Bubble:" Va tutto bene? È un'urgenza?"
A) Sì, qualcosa del genere.
B) No, è chuck....
sara:" No, può essere...non sono sicura, è il mio ex, Chuck."
Bubble:" Cosa vuole? Non ti ha detto che non è lui a mandarti quei messaggi minacciosi?"
Sara:" Sì, e mi ha proposto di aiutarmi a trovare il vero colpevole. Con tutti gli agganci che ha a New York, so che può farlo."
Bubble:" Non hai intenzione di accettare, vero?"
A) troppo tardi..
B) perché?*
Sara:" Perché? Almeno, sistemerò questa cosa una volta per tutte, no?"
Bubble:" Sarai in debito con lui. E sono sicuro che tu non lo voglia."
Sara:" Credi che sia ancora un manipolatore? Ho guardato un po' i social media, è fidanzato. Sembra più equilibrato ora."
Bubble:" Lo spero per te...dopo tutto, la gente può cambiare, ne sono la prova vivente anche solo con un semplice bacio scambiato con Tony..."
" D'abitudine, gli sarei saltato addosso... ma rimani comunque diffidente, ok? Bene cosa dice in questa email?"
Apro la casella email sul mio telefono
e visualizza l’ultimo inviato da Chuck.
Email di Chuck:" Buongiorno Sara, spero che tu stia bene. Grazie per la tua fiducia. Come promesso, ho condotto delle indagini per quanto riguarda i messaggio che hai ricevuto"
" Io penso di sapere che te li ha inviati. Ti ricordi di Jeffrey McGarowski?"
" L'hai sempre rifiutato. Non ti ha mai potuto avere. Non ha potuto praticare la medicina in quanto ha sviluppato una malattia mentale."
Bubble:" Cosa? Aspetta chi é quest'uomo? Tu non ne hai mai parlato!"
sara:" È un tipo che ho conosciuto alla facoltà. Aveva qualche anno più di me. All'epoca già uscivo con Chuck, Ma continuava a provarci con me..."
Non avevo più pensato a McGarowski da una vita... mi sento molto male all'idea che possa essere lui.
Bubble:" E tu credi veramente che possa essere lui a inviarti questi messaggi?"
A) Non ho idea*
B) è possibile!
Sara:" Non lo so... Aveva un gran senso dell’umorismo. Era un grosso macho che pensava solo a divertirsi e a bere."
Bubble:" Se è così potrebbe essere uno dei suoi giochi perversi... Ma perché ora?"
" Si sa dove si trova, è venuto in ospedale e tu non l'hai riconosciuto! E all'improvviso, ha voluto vendicarsi minacciandoti?"
Questa idea mi fa venire i brividi.
Cerco di ripensare a tutti i pazienti che ho guarito dopo il mio arrivo qui.
Sara:" Penso che avrei riconosciuto il suo nome se l'avessi letto sul suo dossier.."
Bubble:" Chuck ha scritto che aveva una malattia mentale, può essere venuto qui sotto falso nome?"
Sara:" Frena Bubble! Mi stai facendo paura con questa storia!"
Bubble:" Avanti, leggi il seguito del messaggio."
Messaggio di Chuck:" Non so esattamente di quale problema psicologico soffra, ma se ti contatta di nuovo, ti prego, non gli rispondere."
" Ho ugualmente incaricato il mio detective privato di indagare su di lui per localizzarlo. Se è a Los Angeles, potrai informare la polizia."
Bubble:" Aspetta, il tuo ex ha un detective privato? Qual è il suo nome, Bond? Chuck Bon?"
A) ridi.*
B) retti seria
Non posso trattenermi dal ridere davanti l'aria scioccata di Bubble!
Sara:" Eh sì, Chuck ama usare le maniere forti. Vuole assicurarsi che nessuno gli resista, che nessuno gli metta i bastoni fra le ruote."
Bubble:" Continua a leggere, avanti!"
Email di Chuck:" Il mio detective si chiama Bawman. Ti do il suo nome ma non dovrebbe contattarti. Si interfaccerà solo con me. Lo troverà presto."
" Ti farò sapere se avrò delle novità. Io sono qua se hai bisogno, non esitare. Ti abbraccio, Chuck"
Bubble:" Bene, al tuo posto, andrei su internet per cercare di trovare tutte le informazioni possibili su questo McGarowski..."
Sara:" Hai ragione. Anch'io posso seguire la mia piccola indagine sul di lui. E se lo trovo, gliele canterò quattro perché mi lasci tranquilla."
Bubble:" Esattamente! E potrai ringraziare Chuck. Che è stato molto gentile in questo messaggio. Che ne pensi?"
A) sono toccata
B) resto diffidente
Sara:" Ascolterò il tuo consiglio e quello di Sofia. Malgrado la sua gentilezza preferisco rimanere diffidente e di non aprirmi troppo Chuck."
Bubble:" Hai ragione. In tutti i casi, fammi sapere cosa scoprirai, d'accordo? Ora devo andare, chica."
Sara:" Andrò a vedere rapidamente su internet. A dopo."
Il mio prossimo paziente dovrà aspettare cinque minuti in più. Corro nell'ufficio del Pronto Soccorso e mi installo dietro un computer.
Lancio Explorer e digito il nome di Jeffrey McGarowski. Migliaia di risultati vengono visualizzati. Solo il primo però sembra interessante.
Trova un articolo di giornale che porta la triste scoperta della sua malattia e la sua impossibilità di continuare ad esercitare medicina.
Apparentemente, sembra essere schizofrenico... Povero. Si è inescata questa malattia mentre stava costruendo la sua carriera, è orribile.
Gli altri link non dicono niente di più. Non sembra essere sui social. Nessuna idea di dove si trovi.
In tutti i casi, devo ammettere che chuck sembra avermi detto la verità. Jeffrey potrebbe essere benissimo l'autore di questi messaggi minacciosi che ho ricevuto...
Eppure, non riesco ad abituarmi a questa idea. Perché non mi ha dimenticata.
Esco dalla camera del mio primo paziente nel pomeriggio. Ho ascoltato tutto quello che mi ha raccontato, ma la mia testa era occupata da Jeffrey.
Mi ricordo delle battute che mi diceva, sessista o razzista... Delle riflessioni che facevo a Chuck quando stavamo insieme.
Mi ha mandato questi messaggi perché sa che mi sono lasciata con Chuck? O semplicemente perché si annoiava?
A) è possibile.*
B) ho dei dubbi.
È perfettamente possibile. Può essere che non abbia smesso di pensarmi. Spero che non sia a Los Angeles...
Spero che il signor bowman, il detective di Chuck, lo ritrovi! Che possa mettere fine a questa storia.
Sofia:" Sara, aspettami!"
Bene, Sofia è qui e mi ferma prima che io vado verso il mio prossimo paziente. È triste, posso vederlo dai suoi occhi.
Sara:" Stai bene? Bubble mi ha informata che avete perso un paziente..."
Sofia:" Si... Era ancora giovane, non aveva ancora 50 anni... Ho un po' discusso dopo con Adrian... Per ripetere le sue parole: È la vita."
Sara:" Si. Purtroppo vediamo molte morti qui, non ci si abitua mai."
Sofia:" Vero, è difficile. È un triste promemoria che la vita è breve."
A) sto pensando al suo mago?
B) sto pensando alla sua carriera di medicina?*
Sara:" Stai pensando al fatto di diventare medico, di riprendere gli studi?"
Sofia:" Si...Ci penserò sul serio. Ma sto pensando soprattutto al mio mago, come tu lo chiami:"
Sofia:" Anche se ho paura sempre di perderlo, ho bisogno di sapere se possiamo andare oltre o no. Voglio correre il rischio."
Sara:" Ti capisco. E ti sostengo al 100%."
Possiamo parlarne, se vuoi?"
Sofia:" Lo so...Si, ne avrò sicuramente bisogno. Per il resto tutto è bene? I tuoi pazienti non sono in cattive condizioni?"
Sara:" Bisogna assolutamente che te lo dica... Chuck mi ha risposto. Ero con Bubble quando ho ricevuto la sua email. Sa chi mi ha inviato questi messaggi."
Sofia mi guarda, sconcertata. Almeno sono sicura che non penserà più al paziente che ha perso...
A) gli riassumo la situazione
B) dimostro l'email di Chuck.*
Gli porgo il telefono con l'email gia aperta. Sofia divora le parola. La vedo spalancare gli occhi e rimpicciolire man mano che continua a leggere.
Sofia:" Non ci posso credere! Chi è questo Jeffrey? Da dove esce?"
Sara:" È un povero ragazzo che ho conosciuto alla facoltà. Voleva assolutamente uscire con me mentre già stavo con Chuck."
Sofia:" E tu credi a tutto questo? Pensi che sia lui a darti ancora fastidio?"
Sara:" Ho verificato su internet, se quello che ha detto Chuck era vero. È uno schizofrenico che non può più esercitare la professione di medico..."
Sofia:" Quindi è qualcosa che si può trovare facilmente su internet? E che Chuck ha facilmente potuto trovare prima di servirsene?"
Sara:"Cosa significa? Credi che Chuck mi stia mentendo?"
Sofia:" Dico semplicemente che se Chuck è il colpevole, userà quello che è successo a Jeffrey per per liberarsi da ogni sospetto."
sara:" Tu pensi?! Un po' esagerato, no?"
Sofia:" È una possibilità... Bisogna che tu te lo metta in testa che Chuck potrebbe essere il colpevole, non te lo dimenticare."
A) non lo dimentico.*
B) non ci credo
Sara:" È impossibile dimenticarlo... Non potrei mai fidarmi di lui. Non dopo tutto quello che ho vissuto con lui."
Sofia:" Bene, sono contenta di sentirtelo dire, Sara."
" Ad ogni modo, non abbiamo altra scelta che aspettare ora...tu pensi che ci vorrà molto a ritrovare un tipo come questo?"
Sara:" No, soprattutto se è seguito psicologicamente, non dovrebbe essere complicato ritrovarlo. Spero solamente che non sia Los Angeles..."
Sofia:" Se verrà, lo prenderò a calci! Affinché capisca bene che non deve prendersela con te!"
Annuisco... Mi ricordo che aveva i capelli biondi, corti. Rasati dai lati. Lo riconoscerei se lo vedessi?
Lo spero, per non farmi vedere!
Sofia:" Però è sempre di classe avere un investigatore privato, no?"
A) è troppo bizzarro
B) mi piacerebbe averne uno.*
Sara:" Si, è troppo di classe! Mi piacerebbe averne anch'io uno, per far spiare tutto il mondo."
Sofia e io ridiamo di vero cuore! Mentre il suo telefono suona.
Sofia:" È Juan. Mi ha lasciato un messaggio vocale ma il mio telefono non ha suonato, è strano..."
" Non mi chiama d'abitudine, mi invia sempre messaggi molto corti. Non è un tipo loquace come sai..."
La preoccupazione di Sofia mi colpisce. Spero che non ci siano dei problemi riguardo alla nostra attività al confine!
Sofia ascolta il messaggio, vedo aggrottargli le sopracciglia sempre di più.
Sofia:" Mi chiede di vederci questa sera, dopo lavoro, vicino al Blue Swan... Sara, la cosa mi preoccupa."
" Non so come interpretare questo messaggio..."
A) la rassicuri.*
B) sei preoccupata anche tu.
Sara:" Non preoccuparti, è Juan. È un tipo pieno di risorse. Vorrà parlarti della nostra prossima spedizione al confine."
Sofia:" No, non è così che di solito comunica con me! Deve essere successo qualcosa, ne sono sicura..."
Sofia sta diventando sempre più nervosa. Bisogna che si riprenda sennò sarà tesa tutto il pomeriggio.
Sara:" Vieni, andiamo nella sala del personale."
Ci affrettiamo a raggiungere la sala del personale, che spero, sia vuota.
Entriamo, nessuno all'orizzonte, uff! Riempio subito un bicchiere d'acqua e glielo do.
Sofia lo beve tutto d'un colpo, fa un gran respiro e si riprende.
Sofia:" Bene, non serve a niente preoccuparsi prima di sapere di cosa si tratti.. Mi fido di Juan. Mi aspetterai per tornare a casa, eh?"
"No, verrai con me. Ti va bene?"
Sara:" Sì, certo! Vi lascerò parlare e in seguito ritorneremo a casa."
Sofia:" D'accordo, molto bene... Sicuramente sarà per la nostra attività al confine. Non abbiamo nessun altra attività in comune."
A) vuole riprendere la loro relazione?
B) non vuole più aiutare i clandestino?*
Sara:" Tu pensi che la gang abbia dei sospetti e Juan voglia tirarsi indietro dall'aiutare i clandestini a passare il confine?"
Sara:" Non vedo altra possibilità. Ma sarebbe una brutta notizia.
Non ho nessuna voglia di ritrovarmi nel mirino dei Boyle 13."
Sara:" Nemmeno io! Penso che Juan avrà una soluzione, no?"
Sofia:" Per esempio, partire senza voltarsi indietro? Cambiare nome e mestiere?"
È il mio turno di innervosirmi. Mi pento quasi di essermi invischiata con Sofia.. No, amo aiutare i rifugiati.
Sara:" Non credo sia possibile! No, spero che Juan avrà una soluzione!"
Sofia:" Ok, forse è meglio calmarsi. Vedremo stasera di cosa si tratta..."
Annuisco mentre il mio cercapersona suona. Mi aspettano nella sala operatoria numero 2 urgentemente!
Sara:" Devo correre in sala operatoria! A dopo!"
Annuisce ed esco dalla stanza correndo.
Entro nella sala preoparatoria dove si lavano le mani. Guardo attraverso il vetro, e vedo Jarod con un'infermiera che sta terminando di mettere il camice sterile.
Non vedo Camilla... Sarò da sola con Jarod?
Il mio cuore accelera... Sfrego sempre più forte le mie mani.
Esco con fatica... Se questa operazione non andrà bene, Jarod potrebbe non volermi più in sala operatoria.
Dobbiamo assolutamente ritrovare quella complicità. E per questo, che devo ritrovare la mia calma!
Entro dopo aver finito di mettere anch'io il camice sterile. Mi domando di cosa soffra il nostro paziente.
Se Jarod mi ha fatto chiamare per operare con lui, vuol dire che possiamo parlare no?
Mi schiarisco la gola e faccio un profondo respiro e mi lancio.
Sara:" Jarod? Puoi dirmi che cosa ha il nostro paziente?"
Senza guardarmi, Jarod mi risponde con una voce monotona, automatica.
Jarod:" José, 24 anni. È caduto su un tubo di scarico durante il suo lavoro. I suoi colleghi glielo hanno tirato fuori e l'hanno portato qui."
sara:" Hanno tirato il tubo? Non avrebbero dovuto!"
Jarod:" Si, dobbiamo fermare l'emorragia il più presto possibile. Camilla è occupata, dunque dovrei aiutarmi tu."
Ecco perché l'infermiera ha chiamato me... Camilla non era disponibile..
Una freccia mi attraversa il cuore.
A)Non ce la farò mai.
B) devo dimostrargli che possiamo lavorare insieme.*
Jarod non mi voleva qui, voleva Camilla... Doveva aver paura che io non riuscissi a controllarmi.
Ma gli proverò il contrario! Non ho scelta.
Respiro con l'addome e mi sgranchisco le dita. Le mie mani non devono tremare!
Jarod si china sulla ferita e alza le numerose compressive che, sono presenti, impedendo la fuoriuscita del sangue...
Cerco di fare tutto il possibile per dominare i miei movimenti. Jarod e io abbiamo le mani nell'addome di José, trapassato da parte a parte.
Al nostro fianco si trova Kwan e l'infermiere strumentista Nancy.
Seguo le istruzioni di Jarod alla lettera. Me li enuncia in modo chiaro e preciso.Come se stesse dando degli ordini a un soldato.
Jarod:" Tieni questa pinza nella tua mano destra e spingi questa parte dell'intestino con la tua mano sinistra."
Jarod sfiora le mie mani. Ogni volta, un dolce brivido risale lungo la mia schiena.
Cerco di catturare il suo sguardo, ma resta focalizzato sulla nostra operazione. Non traspare nessuna emozione.
Prendo esempio da lui mi concentro sulla riparazione dell'organo del povero José. Posso farlo, voglio farlo e devo farlo!
Dopotutto, non c'è niente tra Jarod e me. Non c'è nessuna ragione di pensarci.
Jarod tocca la mia mano e allontana rapidamente la sua, come se si fosse bruciato.
A) gli domandi cosa succede
B) faccio finta di niente.*
Stringo i denti e faccio finta di niente. Non voglio che kwan e Nancy si rendono conto di quello che sta succedendo.
Dopo due corti secondi, Jarod mi trafigge con i suoi occhi grigio blu. Ma non dice niente. Non una parola.
Fermo gli occhi qualche istante. Mi devo riprendere. Non posso lasciarmi sopraffare dai miei sentimenti per Jarod.
Non è accessibile, non servirà a niente pensarci, a parte farmi del male.
Riprendiamo l'intervento e continuiamo a riparare ogni organo toccato dal tubo.
Ancora una volta, le nostre mani si toccano, ma Jarod non fa alcun gesto per allontanarle.
Lo sento semplicemente schiarirsi la gola prima di cominciare a spiegarmi i suoi gesti.
Molto rapidamente, sono sopraffatta da tutta la conoscenza che mi trasmette e che assorbo con avidità.
Terminiamo l'operazione e salviamo la vita del paziente con rapidità ed efficacia. Con un Jarod del tutto normale.
Togliamo il nostro camice sterile e attraversiamo il corridoio mentre il ferito viene portato in sala di risveglio.
A) parli a Jarod
B) lo lasci andare.
Jarod mi fa un segno della testa ed inizia ad allontanarsi. Apparentemente, non sembra voglia parlarmi per fare il bilancio della nostra operazione.
Non sarò io a forzarlo a parlarne... Ha visto che possiamo lavorare insieme, É tutto quello che conta per me.
Ma lo vedo ritornare verso di me, come se si fosse dimenticato qualcosa. I suoi occhi si fissano nei miei.
Jarod:" Sara, hai fatto un buon lavoro, Brava. Hai mantenuto la tua concentrazione."
Jarod si guarda intorno, non ci sono persone. Si avvicina a me con voce bassa.
Jarod:" Questo dimostra che mantenere la distanza funziona. Dobbiamo continuare su questa via."
Cosa? Ancora una volta, le sue parole mi feriscono. Jarod è troppo dannoso per il mio piccolo cuore...
A) ha ragione.*
B) non so come farò.
Ha ragione, dobbiamo tenere le distanze.... E questo quello che ho deciso. Devo concentrarmi sulla mia carriera.
Sara:" Molto bene. Per me va benissimo. Grazie a te, Jarod."
Jarod sembra perso per qualche secondo. Non si aspettava che fossi d'accordo con lui.
Che si abitui! Sono qui unicamente per la mia carriera e non per i suoi begli occhi!
Jarod:" Bene, molto bene... Continuiamo così allora. A più tardi."
Una strana tensione si insinua tra di noi. Come se ci trattenessimo entrambi dal tirare fuori tutto ciò che abbiamo nel cuore.
Infine dopo un ultimo sguardo si allontana, mi sento privata di tutte le mie energie.
Devo assolutamente imparare a far tacere le mie emozioni, finché spariranno...
Mi aprirò solo con i miei pazienti. Con nessun altro! Come mike, ma in meglio, più naturale.
Sto per avvicinarmi all'ufficio di Andrea, quando la vedo discutere con un paziente più che solforosa.
la paziente di Andrea indossa un lungo abito aperto lateralmente fino alla parte superiore della coscia. Capelli lunghi, neri, ondulati fino a fondo alla schiena.
Sembra molto a suo agio sui suoi tacchi alti è molto vicino a Andrea. Chi è questa bomba latina?
Ogni mio passo mi fa avvicinare sempre di più a loro, ascolto quello che dice la pazienza solforosa con un accento spagnolo pronunciato è molto sexy.
Andrea:" Ci vediamo molto presto comunque.
Paziente solforosa:" Sì, molto presto. Questa seduta è stata molto gradevole dottoressa Steinmann."
A) c'è qualcosa tra di loro!
B)Non voglio fruttare conclusioni.*
Malgrado l'apparente alchimia tra Andrea e la sua paziente, non voglio tirare a delle conclusioni affrettate.
Paziente solforosa:" Tutte queste sensazioni... E tutti questi movimenti di bacino sono divini."
Oh! ho capito bene?
Andrea:" Grazie, troppo gentile!"
Le guance di Andrea diventano rosse, i suoi occhi brillano. Non ci posso credere!
Andrea:" Ho provato a rilassarmi per migliorare... Ma non è facile! Non ho mai fatto questi movimenti.
No ho alcun dubbio, c'è qualcosa tra Andrea e questa donna!
Paziente solforosa:" Allora, potremmo dire che sei nata per questo! In ogni caso, non vedo l’ora di tornare."
" Quando avrai del tempo libero, chiamami e verrò, Ok Andrea?"
Andrea:" Si, lo farò! A presto!"
Quando le raggiungo, la paziente solforosa si congeda. Andrea mi vede e mi osserva.
Sta analizzando la mia reazione, si domanderà se ho visto quello che è successo con la sua paziente o non.
A) Fai come se nulla fosse*
B) gli fai capire che hai visto.
Non voglio mettere Andra in imbarazzo e fargli capire che l'ho vista... Preferisco essere discreta.
Sara:" Buongiorno Andrea come stai? Il lavoro va bene?"
Andrea:" Sì, molto bene. Ero con una paziente proprio ora."
Sara:" La donna che ho incrociato? Col il bel vestito? Era sublime."
Andrea:" A si? Trovi? Non ci ho fatto caso..."
Sicuramente... Andrea preferisce fare l'innocente, molto bene, non voglio forzarla a confessare, in ogni caso.
Sara:" Si, veramente carina. Dev'essere un'indossatrice, No? Ho una top model?"
Andrea:" Hum... Sì, mi sembra. Beh, e tu invece come stai? Sei riuscita a gestire la pressione del tuo lavoro? Mike è molto competitivo?"
Sicuramente c'è qualcosa. Se no, Andrea non avrebbe cambiato discorso in modo così brusco.
Questa situazione mi fa pena.... soprattutto per la compagna di Andrea.
Mi piacerebbe intervenire, dirle di non farlo, ma non sono affari miei, non spetta a me...
Sara:" Cerco di gestire la pressione come posso. Mike e io abbiamo parlato, ci sosterremo a vicenda."
Andrea:" Ah si? E tu ti fidi?"
A) Non proprio
B) sì.*
Sara:" Si, mi fido totalmente di lui. Siamo colleghi prima di tutto. Dobbiamo sostenerci a vicenda."
Andrea:" Colleghi ma avversari! Non dimenticarlo."
Sara:" Non lo dimentico. Ma voglio credere nella sua bontà. E nel suo onore!"
Andrea comprende i sottintesi che faccio riguardo alla sua situazione con la sua compagna?
Sara:" Mike non tradirebbe una persona che ha piena fiducia in lui. Non lo penso."
Aggrotto le sopracciglia, sono sicura che ha capito il doppio senso delle mie parole. Parlo di te Andrea! Non tradire la tua donna!
Andrea:" Capisco. In tutti i casi, sono qua se hai bisogno di parlare, Ok?"
Sara:" Va bene, grazie Andrea. A presto."
Andrea mi saluta e continua il suo cammino nel corridoio.
Io non so se ha cappato il doppio senso delle mie parole. O se ha fatto finta di non capire.
In tutti i casi, ho fatto bene a non dirglielo direttamente. Si sarebbe potuta sentire attaccata.
*********
Bene sarà vera la storia che gli ha raccontato Chuck a Sara? O si sarà inventato tutto?
E cosa vorrà Juan?
Jarod non sa neanche lui cosa voglia.
Ed Andrea avrà veramente una relazione con quella donna.
Avremo presto risposte a tutte queste domande con i prox aggiornamento.
A presto
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Blue Swan Hospital
RomanceSei una specializzanda del primo anno di medicina riuscirai a coronare il tuo sogno e magari trovare anche l'amore?