Capitolo 18 ( 3 part)

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Non è molto, ma mi aiuta sempre quando mi sento così.... Spero che possa aiutare anche lei.
 
Se la sua famiglia non sa cosa come esprimere il proprio amore, o peggio ancora, se la sua famiglia non le vuole bene....
 
Mi piacerebbe farle sentire che da me potrà avere sempre un po' di affetto, quando le cose si fanno difficili.
 
Camilla mi permette di abbracciarla, appoggiando la testa sulla mia spalla. Per un breve istante, il tempo sembra essersi fermato. Ci siamo solo io e lei, che ci teniamo strette.
 
Ho la sensazione che Camilla sia sul punto di piangere, ma so che non si lascerà andare.
 
Sono così felice di poterla consolare.... almeno finché non mi spinge freddamente via.
 
Camilla:" Va bene, va bene, basta abbracci per oggi. Nessuno è morto, giusto? Allora, dove eravamo rimaste?"
 
Camilla capisce di essere stata un po' brusca, nel suo tentativo di mettere fine a questo scambio di calore umano.
 
Per compensare, abbozza un sorriso come per ringraziarmi. Devo dirle cosa penso.
 
sara:" Camilla, se mai avrai bisogno di qualcosa, non esitare. Io ci sono. Sia sul lavoro che a livello più personale."
 
A) Vai avanti.*
B) Non aggiungi altro.
 
sara:" So che il nostro rapporto non è iniziato benissimo, ma se posso aiutarti in qualsiasi modo, per me sarebbe un piacere."
" E poi, ci sono tantissime cose che si possono fare per imparare a gestire meglio i sentimenti."
" Per esempio, ho scoperto che il karate è un'ottima valvola di sfogo, per me, e mi ha aiutato in alcuni momenti davvero difficili."
" Mi ha insegnato delle tecniche di respirazione e dei modi per trovare la pace interiore. Non sto dicendo che è facile, ma aiuta."
" Come quando è morto il mio migliore amico Nolan, quando ero un adolescente, per esempio. Senza Karate non sarei stata in grado di affrontare alcuni dei momenti più difficili della vita."
 
All'improvviso noto che Camilla è molto irrequieta.  Questa conversazione la mette chiaramente a disagio.
 
Camilla:" È molto gentile da parte tua, Sara, ma finora sono riuscita a cavarmela da sola, quindi penso che continuerò così."
 
( La Camilla tenera è compassionevole non può durare mica un'intera giornata, Suvvia!)
 
Camilla:" Dopotutto, finora ce l'ho fatta senza problemi.  Devo dire che il karate o il tè alle lacrime con le amiche non sono proprio nel mio stile. Ma grazie comunque."
 
A) sospiri
B) Non fai niente.*
 
So che Camilla è così brusca solo per provocarmi, ma non sono più ingenua come una volta.
 
Camilla:" Va bene, ho capito, è ora di mettersi al lavoro. Indossa i guanti e cominciano.  Non possiamo perdere tempo a chiacchierare quando ci sono persone che hanno bisogno di noi."
 
Seguendo le istruzioni di Camilla, mi dico che dovrò ricordare questa conversazione.
 
Sono quasi certa che per Camilla sia stato un sollievo parlarmi della sua famiglia. Ma un turno non è il momento migliore per le chiacchiere, quindi per ora meglio mettersi al lavoro!
 
Pensavo che la nostra conversazione ci avesse avvicinato, ma Camilla mi ha reso la vita un inferno, nelle ultime due ore.
 
Davanti a me ci sono circa 20 Pattinatori che urlano e gemono di dolore, alcuni ancora con i pattini addosso.
 
Sono tutte vittime di una caduta collettiva avvenuta durante una gara di pattinaggio a rotelle.
 
Ho lavorato sodo, medicando le loro contusioni e ferite per tutta la mattinata.
 
Nessuno è particolarmente grave, ma è stato difficile sopportare i gemiti e lamenti costanti che si levavano dai  box.
 
Anche perché siamo solo in due a occuparci di questo piccolo esercito.
 
Camilla:" Medicazioni ai box 5 e 7, sara, e non dimenticare le suture nel box 12."
 
Aggiungo gli ordini di Camilla alla lunga lista di cose che devo già fare.
 
So benissimo, che posso farcela, mi chiedo solo se riuscirò a occuparmi di tutto e di tutti nel tempo a mia disposizione.
 
A) Camilla ce l'ha con te.
B) Non è colpa di Camilla.*
 
Anche se mi piacerebbe darle la colpa per questo assalto di lavoro da cui siamo sommerse, so che questa massa di Pattinatori feriti non ha niente a che vedere con lei.
 
Camilla nota il mio fiato corto e mi toglie bruscamente il foglio degli incarichi dalle mani.
 
Camilla:" Fai una pausa prima di svenire. Hai lavorato bene stamattina. Non voglio che tu mi muoia tra le braccia."
 
Guardo Camilla con gli occhi spalancati. Mi sta davvero mostrando un po' di pietà, concedendomi un momento di riposo?!?
 
Camilla:" Ma non lasciarti trasportare. Tra 20 minuti ti rivoglio qui, in perfetta forma e pronta a riprendere servizio."
 
Sapevo che era troppo bello per essere vero: i 20 minuti che mi ha concesso bastano a malapena a prendere un panino e mangiarlo sulla via del ritorno.
 
Camilla:" Cosa ci fai ancora qui? Tic tac, il tempo non aspetta nessuno, mia cara, e tu hai già sprecato un minuto intero!"
 
Che cosa? Sul serio? Mi tolgo i guanti e corro via. Non ho intenzione di sprecare altri minuti.
 
Mentre mi precipito in mensa, mi rendo conto che mi restano solo 15 minuti.
 
E che in mensa c'è una fila smisurata.... mi ci vovrebbero almeno 20 minuti solo per arrivare al bancone. Questa pausa sarà tutt'altro che riposante.
 
Ho molta fame, non ho abbastanza tempo. Peccato, condividerò il pranzo di bubble con lui. Sono sicura che ne avrà abbastanza per due.
 
A) Bubble me lo deve!*
B) Bubble potrebbe non apprezzarlo.
 
Sono corsa in suo aiuto in più di un'occasione. Sono sicura che capirà e condividerà il suo pranzo con me.
 
Quando raggiungo di corsa l'ambulanza di bubble, lo sento che parla da solo dietro la vettura.
 
Bubble:" Ma cosa vuoi? Non preoccuparti, io lavoro qui.... Non indietreggiare, non ho intenzione di farti del male. Non devi avere paura di me."
 
Mi chiedo cosa stia facedendo Bubble, soprattutto perché le porte della sua ambulanza sono spalancate. Chiunque potrebbe entrare e prendere tutta la sua attrezzatura...
 
Faccio il giro dell'ambulanza e trovo bubble accovacciato accanto a una bambina tutta sporca, che non dice una parola.
 
Lei lo fissa dritto negli occhi e indica il cappello che Bubble tiene in mano.
 
sara:" Mmm...Bubble? Posso chiederti cosa stai facendo? Chi è questa bambina? La conosci?"
 
Bubble sussulta e si volta. Chiaramente non si aspettava di vedermi. Mi sorride in modo imbarazzato.
 
Bubble:" Tempismo perfetto! Questa bambina mi sta seguendo da 10 minuti senza dire una parola. E come se volete il mio cappello."
" Da quando mi sono rifiutato di darglielo, non mi lascia in pace! E non voglio essere scortese, ma non profuma, propriamente di rose, non so se mi spiego..."
 
Bubble agita la mano davanti al naso. Sospiro per la sua mancanza di tatto, nel frattempo, la bambina continua a indicare il suo cappello.
 
A) aiuti Bubble*
B) Aiuta la bambina.
 
Non ci sono molte soluzioni, se Bubble vuole che questa bambina lo lasci in pace.
 
Prendo il cappello di Bubble e lo porgo alla bambina con un gran sorriso. Dopo un momento di esitazione, lei me lo toglie dalle mani e se lo fa scivolare in testa.
 
Bubble si gira a guardarmi con gli occhi sgranati e la bocca aperta. Se voleva fare una faccia sbigottita, gli è venuta molto bene.
 
bubble:" Ehi, ma ti pare? Pensavo fossi qui per aiutarmi, non per darle il mio cappello, dopo che ho passato un'ora a dirle che non poteva averlo!"
 
sara:" Non ti preoccupare. Ti compreremo un altro cappello. Guardala. Non vedi, quanto è contenta con quel tuo cappello?"
 
Indico la bambina che ci sorride mentre ammira il suo nuovo cappello nello specchio laterale dell'ambulanza.
 
Bubble:" Ma quel capello è unico nel suo genere! Ce l'ho da più di 10 anni! Non potrò mai rimpiazzarlo!"
" E come ben sai, non mi piacciono nemmeno i bambini. Mi danno sui nervi, sono illogici e fanno perdere un sacco di tempo!"
 
L'avevo notato.... In effetti, se non fossi intervenuta, Bubble sarebbe ancora alle prese con una conversazione unilaterale con la bambina.
 
O peggio ancora, l'avrebbe allontanata senza ripensamenti, non ci avrebbe pensato due volte a dirle che odia i bambini!
 
bubble:" Però in effetti sembra una bambina di strada. Non riesco a immaginare cosa abbia passato... E a essere sincero, mi si spezza il cuore."
 
A) Capisci come si sente Bubble.
B) Dice a Bubble di non essere troppo emotivo.*
 
sara:" Nessun bambino dovrebbe vivere in strada da solo, ma non è meglio, non farsi coinvolgere troppo."
" Altrimenti, saremmo in lacrime ogni volta che camminiamo per le strade di Los Angeles o New York. E poi, aiutare un bambino di strada non è cosa facile."
" Ci vuole molto  lavoro per salvare qualcuno dalla strada. Questi sono bambini senza casa e senza famiglia che sono stati spesso vittime di traumi molto gravi."
" Hanno imparato a convivere con una violenza quotidiana, e non si può semplicemente agitare una bacchetta magica e aspettarsi che si adattino all'improvviso alla vita in società."
 
Noto che Bubble guarda in basso. E abbassa le spalle. Chiaramente, questo scontro con la realtà lo ha colpito.
 
Ma il suo atteggiamento cambia presto quando vede la bambina che gironzola con il cappello in testa.
 
bubble:" Sai, sara, sono stupito io stesso nel dirlo, ma anche se non mi piacciono i bambini, questa qui ha fatto colpo su di me."
" Quando la guardo, vedo una bambina saggia, che non sembra spaventata da nulla. È come una specie di sopravvissuta, stanca del mondo, una che ha già visto tutto."
 
sara:" Aspetta, solo perché riesce a cavarsela da sola, non significa che non abbia bisogno dell'aiuto di un adulto per crescere sana."
 
Bubble non ci aveva pensato in questi termini e il mio commento sembra dargli un'altra brutta scossa, rendendolo di nuovo pensieroso.
 
A) lo rassicuri.*
B) Non fai niente.
 
sara:" Ma, credimi, il fatto che oggi abbia incontrato un uomo come te le avrà cambiato la giornata."
 
Bubble:"  Hai ragione. Ma mi uccide non poter far nulla per lei. E se la prendessi con me, solo per il tempo sufficiente a rimetterla in sesto?"
" E a insegnarle a farsi la doccia! Alcune lezioni di igiene, sicuramente non guasterebbero!"
 
bubble scoppia a ridere. Ma se dovesse accogliere davvero questa bambina in casa sua, non credo avrebbe la pazienza di insegnarle a mantenersi pulita....
 
Non si rende conto di quanto sarebbe difficile!
 
Già crescere un bambino non è un lavoro facile... Crescere una bambina di strada sarebbe una vera impresa!
 
sara:" Pensi che avresti davvero il coraggio di farlo? Stiamo parlando di una bambina che conosciamo da pochi minuti."
" Accoglierla, darle da mangiare, prenderti cura di lei e rimanere calmo e paziente... Ti ci vedi davvero?"
 
Bubble annuisce. Si rende conto che sta correndo un po' troppo con l'immaginazione.
 
All'improvviso, la bambina si volta verso di lui, indicando il cappello che indossa orgogliosamente in testa. E poi gli fa la linguaccia e scompare.
 
Bubble rimane basito, a bocca aperta di fronte a quell'impudenza. Poi si gira verso di me, guardandomi con aria interrogativa.
 
Bubble:" È davvero scappata col mio cappello? Non fa sul serio, vero? Me lo restituirà, per forza! Vero?"
 
Non posso fare a meno di ridere della reazione di Bubble. Rendendosi conto che non è una perdita poi così grave, ride anche lui.
 
sara:" È solo un cappello, non ti preoccupare. E si è divertita con noi sicuramente valeva la pena perdere un cappello."
 
Bubble:" Vale la pena perdere il cappello? Parla per te. Adoravo, quel cappello! Ora dovrò passare ora a navigare tra internet e negozi!"
" Per provare, e lasciami enfatizzare questa parola, solo "provare" a trovarne uno simile. Perché a dirtela tutta, penso che sia una battaglia persa!"
 
A) rassicuri Bubble.*
B) provochi Bubble
 
sara:" Se questo è l'unico problema, allora non mi preoccuperei troppo! Sappiamo tutti quanto ti piace fare shopping. Quella bambina ti ha fatto un favore."
 
Bubble fa spallucce e torna sulla sua ambulanza, abbattuto. A parte il cappello, la situazione di quella bambina sembra averlo davvero scosso.
 
Bubble:" Ed eccomi qui, a pensare di prenderla con me e cercare di aiutarla. Beh, mi ha davvero preso per il naso. Adesso capisci perché non mi piacciono i bambini...."
 
Preferisco non rispondere... Poi d'un tratto mi rendo conto che questa storia ho esaurito tutti i miei preziosi minuti di pausa.
 
E tutta questa faccenda non mi ha certo aiutato a riposare o rilassarmi. Bubble capisce che c'è qualcosa che non va quando vede lo sguardo sul mio viso.
 
bubble:" Cosa c'è? Ho solo detto che non mi piacciono i bambini. Non c'è bisogno di prendersela così."
 
L'atteggiamento di bubble nei confronti dei bambini è assolutamente incredibile... Ma per ora ho cose più importanti di cui occuparmi, come recuperare del cibo, così da tornare al lavoro in tempo.
 
sara:" Bubble, devi darmi una mano tu adesso. Hai già mangiato? Non è che avresti qualche avanzo? Camilla mi sta aspettando."
 
Bubble:" Avanzo? No, nulla. A dire la verità, contavo sul fatto che tu andassi a prendere qualcosa al furgoncino di John-le."
 
Mi volto e mi  precipito al furgoncino di John Lee. Devo prendere qualcosa da mangiare!
 
Corro verso l'ambulanza di Bubble con in mano una borsa con i nostri due pasti.
 
Non ho mai corso così velocemente per comprare del cibo in vita mia. La paura di far arrabbiare Camilla mi ha letteralmente messo le ali ai piedi.
 
Spero solo che Bubble abbiamo preparato il tavolo, così potremmo mangiare subito e io potrò tornare al lavoro quanto prima.
 
Ma quando arrivo all'ambulanza, sento bubble che urla e lotta con qualcuno nel parcheggio, altrimenti silenzioso. Qualcuno sta colpendo l'ambulanza.
 
Spero che Bubble non stia litigando con quella bambina per riavere il suo maledetto cappello! Non può essere ancora arrabbiato con lei!
 
Faccio il giro dell'ambulanza più velocemente possibile, pronta a proteggere la ragazzina dalla frustrazione di Bubble.
 
Ma mi sbagliavo: con mia sorpresa, vedo Anita che afferra bubble per la gola e lo spinge con forza contro il veicolo.
 
Anita:" Allora? Dimmelo, dove sono le tue amichette? Non andrò da nessuna parte finché non mi dirai dove posso trovare quelle troie!"
 
A) salti su anita.*
B) urli contro Anita.
 
Lascio cadere immediatamente la borsa con i pasti e corro verso Anita. Lei mi vede e salta indietro.
 
Vedo Anita fare un passo indietro. All'improvviso, sembra molto meno sicura di se stessa. A pugni stretti, cerca di controllarsi, ritrovando tutta la sua rabbia.
 
Bubble tossisce e cade a terra per prendere fiato.
 
Non è sicuramente il suo giorno fortunato. Ha incontri spiacevoli da stamattina.
 
Anita:" Dov'è Sofia? Dobbiamo parlare. Abbiamo una questione urgente da risolvere. E il tuo amico qui si rifiuta di dirmi dove si trova...."
 
Non è la prima volta che Anita cerca Sofia. Sta iniziando a darmi seriamente sui nervi.
 
sara:" Credi davvero che ti aiuterò, dopo che hai attaccato tutti i miei amici?"
 
Anita:" Sofia sta cercando di prendersi il mio uomo! Se fossi in te, sarei più attenta agli amici che scelgo."
 
sara:" E se io fossi in te, mi pulirei le orecchie e ascolterai bene: Sofia e Juan, sono storia vecchia. Quante volte dobbiamo ripetertelo?"
 
Anita:" Non preoccuparti, non dovrai più ripeteremo, dopo che avrò cambiato i connotati a Sofia."
 
Anita mi gira intorno per dirigersi in ospedale, determinate a dare una lezione a sofia una volta per tutto.
 
(Risposta a tempo)
A) blocchi Anita in una presa con le braccia.*
B) blocchi Anita mettendoti in mezzo.
 
Anita mi passa accanto. Salto su di lei e cerco di bloccarla con una pressa, solo che Anita reagisce e riesce a liberarsi prima che io possa fermarla.
 
Anita:" Pensi davvero di potermi fermare? Nessuno può impedirmi di vendicarmi. Men che meno tu."
 
Sento una rabbia potente crescermi dentro. Il sangue mi sale alla testa e decido di usare la mia conoscenza del karate per fermarla.
 
Anita mi vede arrivare ma non si aspetta le mie mosse. Cerca di darmi un pugno, na lo schivo. Le afferrò un braccio e glielo toerco dietro la schiena.
 
Le metto rapidamente l'altro braccio intorno al collo e la spingo verso l'ambulanza di Bubble.
 
Anita:" Lasciami andare, idiota! Cosa pensi di fare? Voglio parlare con Sofia, tu non c'entri!"
 
Non faccio caso a quello che sta dicendo, ma rimango concentrato sul mio obiettivo. Guardo Bubble e faccio un cenno verso il retro della sua ambulanza.
 
Bubble:" Aspetta! Cosa ha intenzione di fare? Non vorrai chiuderla nella mia Batmobile, vero?"
 
sara:" Non ho scelta, non ha l'aria di volversi calmare. È l'unica possibilità che abbiamo, se vogliamo evitare uno scandalo in ospedale."
 
Anita:" Come dovrei fare a calmarmi, se tu mi torci il braccio, Sara? Lasciami andare!"
 
Sento borbottare Bubble mentre apre i portelloni della sua ambulanza. Sa anche lui che adesso è l'unica soluzione.
 
A) Ringrazi Bubble.*
B) resti concentrata.
 
sara:" Grazie Bubble. Non hai idea di quanto la tua ambulanza ci sia utile. Ancora una volta."
 
Vedo bubble tremare mentre gli passiamo accanto, la sua espressione è una maschera di preoccupazione.
 
Bubble:' Prometti che non farà alcun danno là dentro? Per me è la fine se mi distrugge l'ambulanza!"
 
sara:" Vuoi che se la prenda con te o con l'ambulanza? Decidi in fretta?"
 
Anita:" Vi spacco la faccia! Lasciami andare subito, Sara, così posso pestarvi a sangue! Vedrete!"
 
 Anita lotta e cerca di divincolarsi con tutte le sue forze, lanciando calci contro tutto ciò che la circonda. Una delle sue scarpe vola via e manca di poco la faccia di bubble.
 
Bubble:" Va bene, mettila nella mia Batmobile. Spero solo che non distrugga tutto..."
 
Senza aspettare un altro secondo, spingo anita nell'ambulanza e chiudo i portelloni mentre lei continua a urlarci contro.
 
Mi appoggio ai portelloni, che tremano mentre Anita li prende a calci e pugni. Bubble chiude a chiave, lamentandosi.
 
Annuisce per confermarmi che è chiusa, facciamo qualche passo indietro per contemplare la gabbia che contiene l'animale selvaggio e infuriato che abbiamo appena catturato.
 
L'ambulanza traballa leggermente . Sento le urla di Anita e i colpi, sempre più violenti. All'interno, diverse cose cadono e si rompono...
 
Bubble è sempre più pallido, mentre ascolta il casino che Anita sta facendo nella sua ambulanza.
 
A) rassicuri Bubble
B) minacce Anita.*
 
sara:" Faresti meglio a calmarti, se vuoi uscire da quella ambulanza."
 
*****
 
Dopo il breve momento di complicità tra Sara è Camilla.
Si ritorna alla normalità.
 
Bubble farà i conti la triste realtà.
Anche se la bimba avrà molto peso nella sua vita.
 
Ed Anita? Cosa farà?
Riuscirà Sara a calmarla?
 
Lo vedremo nella prox aggiornamento

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