Capitllo 18 ( 2 part)

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sara:" Cos'è quel muso lungo, Mike? A cosa stai pensando? Hai trovato un modo per inchiodare Edward?"
 
Mentre gli pongo queste domande, mi accorgo di essermi intromessa nei pensieri di Mike. La sua espressione di colpo si rabbuia.
 
Mike:" A parte tornare indietro e spaccargli la faccia, no, scusa, non ho ancora escogitato nient'altro."
 
A) Lasci mike in pace.
B) Dici qualcosa di carino*
 
sara:" Grazie per essere intervenuto. Hai fatto esattamente ciò che era necessario, impedendo che le cose degenerasse. Sei stato perfetto."
 
Mike annuisce timidamente, come se accettasse il mio complimento ma formsse ancora arrabbiato con se stesso per come ha reagito. Non ne ha motivo.
 
Nel frattempo Bubble, che sembra incapace di abbandonare la festa, non molla.
 
Bubble:" Beh, è stata sicuramente una serata ricca di eventi. Che ne dite di un ultimo bicchiere per il debriefing?"
 
Alziamo tutti gli occhi al cielo mentre Sofia apre a distanza le portiere della Mustang.
 
Sofia:" Basta, Bubble! Ti ricordo che dobbiamo essere al lavoro alle 7, domani mattina."
 
sara:" E dal momento che i pazienti non hanno esattamente la tua tempra di ferro, Bubble, avranno bisogno di noi in condizioni ottimali."
 
Bubble:" Siete solo dei guastafeste! Un giorno vi sveglierete e ripenserete a tutte le occasioni per divertirvi che vi siete persi!"
" Ma a quel punto, sarà troppo tardi! E poi non venite a piangere da me, vi avverto."
 
A) Ridi del suo commento.*
B) Non ti fai coinvolgere.
 
Quando bubble vuole essere drammatico, sa come farlo! Con lui, la minima cosa può assumere proporzioni astronomiche? Mi fa morire dalle risate.
 
Torniamo tutti in macchina, ridendo. Seduta al volante, Sofia avvia il motore.
 
Sofia:" Magari hai ragione, ma ci saranno altre occasioni, Bubble, è ora di andare a letto e poi a lavorare!"
~~~
Mi preparo per un altro giorno di lavoro al Blue Swan. E siccome so che sarà una giornata impegnativa, decido di fermarmi furgone di John-le.
 
Non c'è niente come un doppio espresso per iniziare bene la giornata.
 
Ho sentito che Jarod oggi non c'è. Fa volontariato presso l'organizzazione benefica "Care for All" che sostiene da molto tempo.
 
A) meglio così.*
B) Ti manca.
 
Visto come stanno andando le cose tra di noi di recente, forse è meglio se so che non è in giro.
 
Posso concentrarmi sul mio lavoro, piuttosto che sentirmi sempre così distratta.
 
Il che sarebbe anche un buon modo per rimanere nelle grazie di Camilla.
 
Prendo il caffè e saluto John-le mentre mi dirigo verso il Blue Swan. È tempo di iniziare una nuova giornata!
 
Una nuova giornata durante la quale opererò con Camilla. Spero che tutta questa carica di caffè mi aiuti nell'impresa!
 
Speriamo che sia di buon umore e che non inizi a tormentarmi per ogni minima cosa.
 
Mentre sto per entrare nell'ospedale, all'improvviso, sento qualcuno che mi chiama in lontananza.
 
Mi giro e vedo... Max! (Cosa ci fa qui?) Mi raggiungere rapidamente, senza fiato.
 
Max:" Pensavo che non ti saresti mai fermata. Sono 5 minuti che ti chiamo."
 
Resto subito colpita dal suo aspetto. Avevo dimenticato quanto fosse bello, con il suo fisico Atletico, tanto slanciato quanto imponente?
 
sara:" Scusa, non ti ho sentito. Ero in un mondo tutto mio. Mi capita spesso."
 
Max:" Probabilmente stavi pensando al drink che berremo presto insieme, giusto?"
 
A) Fai la sarcastica.
B) Rispondi in modo gentile.*
 
sara:" Non ti arrendi facilmente, vero? No, non stavo pensando al nostro drink, ma ora sì."
 
Improvvisamente mi rendo conto che ci siamo incrociati di fronte al pronto soccorso e che potrebbe essere qui per qualcosa di importante che non ha nulla a che vedere con me.
 
sara:" Avevi un appuntamento in ospedale? C'è qualcosa in cui posso aiutarti?"
 
Max:" Sì, vorrei un piccolo aiuto. A rischio di apparire insistente, vorrei sapere quando saresti libera per bere qualcosa con me."
 
Mi sorride fiducioso mentre io aggrotto leggermente le sopracciglia. Non sono sicura del perché sia qui.
 
Non può essere solo per me. Non può essersi alzato alle prime luci dell'alba solo per incontrarmi e chiedermi di andare a bere insieme, vero?
 
sara:" Aspetta un minuto, sei davvero venuto qui solo per chiedermi di vederci?"
 
Mike:" Esatto. Mi avevi detto che eri una specializzanda al blue swan. Quindi sono venuto a verificare... e a chiederti se ti piacerebbe prendere magari un caffè insieme, se non vuoi un drink."
" Ma vedo che ne hai già uno in mano... E a quanto pare non sei tipo di esagerare con le cose buone, anche se su questo non sono molto d'accordo..."
 
Max mi sembra una persona piuttosto diretta. Mi piace la sua franchezza, anche se devo dire che è un po' snervante.
 
sara:" Sei stato fortunato a trovarmi. Normalmente corro lungo i corridoi da un paziente all'altro. Non è facile fermarmi."
 
Max:" La chiami fortuna? Io lo chiamo destino. Le nostre strade dovevano incrociarsi qui, oggi, proprio ora."
 
A) gli dici che non credi nel destino.
B) Stai al gioco.*
 
sara:" Tra il dojo e il Blue Swan, le nostre strade sembrano essersi incrociate parecchio, di recente. Sono d'accordo con te, deve essere un segno."
 
È solo che ho la sensazione che Max si aspetti che vado a bere con lui e che iniziamo a frequentarci.
 
Ma non voglio mentirgli sulla mia vita amorosa decisamente complicata.
 
sara:" Max, sono molto lusingata che tu sia venuto fin qui per me. Devo dirti che, al momento, la mia vita amorosa è un caos totale."
 
Mi pare sinceramente preoccupato di sentirlo. Smette improvvisamente di sorridere e mi rivolge uno sguardo comprensivo.
 
sara:" Fondamentalmente, al momento non c'è posto nella mia vita per un altro uomo. Mi dispiace davvero."
 
Max:" Capisco. Ma tu mi piaci davvero, Sara, e sarei molto felice di sapere di più di questo caos. Buon ascoltatore, sai..."
 
sara:" Cavolo, non sai cosa mi hai appena chiesto! Spiegarti tutto sui miei intrighi amorosi... sarebbe più complicato di una telenovela messicana!"
 
Max:" Che fortuna, io adoro le telenovela. Ma sai cosa mi piace ancor di più? Guardare i miei episodi preferiti in buona compagnia."
 
Max indica la mensa del blue swan con un gran sorriso.
 
A) Ti godi la compagna di Max.*
B) resti in guardia.
 
Max è davvero rapido nelle sue proposte. Mi piace il modo in cui flirta con me, e sono curiosa di vedere fino a che punto è disposto ad arrivare.
 
Lancii un'occhiata all'orologio. Ho ancora 20 minuti prima che inizi il mio turno. Abbastanza tempo per un altro caffè, questa volta con Max.
 
sara:" Probabilmente ho il tempo per raccontarti solo la prima stagione della mia vita amorosa, ma niente di più. Prendere o lasciare."
 
Max:" Prendo! Fidati di me, sono già un gran fan di queste serie."
 
Pochi minuti dopo, siamo seduti faccia a faccia nella mensa dell'ospedale, con un caffè caldo in mano.
 
sara:" Promettimi che non riderai, ok? Al minimo ghigno, io me ne vado!"
 
Max si siede e con un gesto mi rassicura che sarà impassibile quanto rispettoso.
 
Gli parlo della mia rottura con Will, dell'inizio della nostra relazione dei bei momenti che abbiamo passato insieme, e poi di quanto gridato il nome di Jarod.
 
Max ascolta attentamente, senza interrompere, cosa che apprezzo molto. Ma immagino che non possa essere completamente indifferente alla mia storia.
 
Poi all'improvviso noto qualcosa: sembra che non riesca a smettere di giocherellare con l'anello all'anulare sinistro...
 
sara:" Ti rendi conto che provarci con una donna quando hai un anello che assomiglia molto a una fede nuziale, beh, non è la tecnica migliore?"
 
Max:" Oh, questo? C'è l'ho solo per motivi sentimentali, ma non è legato a nessuno in particolare. Ce lo da molto tempo, ormai. E comunque, chi ha detto che ci stavo provando con te?"
 
A) gli credi
B) Non gli credi.*
 
Annuisco, fingendo di credere alla sua storia, anche se sono ancora diffidente.
 
Max non sembra voler parlare dell'anello o di cosa significhi per lui, quindi per ora lascio perdere.
 
Continuo a raccontargli di Jarod. Gli spiego che il mio capo ha deciso di sacrificare la propria vita per poter aiutare i più bisognosi.
 
Sfortunatamente, però, lo sta facendo a spese dei suoi sentimenti e della sua relazione con me...
 
Max mi guarda intensamente, il che un po' mi turba. Non mi aspettavo che ascoltasse con tanta attenzione.
 
Soprattutto dopo averci provato con me solo pochi minuti fa!
 
sara:" Ora sai tutto. Nel bene e nel male. Cosa ne pensi? Hai qualche consiglio per un cuore spezzato come il mio?"
 
Max:" Sì, ce l'ho: dimenticali tutti e resta a parlare con me. Non ne valgono la pena, credimi."
 
Le parole di Max mi strappano un sorriso. Lui sorride di rimando e nella sua espressione rivelo un pizzico di malizia che mi attira.
 
Guardo l'orologio per vedere se abbiamo ancora qualche minuto. Purtroppo però è arrivata l'ora di iniziare a lavorare!
 
il tempo è passato in fretta! Non per scelta, concludo la nostra conversazione e saluto Max.
 
sara:" Scusa, ora devo andare prima che sia tardi, ma mi ha fatto molto piacere parlare con te. O meglio, farti un monologo."
 
Max:" Il piacere è stato tutto mio. Pensi che potresti darmi un'altra occasione per vederci o devo prendere un appuntamento con te alla reception?"
 
A) Lo decidera il destino.*
B) Non ora
 
sara:" E se lasciassimo fare al destino? Dal momento che è stato il destino a portarci qui oggi.... Cosa ne pensi?"
 
Ridiamo insieme mentre raccolgo le mie cose e usciamo dalla mensa. Non sarebbe potuta andare meglio.
 
Quando mi giro, noto che Max mi sta guardando mentre me ne vado. Qualcosa mi dice che gli piaccio davvero.
 
Anche se tutto ciò che ho fatto è stato lentamente e raccontargli la mia travagliata vita amorosa! Forse è una cosa che attira gli uomini....
 
A) Lo saluti mentre ti allontani.*
B) Lo ignori e continua per la tua strada.
 
Gli faccio un piccolo cenno di saluto e lui risponde abbassando gli occhiali da sole e strizzandomi l'occhio.
 
Scoppio a ridere. Max incarna proprio l'archetipo del seduttore. E fortunatamente per lui, gli si addice.
 
Dai, Sara, è ora che ti concentri sulla giornata che ti aspetta!
 
Mi affretto verso lo spogliatoio. Il tempo è davvero volato mentre ero con Max. Sono già in ritardo 5 minuti.
 
Forse non avrei dovuto mostrarmi così distaccata con lui, quando me ne sono andata. Sono stata bene in sua compagnia, e non mi dispiacerebbe affatto rivederlo.
 
Poi mi rendo conto che Camilla probabilmente mi ucciderà perché sono in ritardo... Devo davvero muovermi..
 
Mentre corro attraverso la reception, Pablo mi ferma.
 
Pablo:" Ehila! Non si corre nei corridoi! Specialmente sai della posta da ritirare."
 
A) Ti prendo il tempo di rispondere.*
B) Prendi la posta e corri via.
 
È sempre bello chiacchierare con Pablo, ma non ne ho proprio il tempo al momento. Prendo al volo la busta che mi sta porgendo.
 
sara:" Grazie, Pablo. Scusa ho molta fretta. Devo andare, sono già in ritardo e Camilla mi starà già aspettando."
 
Pablo capisce immediatamente e mi fa cenno di andarmene. Sa benissimo che è meglio non arrivare in ritardo dalla "caporalessa Cresset"!
 
Mi chiedo cosa sia. Non ricevo quasi mai posta qui all'ospedale.
 
D'improvviso, mi blocco quando vedo il nome del mittente "Rebecca Brown". Mia madre?!?"
 
Data la quasi totale assenza di ogni rapporto tra di noi, mi chiedo perché mi abbia mandato una lettera....
 
E perché l'ha mandato qui in ospedale? Ma poi mi rendo conto che mia madre non ce l'avrà nemmeno, il mio indirizzo di casa....
 
Perché mi manda una lettera proprio adesso? Non sarà per il mio compleanno, vero?
 
???:" Sara, di che si tratta? Non hai una bella cera, sei pallida. Stai bene?"
 
Mai Lan mi guarda con gli occhi spalancati, mentre avanza lungo il corridoio. Devo avere un aspetto terribile, visto il modo in cui mi guarda.
 
A) Te ne vai in fretta?
B) Rispondi a Mai Lan.*
 
sara:" Sì, tutto bene, mi scusi, ho solo bisogno di un minuto prima di iniziare il mio turno, se non le dispiace."
 
Come sempre molto impegnata, Mai Lan non ha il tempo di occuparsi di me in questo momento. Torna subito ai suoi documenti.
 
Mai Lan:" Va benissimo. Ma fai in fretta, ti stanno aspettando... Buona giornata e buona fortuna."
 
Continuo a camminare verso lo spogliatoio, lasciandomi Mai Lan alle spalle. Il mio sorriso di circostanza scompare non appena apro la busta.
 
Un biglietto con cui ho molta familiarità: è LA cartolina standard di Natale e di compleanno che mia mamma mi invia sempre.
 
Una busta bianca color crema con un cartoncino rosso rubino. Gli stessi colori ogni volta...
 
Il messaggio all'interno è conciso, formale e totalmente privo di qualsiasi sentimento: "Buon compleanno in ritardo, sara".
 
Tutto qui. Nemmeno un disegnino o una foto sul cartoncino. Tipico di mia madre. E con una settimana di ritardo... anche questo tipico...
 
In teoria, dovrei essere contenta di aver ricevuto questo suo biglietto.
 
Ma dato quello che ha scritto e il ritardo, avrei preferito che non lo avesse nemmeno inviato....
 
Dopo essermi cambiata la massima velocità, finalmente raggiungo Camilla nei box per iniziare il mio turno.
 
Camilla:" Sarà, hai visto che ora sono? È come se stessi facendo tutto il possibile per non restare qui, l'anno prossimo."
 
A) chiefi s.cusa profusamente.*
B) Abbassi lo sguardo.
 
sara:" Hai perfettamente ragione, non ci sono scuse, sono in ritardissimo.... Mi dispiace davvero. Devo stare più attenta."
 
Camilla:" Non ne combini una giusta? Cosa devo fare con te?"
 
Incasso il rimproverò di Camilla senza dire una parola. Ma mentre mi rimprovera, un'improvvisa. ondata di mi travolge, facendomi contorcere la faccia dal dolore.
 
Alzo lo sguardo e vedo Camilla che mi sta fissando. Intuisco dal modo in cui mi guarda che ha capito che c'è qualcosa che non va, che non sono la solita me stessa.
 
Camilla:" Ti rendi conto che quando siamo al lavoro, dovremmo mettere da parte i nostri problemi personali? O non l'hai ancora capito?"
" Già sei in ritardo.. Devi davvero imparare a controllarti, Sara. Se pensi che sarai un buon medico con questo atteggiamento, te lo puoi scordare."
 
A) Camilla ha ragione.*
B) Camillo manca di compassione.
 
Essere in ritardo sicuramente non mi aiuterà ottenere quel posto del secondo anno al Blue Swan.
 
Ma dire che un ritardo di 10 minuti mi impedirà di riuscire nella mia carriera medica è un po' eccessivo....
 
Camilla:" I pazienti non aspettano nessuno. A loro non importa delle tue piccole disgrazie. La loro saluta dipende da te."
" Il minimo errore, una diagnosi sbagliata, e potrebbe essere la fine per te."
 
Meglio non dire nulla. Ormai conosco abbastanza bene Camilla è ho. imparato che a volte è meglio ascoltare e non darle spunti per continuare.
 
Ma dopo aver ricevuto quel biglietto da mia madre non mi sento calma come al solito. E non sono sicura che Camilla capirà.
 
Con la coda dell'occhio, noto che Camilla mi guarda con un po' di più sollecitudine, quindi sospira come per iniziare una conversazione.
 
Camilla:" Ok, dimmi qual è il problema. Ti conosco. So che non commetteresti questi errori, se non ci fosse qualcosa che non va."
 
Alzo, lo sguardo e vedo Camilla con un'espressione completamente diversa sul viso. Sembra più empatica.
 
Ha sostituito il suo sguardo di disapprovazione con uno più compassionevole.
 
Lo dice tanto per dire o vuole davvero sapere cosa c'è che non va? C'è un solo modo per scoprirlo.
 
sara:" Ho appena ricevuto un biglietto da mia madre, come ogni anno per il mio compleanno. Ormai non parliamo da anni e mi lascia sempre un po' scossa."
 
Vedo Camilla pensierosa. Forse vuole davvero sapere che cosa c'è che non va, il che sarebbe una vera novità per lei!
 
Camilla:" Perché avete smesso di sentirvi? Hai mai provato a ricontattarla?"
 
sara:" Sì, all'inizio, ci ho provato un paio di volte.... Ma non ha funzionato."
" Quando mio padre è scomparso, mia madre ha voltato le spalle a tutti. Si è ritirata nel suo guscio..."
 
Camilla:" ...un guscio che è impossibile aprire, giusto? Ritirarsi in se stessi in modo da non dover affrontare i problemi è una cosa che conosco molto bene."
" L'ho fatto anch'io."
 
A) resti stupita dalla risposta di Camilla*
B) lasci che Camilla racconti.
 
Guardo Camilla dritto negli occhi. Ha vissuto una esperienza simile?
 
Camilla:" Capisco perfettamente cosa stai passando. Queste cose non sono facili da affrontare. Come sai, ho anche io un rapporto difficile con la mia famiglia?"
 
Ho la sensazione che Camilla sia sul punto di confidarsi con me. Meglio non interromperla.
 
Camilla:" Le scelte che ho fatto nella vita sono state tutte dettate da una sola cosa: cercare di compiacere i miei genitori per conquistare il loro affetto."
 
So che i suoi genitori l'hanno cacciata per la sua bisessualità, ma non avevo idea che il suo rapporto con loro fosse così difficile.
 
Non mi sarei mai aspettata che Camilla avesse una relazione così complicata con la sua famiglia, proprio come me. Sembra così forte e sicura di sé.
 
È per questo che ha sempre un'aria che dura, tutta spigoli e punte affilate?
 
Beh, qualunque sia la ragione, sono felice che si sia aperta con me. Conoscendola so bene che momenti come questi sono rario e preziosi, da non sottovalutare.
 
A) Le rispondi.*
B) La lasci parlare.
 
sara:" La terapia è un'ottima idea. Vedi Andrea da molto tempo?"
 
Camilla:' Ho iniziato a vederla quando sono arrivata per la prima volta al Blue Swan, quindi più di un anno fa. Anche se non ero sicura, all'inizio, adesso sono davvero felice di aver fatto il grande passo."
" Grazie alla terapia, non avrò riallacciato i rapporti con la mia famiglia, ma almeno ho imparato ad accettarli meglio per come sono."
" Ho capito che io meritavo il loro affetto, ma che se loro non sapevano come esprimerlo, mostrarlo, o anche solo sentirlo, non era colpa mia."
 
Mi scalda il cuore che Camilla si confidi con me, soprattutto ora, quando ho sentimenti contrastanti per mia madre.
 
Ma parlarne non sembra affatto facile per Camilla. A poco a poco, la sua voce inizia a incrinarsi, vacillando sempre di più mentre continua.
 
Camilla sembra più sconvolta di quanto vorrebbe ammettere. E sono sinceramente commosso nel vederla aprirsi così con me.
 
So che potrebbe sembrare una cosa strana da fare, ma mi avvicino a Camilla e l'abbraccio.
 
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Sara non fidarti di questo Max ma, due domande fattele..
 
Finalmente Camilla si dimostra un po' umana.
 
A presto.
 
Scusate ma ieri è partito l'aggiornamento e non avevo ancor A finito di controllarlo.
 

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