Capitolo 5 ( 1 part)

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A) Ci ridi sopra.
B) Resti seria.*
 
Non ho mai visto Will così confuso, prima d'ora. Ma non ha senso dare la colpa alla luna piena.
 
È stato lui a tenere nascosta la verità su Eve, non certo la luna!
 
Beh, sarà meglio che gli risponda qualcosa. . Non posso lasciarlo così confuso.
 
Sara:" No, ma oggi è la festa della donna, quindi forse ci stiamo solo prendendo un po' il controllo."
 
Will ride. Si toglie i capelli biondi dagli occhi e mi fissa intensamente.
 
Per un momento, mi sento sconvolta dall'intensità dei suoi occhi Blu, ma non ho intenzione di infatuarmi ancora di quello sguardo. . Non stavolta.
 
Will:" quindi, se ho capito bene, mi hai ignorato per dieci giorni interi, perché oggi è la festa della donna?"
 
( Piantala, Will e lasciami in pace!)
 
Sto cercando un modo per concludere la nostra conversazione quando l'elicottero atterra. Splendido, salva per un pelo!
 
A) Ti allontani da Will senza prenderti la briga di rispondere.*
B) Termini la conversazione.
 
Aprofitto dell'occasione per allontanarmi da Will.
 

 
Questo è il mio primo paziente in arrivo con un elicottero ed è la mia priorità.
 
Disteso sulla barella, Peter McDonnough sembra in agonia. I suoi occhi iniettati di sangue fissano in lontananza e il suo corpo è irrigidito dalla tensione.
 
La pelle delle sue gambe deformi mostra segni significativi di gonfiore, screpolature e necrosi. .
 
Si tratta di un linfedema allo stadio tre, lo stadio più avanzato. Questo povero uomo avrà bisogno di un intervento chirurgico importante.
 
Dopo aver dato al signor McDonnough un po' di sollievo dal dolore, un infermiere e il portantino cominciano a spingere la barella verso gli ascensori.
 
Prima di andarmene, vedo Will che scruta pensieroso l'elicottero che si avvicina all'ospedale con il suo paziente.
 
Il nostro piccolo scambio deve averlo colpito più di quanto pensassi.
 
Lancio un'occhiata fugace a Will quando gli passo davanti con il mio paziente.
 
Con le spalle strette e l'epressione turbata, sembra davvero di cattivo umore. Il mio cuore è in pena per lui.
 
Mi dispiace per tutto questo, e odio l'atmosfera di tensione tra noi.
 
Cerco di pensare a qualcosa altro mentre le porte dell'ascensore si chiudono, liberandomi finalmente dalla presenza di Will.
 
Proprio mentre l'ascensore inizia a scendere, sento il telefono vibrarmi in tasca.
 
Forse è Will che voleva aggiungere qualcosa alla nostra conversazione? Nonostante tutto, non posso fare a meno di sperare che sia lui, perché anche se tengo le distanze, è ancora un chiodo fisso. .
 
Ma è un messaggio anonimo:" Mi prenderò molta cura di te. . . Che ti piaccia o no."
 
Oh, no, ancora! All'improvviso mi sento completamente svuotata da ogni energia. Il cuore mi batte forte e le mani mi tremano.
 
Riesco a malapena a tenere in mano il telefono. Continuo a sudare freddo. Mi appoggio contro la parete dell'ascensore, per impedirmi di svenire. .
 
Dopo tre settimane di silenzio speravo che il mio misterioso ammiratore mi avesse dimenticato.
 
A) Avevo voltato pagina.*
B ) Sapevo che sarebbe tornato.
 
Per quanto mi riguarda, quei messaggi erano acqua passata ed ero contenta di essermeli messa alle spalle.
 
A ogni mondo, se sta cercando di spaventarmi, può ritenersi soddisfatto: sono terrorizzata sin dalla sua prima minaccia.
 
Guardo il portantino e l'infermiere che sono con me, ma non posso parlarne con loro. Non li conosco nemmeno.
 
Sofia continua a ignorarmi e Mike mi sembra avere già parecchie grane per la testa.
 
Will. . A lui non voglio dirlo. Non voglio che lo sappia.
 
Anzi, sono contenta di non aver letto il messaggio quando ero ancora sul tetto con lui, altrimenti si sarebbe immediatamente preoccupato per me. . il mio cavaliere. .
 
Forse potrei dirlo a bubble, ma non lo vedo più all'ora di pranzo, ora che Sofia lo reclama tutto per se.
 
Il portantino si schiarisce la voce.
 
A) Lo guardi in tralice.*
B) Lo ignori.
 
Lo so, dovrei concentrarmi sul paziente e sull'intervento che ci aspetta. Puoi farcela, Sara!
 
Le porte dell'ascensore si aprono e appare Jarod, che è teso ed emozionato, come se fossimo nel bel mezzo di un campo di battaglia.
 
Jarod:" Hanno tutto pronto in sala operatoria. Stanza preparata, strumenti sterilizzati, piano di battaglia stabilito. Allora, sei pronta, sara?"
 
Jarod guarda le gambe del signor McDonnough come se stesse eseguendo una scansione mentale.
 
A) Provi a mostrarti rilassata.
A) Provi a mostrarti sicura di te.*
 
Non voglio che Jarod capisca l'effetto che ha avuto il messaggio su di me, quindi raddrizzo le spalle e cerco di assumere un tono sicuro.
 
Sara:" Pronta e in attesa di ordini!*
 
L'attenzione di Jarod si sposta dalle gambe del signor McDonnough a me. Mi guarda con aria interrogativa. Pensavo di essere stata abbastanza convincente, no?
 
Jarod:" Mi giurì che va tutto bene?"
 
Evidentemente no, e ora mi sento come se stesse facendo una scansione anche a me. È più difficile da ingannare di una macchina della verità della Cia. .
 
Sara:" Si, tutto bene, giuro."
 
Sarò l'assistente di Jarod in assenza di Camilla, e non voglio assolutamente deluderlo!
 
Distolgo lo sguardo e aiuto Kwan a far uscire la barella dall'ascensore.
 
Sara:" Allora, salviamo le gambe del signor McDonnough o no?"
 
Jarod ci aiuta a spingere il paziente senza dire nulla.
 
Nella presala, Jarod ed io iniziamo a lavarci.
 
A) eviti di guardarlo.
B) Lo guardi diritto negli occhi."
 
Se continuo a distogliere lo sguardo, capirà qualcosa. Ma non voglio nemmeno che pensi che stia tentando di ipnotizzarlo!
 
Abbasso lo sguardo sulle mani e poi torno su di lui.
 
Non è facile nascondere qualcosa a questo agente segreto che sembra sempre in grado di leggermi dentro!
 
Potrebbe tranquillamente vietarmi questo intervento, se pensasse che ce qualcosa che non va.
 
Poi indossiamo i camici sterili mentre gli infermieri preparano il paziente.
 
Ora devo concentrarmi su come indossare correttamente il camice chirurgico.
 
Concentrarmi sulle singole azioni mi impedirà di pensare a quel messaggio. Almeno lo spero. Soprattutto con Jarod nei paraggi.
 
A) Ti vesti senza dire nulla.
B) cambi argomento.*
 
Proprio mentre sto per fare alcune domande sull'operazione a Jarod, l'infermiere, Kwan, spalanca la porta tra la presala e la sala operatoria.
 
Dal suo tablet, Kwan ci legge l'esame preliminare del signor McDonnough.
 
Kwan:" Ha visto vari dottori, nessuno dei quali è stato in grado di diagnosticare la sua condizioni. L'ultimo l'ha immediatamente mandato da noi, vista la gravità del gonfiore."
 
Kwan:" ogni gamba pesa più di 30 chili, e il paziente è in stato confusionale da diversi giorni."
 
Kwan:" Probabilmente a causa del dolore e della disfunzione linfatico."
 
Jarod:" Si, un caso di elefantiasi a uno stadio tanto avanzato può influenzare le capacità cognitive."
 
Kwan:" Elefantiasi?"
 
A) Rispondi a Kwan.*
B) Non dire nulla.
 
Ho letto alcuni articoli per prepararmi a questo intervento, quindi so a cosa si riferisce Jarod.
 
Sara:" Si, tecnicamente è un edema linfatico, ma più comunemente è noto con il nome di elefantiasi."
 
Sarà:" È dovuto alle deformità provocate dai problemi al drenaggio linfatico, che può rendere le gambe simili alle zampe di un elefante."
 
Jarod:" il medico è stato in grado di diagnosticare la causa?"
 
Kwan:" purtroppo no, è il paziente non era nemmeno in grado di rispondere alle sue domande."
 
Jarod finisce di mettere il camice chirurgico e si rivolge a me con sguardo serio.
 
Jarod:" Sara, quale procedura deve essere eseguita per operare questo paziente?"
 
A) Rispondi sicura di te.*
B) Rispondi esitante.
 
Mi fido della mia memoria. So come procedere con il Signor McDonnough.
 
Sara:" È necessario fare un'incisione su ogni gamba, rimuovere il tessuto pieno di liquido linfatico e salvargli così le gambe."
 
Jarod:" Molto bene, sara."
 
Sara:" Ma questo non risolverà il suo problema al sistema linfatico. Dobbiamo identificare la causa alla base della disfunzione."
 
Jarod:" Sapevo che eri brava, ma mi hai davvero colpito, sara. Sei molto preparata."
 
Il mio cuore salta un battito. Sono veramente commossa dai complimenti di Jarod.
 
E pur sempre uno dei migliori medici del Blue Swan.
 
E mi ha fatto i complimenti davanti agli altrimenti membri dello staff! Vedo Kwan che mi sorride, proprio in questo momento.
 
Si avvicina a me per legarmi il camice e coglie l'occasione per sussurrarmi qualcosa all'orecchio.
 
Kwan:" Si vedono le tue guance rosso fuoco anche attraverso la mascherina, sara. Stai attenta."
 
A) Scoppi a ridere.
B) Sei infastidita.*
 
Sara:" Almeno fammi godere il momento."
 
Kwan si allontana ridendo.
 
Jarod:" Sara, hai idea di cosa possa aver causato tutti questi problemi al povero signor McDonnough?"
 
Sara:" Potrebbe aver avuto un tumore e subito l'asportazione dei linfonodi, cosa che, a sua volta avrebbe potuto far cedere il suo sistema linfatico."
 
Kwan controlla il tablet per verificare la cartella digitale del paziente. Ma scuote la testa, non si parla di tumore nella sua anamnesi.
 
Kwan:: Non ce niente nei nostri database che indichi che sia stato sottoposto a un intervento chirurgico di quel tipo. . "
 
Jarod congiunge le mani mentre riflette. I suoi occhi sono così intensi quando si concentra. . È disarmante.
 
Jarod:" È improbabile, ma potrebbe essere stato operato prima che le cartelle mediche fossero digitalizzate, il che spingerebbe perché non ce traccia dell'operazione nella sua anamnesi."
 
Esamino il corpo del signor McDonnough alla ricerca di eventuali cicatrici, ma non ne vedo.
 
Sara:" Non vedo cicatrici, quindi possiamo togliere la rimozione dei linfonodi dalla lista."
 
Jarod annuisce. Mi sta dando il comando di questo operazione per mettermi alla provai! E io sento che posso farcela. Devo solo capire come aiutare il nostro paziente.
 
A) aspetti che Jarod intervenga.
B) suggerisce qualcosa altro.*
 
Forse il paziente non ha avuto un tumore in passato, ma questo non significa che non ce l'abbia ora. .
 
Sara:" Potrebbe avere un tumore dei linfonodi. . Preleviamo un campione di tessuto?"
 
Jarod:" Si."
 
Jarod prende una siringa ad estrae un piccolo campione di tessuto da uno dei linfonodi del signor McDonnough.
 
Kwan porta immediatamente il copione in laboratorio.
 
Sara:" Ma se fosse un tumore, avrebbe avuto altri sintomi, prima del gonfiore."
 
Jarod:" Già. . i risultati del campione ci diranno di più."
 
Jarod:" E c'è anche un'altra possibilità, per quanto improbabile possa sembrare."
 
Sara:" Un parassita? Negli stati uniti? Lo credi davvero? Non ci sono casi di infezione da nematodi parassiti da decenni ormai, nel Nord America."
 
Jarod mi guarda stupefatto. Ebbene sì ricordo il nome, nematodi, dei parassiti che possono causare questa malattia.
 
Riesco a malapena a trattenermi dal fargli un grande sorriso. Devo dimostrargli che so essere professionale.
 
A) Continui con il tuo flusso di pensieri.*
B) Lasci parlare Jarod.
 
Mi piace il fatto che Jarod mi sta coinvolgendo così tanto. Il mio cervello sta andando velocissimo, alla ricerca di una soluzioni per il nostro paziente.
 
Sara:" Non esistono più in Nord America ma. . Dove sono gli oggetti personali del signor McDonnough?"
 
Nancy, l'infermiera di sala, chiede che ci vengono mandati gli effetti personali del nostro paziente.
 
Jarod mi guarda con interesse. Sembra che si stia godendo il processo di diagnosi delle condizioni del paziente tanto quanto me lo sto godendo io.
 
Sento che siamo sulla stessa lunghezza d'onda ed è davvero una bella sensazione!
 
Pochi minuti dopo, Steven ci porta la borsa del paziente, che nel frattempo è stato addormentato dall'anestesista.
 
Jarod:" Sara, pensi quello che penso io?"
 
Proprio mentre stiamo per aprire la borsa, Kwan ci fa un cenno attraverso il vetro della presala. Ha i risultati degli esami in mano.
 
Kwan:" nessun segno di tumore o di cellule cancerose!"
 
Io e Jarod ci scambiamo un'occhiata d'intesa. Siamo totalmente d'accordo.
 
A) Ti godi la condivisione di questo momento.*
B) Ti dispiace che non ci sia Camilla.
 
Non poteva andare meglio! E anche se naturalmente auguro a Camilla di riprendersi presto, sono felice che oggi non ci sia.
 
La sua assenza mi ha dato la possibilità di lavorare con Jarod, e tutto sta andando alla grande tra di noi.
 
Chiediamo a Steven di trovare il portafoglio del signor McDonnough e di controllare il suo passaporto.
 
Sara:" Si, Jarod stiamo pensando entrambi la stessa cosa."
 
Sfoglio rapidamente il passaporto: Venezuela, Germania, Qatar. . Il signor McDonnough è una persona che viaggia molto. Scorro tutti i timbri sul suo passaporto.
 
Fino a quando un viaggio che risale a meno di un anno fa attira la mia attenzione.
 
Sara:" Eccolo! Botswana!"
 
Jarod mi guarda intensamente. Sembra che qualcosa non gli torni.
 
Sara:" Ho sbagliato?"
 
Jarod:" No, no, nient'affatto."
 
Jarod si dirige verso il vassoio degli strumenti chirurgici. Cosa sta cercando? Si capisce chiaramente quanto è teso.
 
Jarod:" Ho solo paura di poter sbagliare io qualcosa, visto quello che sto per fare."
 
Jarod:" Anzi, se non vuoi più partecipare, lo capisco perfettamente."
 
A) Resti.*
B) Esiti.
 
Non esiste al mondo che mi perda un intervento come questo.
 
Anche se il mio supervisore sta per correre un rischio alto con un paziente, voglio partecipare. E comunque, ho piena fiducia in lui.
 
Guardo Jarod palpare con attenzione la tibia del signor McDonnough, come se cercasse qualcosa. Cosa sta facendo?
 
Kwan:" scusi se la interrompo, ma cosa vuole fare?"
 
Oh, capisco, so cosa sta cercando! Lui deve concentrarsi, quindi rispondo io a Kwan.
 
Sara:" Jarod sta cercando di trovare il nematode che ha infettato il sistema linfatico del signor McDonnough mentre era in Botswana."
 
Jarod mi fa l'occhiolino. Quindi ho ragione, è esattamente questo che sta facendo! Se solo potesse essere Jarod il mio diretto superiore. .
 
Kwan mi guarda e solleva le sopracciglia. Continua a non aver capito cosa sta per succedere.
 
Sara:" Jarod sta cercando il piccolo parassita che ha causato l'edema, per poi rimuoverlo."
 
Jarod:" anche se non sarà molto piccolo, visto cosa ha combinato."
 
Jarod interrompe la palpazione e da una lunga incisione vicino alla tibia del paziente.
 
A) Resti concentrata.*
B) Sei disgustata.
 
Sono stupita da questa tecnica. Non pensavo l'avrei mai vista con i miei occhi.
 
Jarod si concentra sulla rimozione del nematode ruotando il bisturi con cui ha bloccato la testa del parassita.
 
Lo guardo, affascinata. Con gli occhi fissi sul suo lavoro e la fronte imperlata di sudore, Jarod è in un altro mondo.
 
Mi chiedo dove possa aver imparato questa tecnica. Sicuramente non alla facoltà di Medicina o al blue swan.
 
Quindi è questo il rischio di cui parlava prima Jarod: eseguire una procedura che non è considerata standard.
 
Sara:" L'hai imparato in Africa?"
 
Jarod annuisce senza parlare.
 
A) Non perdi un secondo della procedura.
B) Gli chiedi quali rischi sta correndo.*
 
Sara:" Che rischi stiamo correndo, esattamente, con questa procedura?"
 
Jarod:" Io non sto rischiando nulla, sono intoccabile qui. Tu, invece. . "
 
Mi lancia uno guardo divertito
 
Sara:" Di certo l'avrai visto fare in Tanzania, mentre io pensavo ci fossi andato in vacanza. . Invece per cosa eri lì?"
 
Jarod sembra a disagio. Sa che non può semplicemente sparire dietro il corridoio e che deve rispondermi.
 
Japmd:" Lavoravo come medico."
 
Jarod lo dice come se fosse la cosa più naturale del mondo, come se tutti i medici del Blue Swan avessero lavorato in Tanzania.
 
La sua vita personale si ammanta sempre più di mistero. .
 
Sembra che Jarod abbia avuto una vita molto intensa, prima di lavorare al blue swan. Mi chiedo fino a che punto.
 
A ogni mondo, questo spiega le sue tecniche un po' meno ortodosse e perché dia la priorità al trattamento dei pazienti rispetto ai protocolli.
 
Jarod:" Sei stata davvero brava, Sara."
 
A) Lo ringrazi.*
B) Gli sorridi.
 
Le parole di Jarod significano tantissimo per nei
 
Sara:" Grazie. Significa molto per me."
 
Jarod:" Dico davvero."
 
Mi lancia uno sguardo sconcertante. Sembra che mi veda per la prima volta.
 
È dal momento che metto in discussione le mie capacità professionali sin dal mio arrivo qui al Blue Swan, le sue parole mi rincuorano davvero tanto.
 
Mi sento bene, completa, a mio agio, come se questa sala operatoria fosse il posto giusto per me, dove lavorare insieme a Jarod su un paziente che riusciremo a salvare.
 
Sara:" grazie Jarod! Forniamo una bella squadra."
 
Jarod mi fa un sorriso disarmante. Non riesco a staccargli gli occhi di dosso.
 
Jarod:" Una grande squadra, direi."
 
Ha appena enfatizzato la parola 'grande' o sbaglio?
 
A) Si, ho sentito bene!*
B) No, nessuna enfasi.
 
Ha usato la parola 'grande' ha detto 'una grande squadra'! Beh, si, va bene, parlava solo di noi come squadra. . Ma l'ha detto. .
 
Jarod:" stiamo facendo buoni progressi. Riusciremo a salvare le gambe del signor McDonnough. Abbiamo fatto un ottimo lavoro."
 
Oliva entra all'improvviso in sala operatoria con indosso una mascherina.
 
Olivia:" Dottor Harding, c'è qui il Signor Stanford."
 
'Stanford'? Ha appena detto 'Stanford'?? Come Chuck Stanford, il mio ex?
 
D'improvviso mi torna in mente l'ultimo messaggio che ho ricevuto: " Mi prenderò molta cura di te. . Che ti piaccia o no."
 
Le mie mani si aprono e lascio scivolare per terra gli strumenti chirurgici. Barcollo, mentre le gambe mi cedono. .
 
A) Ti aggrappi al vassoio degli strumenti.
B) Ti appoggi al paziente.*
 
Cerco di impedirmi di cadere aggrappandomi alla prima cosa che vedo: il paziente. Ma non ci riesco e sto per finire per terra.
 
Istintivamente, Jarod si allontana dal paziente per venire in mio soccorso. Mi afferra per un braccio, impedendomi di cadere.
 
Jarod: Sara stai bene?"
 
Sento una preoccupazione sincera nella sua voce. Mi aggrappo al suo braccio muscoloso.
 
Cerco di dire qualcosa, ma ho la gola così contratta e la bocca così secca che non esce nulla.
 
Jarod:" Kwan, tieni d'occhio il Signor McDonnough per un minuto. Torno subito."
 
Nel panico, i miei occhi incontrano quelli di Jarod.
 
Lui toglie i miei e i suoi guanti e le mascherine, mi accompagna fuori dalla sala operatoria e mi fa sedere su una panchina in corridoio.
 
Dopo avermi portato un bicchiere d'acqua, si siede acconto a me. Mi guarda di nuovo con quello sguardo indagatore.
 
Jarod :" Ti senti meglio?"
 
Annuisco senza pensare. Ma inrealtà, non mi sento meglio. Niente affatto.
 
Il mio cervello è andato in cortocircuito. . Devo averlo immaginato. Non è possibile.
 
Jarod non può avere un appuntamento con Chuck, con l'uomo che mi ha fatto fuggire il più lontano possibile da New York, qui a Los Angeles. .
 
Jarod:" Sara, parlarmi. Cosa c'è che no va?"
 
Jarod mi pone la domanda senza alcuna animosita'. Eppure so perfettamente che ciò che ho appena fatto in sala operatoria è totalmente inaccettabile.
 
A) Ti scusi.*
B) Provi a fare la coraggiosa.
 
Faccio alcuni respiri profondi e bevo un po' d'acqua.
 
Non avrei dovuto lasciare che le mie emozioni prendessero il sopravvento. Camilla non mi avrebbe permesso di farla franca.
 
Jarod mi guarda con epressione ansiosa. Sembra sinceramente preoccupato.
 
Ma non me la sento di dirgli la verità. Non riesco proprio a raccontargli di Chuck in questo momento, a parlare di tutti quei terribili anni controllata da un manipolatore violento. .
 
E ho ancora meno voglia di dirgli che messaggi anonimi e minacciosi che ho ricevuto mi ricordano stranamente proprio il mio ex. .
 
Mi rendo conto che non è né il momento ne il luogo per tirare in ballo i miei problemi personali. Sarebbe così poco professionale. .
 
Anche se sento che Jarod sarebbe pronto ad ascoltarmi e a essere comprensivo sia con me che con la mia ansia.
 
Jarod emana un'aura di protezione, trasmette la sensazione che possa affrontare qualsiasi problema è risolverlo in un batter d'occhio. Ma non voglio disturbarlo con le mie storie.
 
********
Anticipo la pubblicazione.
 
Allora cosa ne pensate?
 
Questa complicità con Jarod?
E Will? Ancora non demorde.
 

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