Capitolo 11 ( 5 part)

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Esco dalla stanza del mio ultimo paziente dopo avergli detto che è libero di andarsene.
 
Sì sì era incrinato una costola mentre sostituiva alcune tegole sul tetto non riusciva a credere di avere avuto un incidente così "stupido".
 
( come se ci fossero incidenti intelligenti.. Ma non c'è bisogno di essere sarcastica, sara, lo sai che voleva dire.. )
 
Ma sì, la vita è piena di piccoli pericoli quotidiani, come cambiare una lampadina o portare fuori la spazzatura.
 
O guidare in mezzo al deserto per aiutare un gruppo di rifugiati al confine.. Sto minimizzando, quando dico un "piccolo pericolo quotidiano".
 
So molto bene che il pericolo è reale, certo di più che portare fuori la spazzatura o cadere giù per le scale.
 
A) sei preoccupata.
B resti ottimista.*
 
Non ha senso indulgere in questi pensieri oscuri. Terrò alta la guardia, ma non passerò la vita ad aspettarmi il peggio.
 
Ad aspettare costantemente che succeda qualcosa, vedendo solo il bicchiere mezzo vuoto, e così via.. Non è da me. ..
 
Faremo del nostro meglio per aiutare i prossimi rifugiati. E decideremo al momento il da farsi, in caso di pericolo.
 
In questo momento, devo cambiarmi per andare al dojo e trovare Sofia per chiederle conferma di quando partiamo.
 
Mi cambio in un lampo e trovo Sofia che fa nervosamente avanti e indietro nel corridoio accanto al banco della reception. Che sta aspettando?
 
Mi aveva detto che ci saremmo incontrati nel parcheggio non appena finito il turno..
 
sara:" Tutto a posto, sofia? Non sembri molto in te.."
 
sofia:" Devo fare una breve sosta in farmacia prima di andare.. Se capisci cosa intendo. Ma Tony non si decide ad andarsene.."
 
So molto bene cosa intende dire: vuole prendere dei farmaci per i rifugiati. Ancora non sa niente di Will...
 
sofia:" E abbiamo bisogno di più antidolorifici oppiacei, ne abbiamo a malapena per un viaggio. Se dovessero esserci molti feriti, li finiremmo subito.."
 
Devo dirglielo. Non posso lasciare che resti invischiata in questa cosa senza far nulla.
 
A) sei diretta
B) ci giri intorno.*
 
sara:" Riguardo ai farmaci.. c'è stato un cambiamento di programma. Diciamo che abbiamo avuto un aiuto provvidenziale."
 
Sofia solleva un sopracciglio con aria sospettosa.
 
Sofia:" Di che stai parlando? Aiuto provvidenziale da parte di chi?"
 
Sofia fa una faccia impaziente, vuole che sputi il rospo. Ma glielo avrei detto comunque..
 
sara:" Will."
 
sofia:" Lo sapevo. Dopo la tua lezione sulla fiducia cieca e la condivisione, avrei dovuto sapere che glielo avresti detto."
" E qual è stata la sua reazione?"
 
Sara:" Va tutto bene, non preoccuparti. L'ha presa bene. È solo un po' preoccupato per me. Più che altro, voleva aiutarmi, senza nessuna esitazione."
" Non vuole che corriamo tutti i rischi noi, e visto che siamo già coinvolte nella faccenda del furto dei farmaci.."
" Dice di volerci aiutare e farsi carico di parte del compito. A dire il vero, non ho avuto molta scelta.."
 
Sofia:"Però dai.. Avrevi promesso di non farne parola con nessuno, e alla prima occasione spifferi il tutto a Will?"
 
Sara:" No, non è stata la prima occasione. Ho aspettato a parlargliene. Ho riflettuto bene prima di prendere una decisione."
 
Sofia si appoggia alla parete e sospira. Mi appoggio accanto a lei.
 
Sofia:" Ti fidi di lui? Intendo al 100%?"
 
A) sì.*
B) in teoria.
 
Certo che sì. Will è uno su cui si può contare, un uomo di parola.
 
sara:"Sì, certamente. Altrimenti, non gliene avrei mai parlato. Possiamo fidarci di Will, non temere."
 
Sofia fa un profondo respiro prima di voltarsi verso di me.
 
Sofia:" Ok. In ogni caso, Ormai non ci resta molta scelta."
" Dopo quella storia con Tiffany e Angela, non doversi preoccupare dei farmaci è un vero sollievo. Se riusciamo a mantenere un profilo basso.."
 
Sara:" Certo. Se riusciamo a passare inosservate con la polizia, o con chiunque.."
" Per quanto riguarda Will non temere. È dalla nostra parte. Non c'è nulla di cui preoccuparsi."
 
Sofia sembra rassegnata al nuovo corso degli eventi. Nonostante tutto, vedo ancora della preoccupazione nei tuoi occhi.
 
sara:" Sei preoccupato per il prossimo viaggio? O sei ancora pensando a Will?
 
sofia:" Non è niente. Mi serve solo un momento per digerire l'idea. È stato un po' improvviso, ecco tutto. Ma se lui può occuparsi dei farmaci, va bene.
" Farò una bella lista di quello che ci serve e che non possiamo acquistare senza ricetta. Però lo sai come andrà a finire, sara.."
 
A) posso immaginarlo.*
B) non proprio.
 
sara:" Non possiamo lasciare che Will, a qualunque altro, corra per sempre dei rischi.."
 
sofia:" Non possiamo continuare a rubare farmacia al Blue Swan in eterno. Prima o poi, dovremmo trovare un'altra soluzione."
 
sara:' Certo, ma nel frattempo, dobbiamo arrangiarci con quello che c'è, e Will è disposto ad aiutarci. Sa quali sono i rischi che corre."
 
sofia:" Molto bene, allora sui farmaci siamo d'accordo faremo a modo tuo. Ora vado all'appartamento. Sei pronta per dopo?"
 
sara:" Mi passi a prendere al dojo come avevamo deciso?"
 
sofia:" Ti passo a prendere dove vuoi, cicha, ma guido io."
 
Sofia se ne va con un sorriso. Non vedo l'ora di sfogarmi un po' prima di tornare nel deserto per un'altra scarica di adrenalina.
 
~~~~
 
La Mustang solleva una piccola nuvola di polvere alle nostre spalle. Il sole non è ancora sorto, e sentiamo la brezza fresca della notte.
 
Mi sembra che qualcuno ci stesse seguendo, ma poi l'ho perso di vista e non voglio preoccuparmi a vuoto.
 
Non mi sono ancora del tutto abituata a questo genere di attività, ma non sono stressata come l'ultima volta.
 
La prima volta è sempre la più difficile, specialmente se stai aiutando dei rifugiati a oltrepassano il confine.
 
È solo il mio secondo viaggio ma mi sento un po' più calma.
 
Non sono del tutto spensierata, però, il pericolo è reale!
 
A) senti la paura
B) combatti la paura.*
 
Non devo lasciare che la paura si impadronisca di me. Anche se fa parte dello spirito di sopravvivenza, è una cattiva consigliera.
 
Un cattivo consiglio è l'ultima cosa che serve quando si autano rifugiati nel mezzo del deserto.
 
Resto calma e respiro a fondo per controllare il battito del cuore e i miei pensieri, affinché la paura abbia il sopravvento.
 
La Mustang percorre una strada dissestata nel deserto. Sofia la parcheggia fra alcuni alberi, lontano da occhi indiscreti.
 
Controlla il GPS sul telefonino e iniziamo a camminare in silenzio nel buio.
 
sofia:" Non devono essere lontani, andiamo."
 
Oltrepassiamo macigni, arbusti e macchia di vegetazione prima di raggiungere una piccola radura. All'improvviso scorgo due persone sedute contro il tronco di un albero.
 
Raquel:" Ah, eccole! La coppia dell'ospedale!"
 
Rachele si alza e si unisce a noi. L'altra figura non si muove. Raquel ci abbraccia rapidamente a mo' di saluto.
 
La figura resta nascosta nella semioscurità del sole che sta per sorgere.
 

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