Capitolo 18 ( 5 part)

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Mai Lan:" È uno dei nostri dottori... Adrian. A quanto ne sappiamo, questa mattina ha avuto un incidente d'auto. Un grave incidente d'auto..."

Sofia si blocca si porta una mano tremante alla bocca. Le resto accanto, sostenendola.

Per un momento, non riesco a muovermi, scioccata dalla notizia.

Avevo paura che fosse Jarod, ma il peggior incubo è diventato realtà per la mia migliore amica.

Riesco a malapena a immaginare l'effetto che l'annuncio ha avuto su di lei. Le resto accanto e mi accorgo che sta tremando.

Mai Lan:" Stai bene, Sofia? Siediti. Ti porto un po' d'acqua."

Mentre Mai Lan corre verso il distributore, prendo la mano di Sofia. Balbettando, si gira verso di me.

Sofia:" Non dirmi che... No... Non può essere... Non posso crederci...."

Lo stesso pensiero che è venuto in mente a me, anche se non ho avuto il coraggio di dirlo. Fortunatamente, Mai Lan torna con un bicchiere d'acqua, che consegna Sofia.

Mai Lan:" No, Andrian non è morto. Ma le sue condizioni sono critiche. Ha subito un grave trauma cranico. Stiamo facendo tutto il necessario per portarlo qui più velocemente possibile."

A) Cerca di saperne di più.*
B) risparmio Sofia i dettagli.

sara:" Le sue condizioni sono stabili? Abbiamo una diagnosi preliminare?"

Mai Lan:" Per ora non sappiamo molto. Shin è alla guida dell'elicottero che lo sta portando al Blue Swan. Ne sapremo di più una volta che sarà arrivato."

Vedo che Sofia assimila queste informazione. Non singhiozza e non è in preda all'agitazione.

Il suo sguardo si perde nella parete della reception mentre delle lacrime le scorrono silenziosamente lungo le guance, cadendo nel bicchiere d'acqua.

Mi siedo vicino a Sofia e la abbraccio teneramente. Sono sorpresa dalla sua mancanza di reazione.

Non è da lei, di solito é così comunicativa Ma è come se si fosse spenta, incapace di esprimere alcuna emozione...

Di solito Sofia è estroversa, non é il tipo da trattenere le proprie emozioni. Non riesco a immaginare quanto debba essere scioccata per reagire In questo modo.

Sofia:" Ho paura, Sara. Sento che è successo qualcosa di veramente brutto... e che non lo vedrò mai più..."

A) rassicuri Sofia.*
B) la abbracci.

Sofia tende ad aspettarti sempre il peggio, ma devo cercare di rimanere positiva. Non sappiamo ancora niente!

sara:" Finché non sapremo esattamente cosa è successo cerca di non pensarci. Adrian ha bisogno che tu sia forte e mantenga tutta la tua lucidità."

Sofia annuisce in silenzio. Anche se con grande sforzo, si porta il bicchiere d'acqua alle labbra e bevve un sorso.

Mai Lan mette una mano sulla spalla di Sofia e la guarda con empatia. Quindi prende il tablet e si passa rapidamente una mano tra i capelli.

Mai Lan:" Ora devo andare. Adrian non sarà in grado di prendersi cura dei suoi pazienti, quindi devo riassegnarli tutti il più presto possibile. Scusatemi."

Mi scuso anche io e corro dietro a Mai lan.

sara:" dottoressa Dinh.... Odio doverglielo chiedere, ma era a conoscenza del rapporto tra Sofia e Adrian?"

Mai Lan:' Assolutamente no. Se l'avessi saputo non glielo avrei mai detto cosi. Avrei cercato di trovare un momento migliore per parlarle."

Mai Lan si gira e guarda tristemente Sofia. È chiaramente colpita da tutto quello che sta accadendo.

Mai Lan:" Ma a giudicare dalla reazione di Sofia quando ve l'ho detto, ho capito subito che Adrian è più di un semplice collega per lei."

A) Chiedo a Mai Lan di mantenere il segreto.*
B) Non dici niente.

sara:" Nessuno lo sa. E vorrei che rimanesse un segreto per ora. Immagino che lei capisca..."

Mai Lan:" Può fidarsi di me, manterrò Il segreto. Non c'è motivo di dirlo a tutti, specie dopo quello che è successo."

Mai Lan è brava a capire le persone. Le sorrido e non la trattengo oltre. Lei abbassa lo sguardo sul suo tablet e corre via.

Torno da Sofia, con non si è mossa di un centimetro, l'espressione vuota sul viso. Giuro che la aiuterò, a ogni costo. Non posso lasciare la mia migliore amica in questo stato.

Vado da Pablo per saperne di più sulle condizioni di Adrian. Forse può darmi qualche altro dettaglio.

Sfortunatamente, Pablo è sommerso dalle chiamate. Tutte le linee della reception squillano allo stesso tempo, e lui riesce a malapena a respirare.

A) attiri la sua attenzione.*
B) Aspetti che sia libero.

Non vedo l'ora che metta qualche chiamata in attesa.

Batto una mano sul bancone. Pablo mi lancia uno sguardo cupo, dicendomi di aspettare.

Pablo:" Dimmi cosa vuoi, Sara, in fretta. Oggi è un inferno. Mai Lan ha indirizzato le linee per tutti i reparti qui. Ho a che fare con tutte le chiamate in arrivo per l'intero ospedale.

sara:" Dimmi cosa sai dell'incidente di Adrian. Non posso lasciare Sofia così. Deve sapere qualcosa di più."

Plabo scuote la testa. Ha giurato che avrebbe tenuto la bocca chiusa. Ma gli lancio i mio sguardo più cattivo.

Pablo inpreca, poi guarda Sofia, che é ancora seduta sotto shock. Si acciglia, poi si schiarisce la gola.

Pablo:" Adrian si è schiantato con la sua Porsche tornando dall'aeroporto dopo un viaggio a San Felipe, in Messico."

sara:" San Felipe? San Felipe?!? In Messico? Sei sicuro? Sicuro che si trovasse la?"

Pablo controlla rapidamente il documento sulla scrivania di fronte a se' e annuisce. Torna subito a rispondere alle telefonate, e mi lascia li a riflettere.

Cosa ci faceva Adriana a San felipe? È li che portava tutte le sue conquiste."

Questo vorrebbe dire che ne ha più di una.... Sofia sarebbe distrutta, se lo sapesse. Riesco a malapena a immaginare il dolore che le causerebbe.

O forse Adrian voleva tornare a San Felipe dopo essere stato lì con Sofia? Significherebbe che era lì per lei.

A) Adriano non farebbe mai del male a Sofia.*
B) Adria non è poi così perfetto.

Non conosco bene Adrian, sono sicura che non farebbe mai soffrire Sofia, almeno non intenzionalmente. Sembravano davvero felici insieme.

Torno da Sofia, che è ancora seduta sulla panca, l'abbraccio forte. Lei è palesemente assente, persa nel suo dolore. Cerco di confortarla.

sara:" Non c'è nulla di sicuro, per ora. Finché Adrian non arriva e non abbiamo tutti i dettagli, dobbiamo cercare di essere ottimisti."

Lei sbianca di colpo e inizia a tremare. Vedo dal terrore che la travolge mentre i suoi occhi si velano di nuovo di lacrime.

Sofia:" E se... se fosse già morto? O se rimanesse un disabile per il resto della sua vita? Se si fosse ferito alle mani, non potrebbe operare mai più.... La sua vita sarebbe rovinata...."

sara:" È una possibilità. Ma è anche possibile che sia vivo e che possa guarire. Però ora, io non so nulla, Sofia, e nemmeno tu."

Sofia si gira verso di me, completamente devastata. Altre lacrime le rigano le guance. La tengo stretta.

sara:" Forse il suo trauma cranico non è poi così grave. Non possiamo perdere la speranza, Sofia. Andrà tutto bene."

A) Lascia un po' di spazio a Sofia.*
B) abbracci Sofia.

Sofia tira su col naso con forza. Forse è meglio lasciarla un po' di spazio per respirare.

Guardo lo staff e i pazienti che vanno avanti e indietro. Non posso lasciare Sofia qui, nel mezzo di questa confusione. Dobbiamo trovare un posto più tranquillo dove restare sole.

sara:" Dai, Sofia. Andiamo nella sala del personale, li starai molto meglio mentre aspettiamo notizie."

Scompariamo tra la folla, con l'aria preoccupata che hanno anche le famiglie dei pazienti che circondano.

Una volta arrivate nella sala del personale, metto una tazza di tè caldo nelle mani di Sofia. Lei la stringe, tramando.

Le informazioni che Pablo mi ha dato continuano a ronzarmi in testa. Esito a riferirle a Sofia, nel timore di provocare altro dolore.

Mi chiedo cosa vorrei che i miei amici facessero se fossero al mio posto.

A) dire la verità.*
B) tenerselo per te.

Se fosse al posto di Sofia, vorrei che i miei amici mi dicessero tutto. Non c'è niente di peggio che essere l'ultimo a sapere le cose.

Sofia:" A cosa stai pensando, Sara? Che c'è? C'è qualche novità?"

Sofia mi odirebbe se le mentessi. Non mi perdonerebbe mai. Meglio non nasconderle quello che so.

sara:" Secondo quanto ho sentito da Pablo, Adrian si è schiantato tornando dall'aeroporto, dopo un viaggio a San Felipe."

Sofia mi guarda con gli occhi spalancati, poi all'improvviso inizia a vedere nervosamente, le lacrime che riprendono a scorrerle sulla guancia. La guardo, non sapendo cosa fare.

Sofia:" Non ci posso credere. Cavolo... Quindi l'ha fatto. L'ha fatto davvero!"

sara:" Cosa intendi? Non ti seguo. Che cosa ha fatto, esattamente?"

Sofia:" Quando siamo andati a San Felice, mi sono innamorato di una piccola casetta sull'oceano e non riuscivo a smettere di parlarne. Avresti doluto vederla, era bellissima."
" Per scherzo, Adrian ha detto che me l'avrebbe comprata per il mio compleanno. Ed è diventata la battuta che ci ha accompagnato per l'intero viaggio."
" Pensavo stesse solo scherzando. Non avrei mai pensato che lo avrebbe fatto davvero! Ora capisci perché sono sorpresa!

A) Sei stupita.*
B) Resto in silenzio.

sara:" Mi stai dicendo che, d'impulso, Adrian ti ha comprato una casa sul mare in Messico? Un po' esagerato, non credi?"

Sofia:" È un po' esagerato, sì, ma non conosci Adrian come lo conosco io. È proprio il genere di cose che fa lui!"
" Prima dice che mi ha comprato un misterioso regalo 'strabiliante", poi il viaggio segreto a San Felipe infine il fatto che oggi sia il mio compleanno..."
" Se metti insieme queste cose, é tutto chiaro quello stupido è andato là a comprarmi quella casa sul mare!

Sofia continua ridere, rovesciando il tè sul pavimento.... Le tue risate si trasformano lentamente in singhiozzi.

Sofia:" È tutta colpa mia. Per una volta trovo un brav'uomo, mi innamoro di lui... e gli porto sfortuna...."

Osservo il dolore di Sofia trasformarsi in rabbia. La sua espressione si indurisce e Sofia stringe i pugni.

Sofia:" Merda! A causa mio, la sua carriera probabilmente è finita. Potrebbe rimanere invalido per il resto della sua vita... Se non è già morto!"

Sofia ti butta tra le mie braccia e scoppia a piangere. La tengo stretta. Non l'ho mai vista così sconvolta.

Vedere Sofia in questo stato mi fa quasi paura.... Temo che nulla possa confortarla. All'improvviso la porta della sala si apre, rilevando....

Jarod, con i suoi abiti civili e il casco sotto il braccio. È seguito da Camilla, che é già in divisa.

A) Li saluti con un sorriso
B) Resti impassibile.*

Sofia sta ancora piangendo tra le mie braccia, quindi rimango concentrata su di lei, non faccio troppa attenzione a Jarod o Camilla.

Jarod:" Ho appena saputo cosa è successo. Non ci posso credere.... È terribile..."

Faccio una smorfia e indico con un cenno del capo Sofia, che non ha nemmeno alzato lo sguardo, ancora incapace di affrontare la cosa.

Jarod:" Ho chiesto a Mai Lan di affidarmi l'operazione di Adrian. Voglio parlo io, glielo devo."
" Sarà, voglio che tu mi assista. Te la senti?"

Faccio fatica a nascondere la mia sorpresa alla notizia, Proprio come Camilla, che mi guarda male quando sente della decisione di Jarod.

( Ehi! Io non c'entro niente! È stata una decisione di Jarod, non mia. Non dovrei pagarne io le conseguenze!)

A) Ma sei felice.
B) Nascondi le tue emozioni.*

Capisco la reazione di Camilla. Se fossi specializzanda al secondo anno e qualcuno del primo anno prendesse il mio posto, probabilmente avrai la stessa reazione.

Una parte di me si chiede se Jarod mi abbia scelta per motivi professionali o personali.

Ma non è il momento di fare l'egocentrica pensando a queste cose.

Soprattutto con la tragedia che si è abbattuta sulla mia migliore amica.

Sofia, con gli occhi pieni di lacrime, mi prende improvvisamente la mano e mi guarda dritto negli occhi.

Sofia:" Vai, Sara. Vai e fai del tuo meglio per salvare Adrian. So di poter contare su di te."

Di colpo mi rendo conto del peso della situazione della responsabilità del compito che mi viene chiesto di svolgere.

Annuisco fermamente rivolta a Sofia per dimostrarle che sono all'altezza del compito.

A) paura di fallire.*
B) Sei sicura di te.

So di avere tutto ciò che serve per farcela. Ciononostante, una parte di me si chiede. Cosa succederebbe se l'operazione non riuscisse.

Mi vengono in mente diverse domande che mi preoccupano. Cerco di ignorarlo, ma continuano a far capolino.

E se succedesse qualcosa da Adrian durante l'intervento? E se morisse durante l'operazione? Sofia mi riterrà responsabile?

Tra la vita di Adrian è la mia amicizia con Sofia, la posta in gioco è alta. Se fallissi, so che non mi perdonerebbe mai.

L'ansia inizia a crescere dentro di me. Poi Kwan entra nella stanza. Con un cenno della mano, ci invita a seguirlo: Adrian è arrivato.

Sofia:" Vengo con voi. Devo vederlo."

Ma Jarod la ferma. Mi alzo e prendo Sofia per le spalle.

sara:" Capisco come ti senti, ma devi essere. paziente, Sofia. Prima lasciaci fare il nostro lavoro, va bene?"

Sebbene sia profondamente turbata, sofia che sa che non è il momento giusto per vedere Adrian. Si siede e annuisce meccanicamente.

Jarod non perde un secondo e si precipita fuori dalla stanza. Lancio un ultimo rassicurante sguardo a Sofia...

.... prima di seguire Jarod fuori dalla sala del personale. Le cose si stanno facendo serie. E la posta in gioco è alta.

Le pale dell'elicottero continuano a ruotare, mentre Jarod e io ci avviciniamo con attenzione l'elicottero, con i capelli in aria.

Jarod è nervoso e preoccupato per l'intervento chirurgico. Non l'ho mai visto così teso.

E così concentrato sull'elicottero che quasi inciampa nelle sue falcate decise verso il veicolo.

A) aiuti Jarod.*
B) Segui jarod senza dire nulla.

Tendo la mano a Jarod, che la afferra con un cenno di ringraziamento. Continuano ad avanzare verso l'elicottero.

Nell'elicottero c'è Steven, l'infermiere che è andato con Shin. Apre il portellone e vediamo Adrian, disteso su una barella.

Cerco di mantenere la calma, ma la parola "emergenza" non mi è sembrata mai così reale come in questo momento.

Adrian è ferito gravemente. A parte qualche contusione qua e là, ha un grave trauma cranico. C'è sangue dappertutto.

Steven:" Trauma cranico di primo livello. È stabile ma delirante. Dobbiamo tenerlo sveglio."

Jarod non è affatto tranquillo, mentre estraiamo la barella di Adrian dall'elicottero. Improvvisamente, Adrian mi afferra la mano e inizia a borbottare qualcosa che fatico a comprendere.

Adrian:" Sono ovunque... su un'autostrada americana... Angeli e Demoni. Li ho visti combattere... Angeli e Demoni. Ali e vesti rosse...:

Jarod:" Lo stiamo perdendo. Subito in traumatologia per gli esami completi, forza Adrian, altri anni, resta con noi!

Adrian:" Il loro capo ha 25 anni. È di New York. Sei mai stata a New York?"

Jarod mi lancia uno sguardo interrogativo, come per chiedermi se capisco di cosa sta parlando. Faccio spallucce.

A) Adrian sta delirando.
B) Adrian ci vuole dire qualcosa.*

Non so di cosa stia parlando Adrian, ma qualcosa mi dici che non è un delirio assoluto.

Deve esserci un significato nascosto dietro le sue parole, ma non lo capisco. E non ho tempo di fare l'investigatore, in questo momento....

Ci precipitano in un ascensore. Jarod coglie l'occasione per estrarre la torcia a stilo della tasca per controllare il riflesso pupillare di Adrian.

Jarod:" La risposta pupillare è molto lenta. Non è un buon segno, sara controlla la risposta motoria."

Non perdono istante e chiedo ad Adrian di muovere gli arti uno alla volta, ma la risposta è inconcludente. Jarod e io ci scambiamo uno sguardo allarmato.

Adrian:" Non fidarti di quell'università.... Sono tutti vampiri... Un'università di vampiri... È lupi mannari!"

Jarod:" La lesione deve aver colpito l'emisfero sinistro. Potrebbero esserci danni al cervello e le sue funzioni psicomotorie potrebbero essere compromesse."

sara:" Facciamogli subito una TAC, così da sapere con che cosa abbiamo a che fare."

Jarod:" Si inizieremo con una TAC del cranio e poi tutto il corpo, non voglio trascurare nulla.

A) Ti fidi di Jarod*
B) Sei preoccupata.

Annuisco. Jarod e io abbiamo raggiunto la stessa conclusione, il che fa ben sperare per l'operazione che stiamo per eseguire insieme.

Raggiungiamo la terapia intensiva e mettiamo Adrian nella macchina. Sono tutti concentrati, consapevole dell'urgenza della situazione.

La TAC fa il suo lavoro rapidamente Tutti aspettiamo i risultati davanti al monitor.

Sembra metterci un'eternità. Una parte di me è preoccupata non solo per Adrian, ma anche per Sofia.

D'improvviso compaiono i risultati rivelando ciò che temevamo di più. Ha un ematoma subdurale acuto tra cervello e il cranio.

Jarod:"Merda... Questo non ci voleva...."

sara:" La pressione del coagulo di sangue preme contro il cervello. Dovremmo aprire..."

Jarod annuncio in silenzio. Sa che ho ragione, non abbiamo scelta. La situazione è ancora più critica di quanto pensassimo a causa dell'emorragia subdurale.

A) ascolti Jarod.*
B) continui.

Jarod:" Sì, dobbiamo assolutamente fare arrivare all'ossigeno al cervello, la sua vita è a rischio...."

Annuisco. Jarod ha ragione. Sulla base dei risultati della Tac di Adrian. Questa è la nostra massima priorità, ora.

Jarod sì precipita nella presala. Lo seguo.

Sappiamo tutti che in situazioni di emergenza come questa, ogni minuto di ritardo aumenta il rischio di complicazioni che mettono a repentaglio la vita del paziente.

Non posso fare a meno di guardare Jarod con la coda dell'occhio. Sono ammirata dalla sua padronanza di sé e della situazione.

Anche se in fondo é preoccupato, forse persino spaventato a morte, all'idea di perdere Adrian.

Ma forse è anche preoccupato che non sarà in grado di salvarlo...

A) Jarod potrebbe avere dei dubbi?*
B) Jarod è sicuro di sé.

Jarod è sicuramente il miglior chirurgo che abbia mai conosciuto: sempre professionale e concentrato.

Ma di fronte a qualcuno che si conosce e che ha bisogno di un intervento chirurgico per non morire, qualsiasi medico potrebbe perdere il controllo.

Anche il chirurgo più brillante. Spero che non sia il caso di Jarod..

Non si lascerà sopraffare dall'idea di sentirsi responsabile di ciò che potrebbe accadere: un invalidità fisica o mentale, o peggio, la morte..

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Allora ve lo aspettavate?

Povero Adrian.

Riusciranno a salvarlo?

Nel prox aggiornamento ci sarà la scena segreta col punto di vista di Jarod.

È finalmente la svolta decisiva.

Al prox aggiornamento

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