fa dimenticare tutto il resto.
 
Turto a un tratto, la tensione con Neema mi appare ridicola. Jarod è qui, con me, a baciarmi. E questo è tutto ciò che conta.
 
Neema:" Jarod? Che stai facendo? Puoi farmi vedere come si tira fuori il divano letto? Hai intenzione di lasciarmi qui tutta sola?!?"
 
Alzo, gli occhi al cielo. Non solo Neema mi sta impedendo di trascorrere la notte dei miei sogni con Jarod, ma me lo sta praticamente strappando dalle mani.
 
Jarod capisce dall'espressione sul mio viso che sto per perdere la pazienza e mi bacia sulla fronte, accarezzandomi la guancia.
 
Jarod:" Hai appena vinto un biglietto gratis per passare una notte in paradiso con me. La giostra non è rotta... È solo in manutenzione per stasera."
 
A) lo provochi.*
B) Te ne vai.
 
sara:" Spero che non resterà in manutenzione troppo a lungo, perché conosco qualcuno che vorrebbe tanto provare quelle montagne russe."
 
Mi indico con il dito e mimmo la parola "io" senza far uscire suoni, per assicurarmi che capisca che non sto parlando di Neema. Jarod sorride.
 
Mentre Jarod chiude la porta dietro di me, ci scambiamo un sorriso e un lungo sguardo pieno di lussuria che mi fa sciogliere dentro....
 
Lo lascio a Neema, per stasera. Con tutto quello che sta passando avrà bisogno di parlare con Jarod.
 
Ma la prossima volta, terrò Jarod  tutto per me. Sarà solo e soltanto mio.
~~~~
Dopo una notte molto breve, raggiungo l'ingresso del Blue Swan, pensando ancora a ciò che è avvenuto ieri sera nell'appartamento di Jarod.
 
È stata una notte intensa, ma non per le ragioni che pensavo io... purtroppo!
 
Tutto è iniziato bene, Jarod e io stavamo per passare una notte di fuoco insieme quando Neema si è presentata alla porta senza invito.
 
Sono contenta di aver avuto la possibilità di conoscerla, ma avrei preferito non dover sacrificare il momento romantico con Jarod.
 
A) Andrà meglio la prossima volta.*
B) E se non ci fosse una prossima volta!
 
Spero di rivedere presto Jarod in circostanze migliori e di poter trascorrere in pace una serata tutta nostra, senza essere disturbati da nessuno.
 
Quando arrivo al Blue Swan, mi imbatto in Mike, che brontola mentre si lega e slega i lacci delle scarpe. C'è qualcosa che lo preoccupa.
 
Penso a quando ci siamo imbucati alla festa di Rick a Santa Monica e al nostro incontro con Edward.
 
Forse Mike ci sta ancora pensando? Devo ammetterloa, ci penso anch'io. Non è una decisione facile da prendere.
 
Denunciare Edward e forse dover affrontare la vendetta di Richard.
 
O guardare dall'altra parte e lasciare che il traffico dei farmaci del Blue Swan vada avanti senza fare nulla.
 
Mike tira una stringa così forte che finisce per romperla ed esplodere di rabbia
 
Sara:" Mike, é solo una stringa, rilassati. Se ti offro un caffè da John-le, mi dici qual è il problema?"
 
mike:" Certo... Va bene.. Ti seguo. Non lascerò che la mia giornata venga rovinata da una stupida stringa."
 
( Bene, prenditi pure gioco di me, se vuoi. Sei l'unico che crede alla storia della stringa rotta. Sappiamo entrambi che qualcos'altro ti sta irritando così tanto.)
 
John-le mi consegna un caffè, che porgo s Mike, mentre lui mi abbaia  un grazie.
 
A) mike vuole parlare.
B) Mike vuole che lo lasci stare.
 
Mike non avrebbe mai accettato di seguirmi se non avesse voluto parlare. È difficile fargli fare qualcosa quando non vuole. Specialmente parlare!
 
Ma dovrò iniziare io la conversazione. Conoscendolo, non inizierà a parlare da solo, dovrò tirargli fuori le parole....
 
sara:" Pensi che Richard se la prenderebbe con noi, se denunciassimo il traffico di suo figlio?"
" Ha già tagliato uno dei posti del secondo anno. Potrebbe farcela pagare in mille modi per aver scoperto le attività illecite di Edward..."
 
Accanto a me, Mike  sorseggia il suo caffè, tenendo il caffè tra le mani. Guarda in lontananza senza rispondere, come se fosse perso nei suoi pensieri.
 
sara:" Edward avrebbe il sostegno finanziario di suo padre e dei suoi avvocati. Ma voglio credere che il nostro sistema giuridico potrebbe fare qualcosa."
"Nel peggiore dei casi, c'è sempre l'investigatore privato di Chuck, che ha spaventato Jeffrey. Ma preferirei evitarlo..."
"Non è vera giustizia, quando si "spaventa" qualcuno invece di fargli affrontare le conseguenze delle sue azioni. Non trovi?"
 
Mike:" Eh? Sì, certo, hai ragione. La legge è dalla nostra parte. Finiranno per pagare per tutto questo..."
 
Mike si porta il caffè alle labbra, accigliato. Sembra sconvolto, ma non riesco a capire il perché.
 
Avrei tutte le ragioni per essere infastidita, ma conosco Mike abbastanza bene da sapere che non devo prenderla sul personale.
 
A) il suo lato misterioso gli si addice.*
B) è più bello quando sorride.
 
Mike è molto bello quando sorride. Ma non sarebbe lui, senza il suo lato meditabondo.
 
È il suo stile, dopotutto! E devo dire che gli si addice. Gli dona un'aria oscura, intensa, impenetrabile, che lo rende davvero affascinante.
 
Mike finisce il suo caffè in un sorso, poi schiaccia il bicchiere con la mano e lo getta con rabbia nel bidone della spazzatura.
 
sara:" È chiaro che c'è qualcosa che ti turba. Sai che puoi parlare con me invece di prendertela con quel povero bicchiere."
 
Mike:" Sì, scusa, Sara, si tratta di April. Ti ricordi quel taglio che aveva sulla mano? Quello che abbiamo curato l'ultima volta?"
" Beh, ieri April mi ha confessato che è stato nostro padre a farglielo. Ha detto che è stato un incidente, ma io non le credo."
" Volevo preparargli delle ostriche e si è tagliata quando mio padre ha cercato di toglierle il coltello dalle mani per aiutarla."
 
sara:" Tutti ci stiamo tagliati cucinando, almeno una volta nella vita. Ma perché non l'hai detto subito?"
 
Mike:" Per non farmi preoccupare, a quanto pare. Pensava che se mi avesse detto che era stato nostro padre a farle del male, sarei impazzito..."
" E aveva ragione! Sono così arrabbiato che mi abbia mentito!"
" La cosa peggiore è che non sopporto di vederla cadere nella trappola di mio padre. È sempre stato bravissimo a manipolare tutti quelli che lo circondano."
" Dopo tutto quello che c'ha fatto, non riesco a capire come lei possa averlo perdonato così facilmente."
 
A) ascolti Mike
B) gli dici  la tua opinione.*
 
sara:" Hai provato a parlarle, per capire come va con tuo padre e cosa ne pensa lei?"
 
Mike guarda in cagnesco. Non avrei dovuto aprire bocca così presto.
 
Mike:" Lei non se ne rende conto perché non ha vissuto le stesse cose che ho vissuto io. Sono stato io a doverla proteggere, a prendermi cura di lei..."
" Sono cresciuto spaventato a morte che le sarebbe potuto succedere qualcosa di brutto. E per questo non potrò mai perdonare mio padre, mai!"
 
sara:" Sei sicuro che dopo tutti questi anni, tuo padre non sia cambiato? Per voi, magari? Forse gli anni in prigione lo hanno cambiato."
 
Mike:" Se davvero avesse voluto cambiare per il nostro bene, l'avrebbe fatto molto tempo fa. Ormai è troppo tardi."
 
sara:" E April? Hai mai pensato di fidarti di lei? Forzse ha delle buone ragioni per credere che tuo padre voglia davvero farsi perdonare."
 
L'espressione di Mike si indurisce all'improvviso. Si acciglia e mi guarda.
 
Mike:' Che ne sai tu? Chi sei tu per darmi un consiglio? Tu non conosci mio padre e non hai idea di cosa sia capace."
" Dovresti farti gli affari tuoi, sara, invece di parlare di cose che non capisci."
 
A) Capisci la sua rabbia.
B) Dici a Mike che sta esagerando.*
 
sara:" Dovresti darti una calmata, se non vuoi che tua sorella e i tuoi amici ti girino la spalle!"
 
Mike si rende conto di aver esagerato e abbassa lo sguardo.  Riesco a vedere tutta la confusione e il dolore che prova.
 
Mike:" Scusa, Sara. Non avrei dovuto parlarti così. So che stai solo cercando di aiutarmi. Ma è un, diciamo... un argomento difficile per me."
 
È abbastanza chiaro che Mike è dispiaciuto per essersi arrabbiato così tanto. È da un po' che non lo vedo così!
 
Ma quando torniamo al Blue Swan, improvvisamente, mi chiedo se Mike riuscirà a rimanere calmo quando sarà con i suoi pazienti.
 
L'ultima cosa di cui ha bisogna è perdere le staffe e fare una scenata al lavoro davanti a tutti.  Sarebbe un colpo tremendo per la sua carriera.
 
Naturalmente, io potrei approfittarne per assicurarmi il posto del secondo anno, ma mi rifiuto di farlo. Oggi, Mike, è un amico e un collega.
 
A) Meglio avere Mike come amico.*
B) Meglio avere Mike come collega.
 
Alla fine, anche se non l'avrei mai creduto possibile quando l'ho conosciuto, Mike si è rilevato un amico su cui posso contare.
 
 È stato sempre presente, quando ho avuto bisogno di lui, e non mi ha mai voltato le spalle nei momenti di difficoltà.
 
Per tutti questi motivi, Mike è un amico che merita di essere apprezzato per il suo vero valore.
 
sara:" Non puoi rischiare di fare una scenata al blue swan. Devi essere irreprensibile, se vuoi avere la possibilità di ottenere il posto dell'anno prossimo."
 
Mike:" Hai ragione  non dovrei arrendermi. Non posso permettere che mio padre mi rovina carriera."
 
sara:" Esatto! E nel frattempo, quando la caffeina si sarà esaurita, se avrai ancora sete ti prenderò un bel tè alle erbe per calmare i nervi."
 
Riesco a strappare l'ombra di un sorriso a Mike.... Sorriso che scompare all'istante non appena entriamo in ospedale per iniziare la nostra giornata.
 
Dopo la chiacchierata con Mike, entro nello spogliatoio e vado verso il mio armadietto. La stanza é vuota.
 
Spero davvero che Mike non c'è dalla rabbia e riesca a stare calmo con i pazienti.
 
Il mio sguardo all'improvviso si sofferma sull'armadietto di Adrian. Penso ad Adrian e Sofia, e mi commuovo....
 
La povera Sofia dev'essere così sconvolta e preoccupata per lui. Meno male che so che è circondata dalla sua famiglia.
 
Sento la porta sbattere alle mie spalle. Mi giro e vedo Camilla che, come al solito, si dirige direttamente al suo armadietto senza dire una parola.
 
sara:" Camilla? Hai notizie di Adrian? C'è qualcosa che dovrei sapere?"
 
Camilla:" Purtroppo, è ancora in coma. È classificato come livello 6. Sai cosa significa..."
 
Ci scambiamo uno sguardo scoraggiato. Sappiamo entrambi esattamente cosa significa. Un 6 sulla scala del coma di  Glasgow non è un buon segno. È un coma grave.
 
A) dubiti di te stessa
B) Non perde la speranza.*
 
Camilla e io sappiamo entrambe che, in realtà non significa niente. Adrian potrebbe svegliarsi da un momento all'altro. Oppure no...
 
In questo genere di situazioni, è meglio rimanere fiduciosi. Anche se è in coma, Adrian ha bisogno che noi rimaniamo forti, fiduciosi e ottimisti.
 
Pensare al dolore di Sofia mi fa male al cuore. Riesco a malapena a immaginare come mi sentirei, se fossi il suo posto.
 
Sono sicuro che sarai disperata è triste come lei, cercherei supporto tra i miei amici e la mia famiglia.
 
Per un breve istante, mi chiedo come mi sarei sentita se Will avesse avuto un grave incidente quando stavamo insieme.
 
A) Sarebbe stato orribile.*
B) Avresti avuto coraggio.
 
Avrei cercato di mantenere l'umore alto per il suo bene, di rimanere fiduciosa senza cadere nella disperazione.
 
Una volta sola, però, mi sarei lasciata andare e avrei proceduto alla tristezza, finché non avessi pianto tutte le mie lacrime.
 
Camilla apre la porta del suo armadietto, ed entrambe ci infiliamo la divisa.
 
Camilla:" L'incidente di Adrian è stato così improvviso. Solo il giorno prima l'ho visto camminare tutto impettito lungo il corridoio.... Non riesco ancora a crederci."
" Lavorare qui a volte ci fa dimenticare che non siamo immortali. Siamo fragili quanto i nostri paziente."
" Razionalizziamo la morte per tenerla a distanza, ma dimentichiamo che tutto può cambiare in un batter d'occhio."
 
Camilla è rimasta scossa da quello che è successo ad Adrian. Sembra confusa e triste.
 
Camilla:" Sai, sara, ho pensato... alla tua proposta di aiutarmi... a risolvere i miei problemi con la mia famiglia."
" Ho deciso che ne avrei parlato con Andrea e... ha detto che è una buona idea."
 
Mi fermo un secondo prima di chiudere la porta. Non mi sarei mai aspettata che Camilla accettasse il mio aiuto così facilmente.
 
A) Sei felice che abbia accettato il tuo aiuto.*
B) Non dici nulla.
 
Sorrido a Camilla per assicurarle che sono pronte a darle una mano. Se vue il mio aiuto per rimettersi in contatto con la sua famiglia può contare su di me.
 
Camilla:" Voglio che mi aiuti, ma non con quelle tue tecnicahe di karate o Zen. Posso farcela benissimo anche senza. Grazie"
 
Mi sbagliavo. È la solita Camilla Anche se personalmente direi che il karate mi è stato di grande aiuto. Non sa cosa si perde!
 
********
 
Ed ecco una Neema molto irritante e cattiva, che cercherà di riprendersi Jarod a qualunque costo.
 
Ma io a Jarod l'avrei picchiato davanti a lei. Una amica?
Ma poi se sono una amica perché mi chiedi se per me va bene? Molto contraddittorio.
 
Ed ecco che Mike ritorna sulla scena.
 
E Camilla? Che aiuto vorrà da Sara?
 
Lo vedremo presto.

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